Organo Ufficiale dell'Accademia Internazionale Epulae
Direttore Responsabile
Angelo Concas
10/06/2009
Ho avuto già modo di parlare di questo ristorante di Ladispoli, sul litorale laziale nord, a una manciata di chilometri da Roma, circa un anno fa proprio sulle pagine del nostro giornale: un incontro di quelli davvero felici.
A distanza di diversi mesi ho voluto ritornare con lo scopo di scrivere di nuovo e vedere gli sviluppi che ha avuto l’attività di Paolo Riso. Non nego di essere arrivato con attese personali piuttosto elevate, vista la precedente esperienza molto positiva: una situazione che solitamente può anche giocare brutti scherzi alle capacità di valutazione, per la presenza di aspettative particolarmente esigenti. Ma anche questa volta ho trascorso una serata di piacevoli soddisfazioni.
Ho scelto di provare alcune dei piatti che Paolo sta sperimentando in questo periodo, nella continua ricerca di novità che ha scelto come “filosofia della cucina”, in un mix di tradizione e innovazione.
Per gli antipasti ho assaggiato quindi Carpaccio di ombrina con melissa e liquirizia in polvere; Carpaccio di mormora con scaglie di parmigiano, fungo porcino e aceto balsamico riserva; e, infine, Strudel di polpo con gazpacho e mele caramellate al Calvados. Tutte preparazioni molto curate anche sul piano della presentazione, ma che non hanno certo lo scopo di piacere solo agli occhi: al contrario i gusti, complessivamente molto equilibrati, sono assolutamente valorizzati nella loro singolarità.
Il primo è stato un piatto di Tagliolini freddi con millepunti di verdure ai crostacei e olio allo scalogno; mentre come secondo ho scelto un altro piatto estivo, decisamente originale: Spigola grigliata con caprese di bufala al profumo di basilico
Tutto accompagnato dal Franciacorta DOCG brut dell'Azienda Agricola Majolini, certamente uno dei migliori nella sua categoria.
Alla fine della cena Paolo mi ha presentato con giusto orgoglio una bella iniziativa che prenderà il via a breve, in collaborazione con uno stabilimento balneare: “A giugno ci trasferiamo in riva al mare” dice.
Dentro di me penso: “Che peccato, anche se il locale non è al centro del circuito turistico di Ladispoli, la location è così bella e adatta alla sua cucina…”.
Ma poi capisco meglio, anche perché mi mostra una locandina. Dal 26 giugno, ogni venerdì sera il ristorante resterà chiuso per trasferire una parte rilevante e caratterizzante della sua attività in riva al mare e offrire, sulla spiaggia dello stabilimento “Scorpion Bay”, ostriche e crudi di mare accompagnati da una selezione delle etichette presenti sulla nutrita carta dei vini.
Un’esperienza nuova e interessante che vuole “abbattere alcune barriere” ed offrire ad una clientela più vasta la possibilità di gustare pesce, crostacei, molluschi e frutti di mare nella loro espressione gustativa più naturale e senza l’impegno di una cena completa e “canonica”, come piace durante l’estate.
Ma anche l’occasione di una proposta gustosa e qualitativamente alta, in un contesto informale.
Una novità per la zona, che speriamo possa incontrare un positivo consenso e contribuire alla diffusione di una cultura gastronomica di qualità.
Francesco Rovida
francescorovida@tele2
www.osteriadamare.it