Organo Ufficiale dell'Accademia Internazionale Epulae
Direttore Responsabile
Angelo Concas
07/07/2009
Valle d’Aosta- A la Keya la Féhta dou lar d'Arnad “ la sagra del lardo”
L'ultimo fine settimana di agosto si festeggia ad Arnad la “ Féhta dou lar” , una tradizione che si ripete da quasi trent’anni e richiama migliaia di turisti. La "Sagra del lardo", è l’occasione ideale per degustare il famoso “Valle d’Aosta lardo di Arnad DOP” , unitamente ai piatti tipici ad esso legati. La festa si svolge in località la Keya, in una radura che ospita piccoli chalet in legno, decorati per l’evento con fiori e panni di canapa ricamati. Uno scenario invitante ma soprattutto goloso, dove il lardo, grande protagonista delle tavole valdostane, può esprimere al meglio le sue peculiarità organolettiche. Il piacevole sapore di questo salume ricorda le erbe usate per la sua preparazione: ogni fetta è bianca al taglio, con un possibile strato di carne e un cuore leggermente rosato. Il suo processo di produzione, affinato negli anni e tramandato per generazioni, contribuisce a conferire al prodotto caratteristiche uniche. Durante la festa, i produttori locali offrono ai visitatori assaggi non soltanto del prezioso lardo, ma anche di altri prodotti tipici quali vini, formaggi e dolci. Da alcuni anni si svolgono anche dei laboratori del gusto che consentono ai visitatori di approfondire la conoscenza dei prodotti e di assaporarli nei loro abbinamenti ideali.
Dall’Atlante dei prodotti tipici - Salumi tipici italiani:
Lardo d'Arnad DOP (Valle d'Aosta Lard d'Arnad DOP) Riconoscimento DOP: Reg. CE n.1263/96 . La produzione è limitata al comune valdostano di Arnad.
L'origine di questo salume è remota: la prima citazione si ha in un documento del 1570.
I riferimenti storici del XVI secolo testimoniano la sua consumazione nell'alimentazione umana e la grande versatilità del prodotto .Il processo di produzione, affinato con gli anni, tramandato da generazione in generazione, contribuisce a conferire al prodotto caratteristiche uniche ed irripetibili .Una particolarità del lardo d'Arnad e quella relativa all'alimentazione del maiale che esclude mangimi integrati per lasciar spazio ad alimenti quali castagne e ortaggi e al suo modo di essere stagionato. I suini utilizzati, di peso non inferiore ai 160 kg, devono essere allevati, oltre che in Valle d'Aosta, in Emilia Romagna, Piemonte, Lombardia e Veneto.
Nella produzione del lardo di Arnad sono utilizzati aromi locali e spezie (aglio, rosmarino, alloro, chiodi di garofano, cannella, ginepro, salvia, noce moscata e achillea millefoglie).
Il lardo, una volta tagliato, viene inserito in un recipiente apposito, il "doil", fabbricato in passato dagli artigiani in legno di castagno, oggi sostituito da acciaio o materiale plastico per alimenti. Si ricopre con la miscela di spezie e si aggiunge poi una salamoia fatta con acqua, sale grosso e ancora parte delle spezie. Il tutto rimane chiuso a stagionare per almeno tre mesi. Se invece si decide per una stagionatura lunga, la salamoia viene sostituita da vino bianco. Il gusto finale dovrà risultare delicato ma ben profumato dalle spezie impiegate.