In giro per ristoranti

Trimani wine bar - Oasi del gusto nella Capitale

di Simone Rosti

25/08/2009

Il Trimani wine bar offre la mescita e il servizio al tavolo di vini e invitanti proposte alimentari. È stato disegnato dagli architetti Filipponi e Brunetti di Ancona, che hanno saputo disegnare un locale nuovo e moderno rispettando alcune caratteristiche delle tradizionali mescite di vino romane.

ROMA - A pochi passi dalla stazione ferroviaria, in una zona che pullula di proposte “acchiappa-turisti”, Trimani è un’oasi di conforto. Qui troverete infatti una delle cantine più fornite della capitale (e d’Italia) con quanto di meglio possano offrire le vigne di mezzo mondo; il luogo ideale non solo per un aperitivo di classe ma anche per cenare con proposte originali. Articolato su due piani, il locale ha gli interni del classico wine bar, rustico e ben curato.

Cosa c’è di meglio dopo una giornata nella bolgia capitolina che rigenerarsi con un calice di vino (che scelta!) accompagnandolo con un assortimento di salumi dell’Antica Corte Pallavicina (salame Strolghino di Culatello, salame Gentile, salame Cresponetto) o il salame Rosa di Pasquini (da quanto non ci capitava di trovarlo!)? E perché non provare un viaggio fra i grandi formaggi blu dall’Europa (come il Cabrales di Spagna o lo Stilton dall’Inghilterra) o fra le grandi produzioni dalla Provenza (con il Banon in foglia di castagno di capra), dall’Alsazia (con il Munster), dalla Loira (con il Saint Maure) o il grande Parmigiano Reggiano di Bonati di sessanta mesi che, a nostro avviso, teme sempre pochi confronti?

Questi sono gli aperitivi che ci piacciono, aperitivi che possono diventare delle cene succulente. Ma se vorrete cenare in maniera più canonica le proposte non deludono affatto. Noi ad esempio abbiamo provato degli eccellenti paccheri con pomodoro, basilico e ricotta salata, un leggero e gustosissimo sformatino di carote con fave al timo e, a seguire, un (ben realizzato) tortino di alici con cuore di verdure (melanzane, peperoni, zucchine) e pesto di rucola. Abbiamo poi guardato con invidia (per non averla scelta) la terrina di rombo (tipo foie gras) con pan brioche e zabaione salato. Come carni potrete scegliere fra la spalla di agnello in casseruola, la millefoglie di manzo o il coscio di maiale arrosto. Infine un dolce fresco e leggero, ovvero un tortino al limone e mandorle con salsa alle fragole.

Carta dei vini, inutile dirlo, di gran livello. Le proposte in mescita sono suddivise fra quelle cult (dove c’è ad esempio lo straordinario Champagne Egly Ouriet Rosè Grand Crù), quelle chic (dove c’è ad esempio il Pinot nero Camerti di Corini del 2002) e le classic (gradevolissimo il Conti d’Arco brut). 

Simone Rosti


Trimani wine bar
via Cernaia 37/B, 00185 Roma
Tel 06 4469630
info@trimani.com
Riposo settimanale: domenica

Articolo pubblicato in accordo con il giornale Italia a Tavola (www.italiaatavola.net)