Organo Ufficiale dell'Accademia Internazionale Epulae
Direttore Responsabile
Angelo Concas
04/05/2007
Ad Altomonte il pane tra storia e tradizione. Fare il pane non era solo un momento di “festa grande” ma soprattutto un’arte. E nel rispetto di quelle che sono state, e lo sono ancora, le tradizioni tramandate da generazione in generazione, nella sala degli Stemmi del palazzo della Provincia di Cosenza, si è tenuta la conferenza stampa sulla “Gran festa del Pane” che dal 24 al 27 maggio p.v. ci farà riscoprire, per i vicoli del suggestivo centro storico di Altomonte, i sapori di una volta. Erano presenti il presidente della Provincia Mario Oliverio, il vicepresidente della Regione Calabria Nicola Adamo, il presidente del Gal Valle del Crati Valeria Fagiani, il sindaco di Altomonte Gianpietro Coppola e l’anima della manifestazione il Cavaliere Vincenzo Barbieri. Una sala gremita di giornalisti e non, di presidenti delle associazioni partner della manifestazione e di numerosi buongustai. Evento organizzato in collaborazione con: Epulae, Club di Papillon della Calabria, Città del Pane, I Borghi più belli d’Italia, AIS, Camera di commercio di Cosenza, Gal Valle del Crati, Slow Food, Assapori, Saperi e Sapori, Pro Loco di Altomonte, Città dei Sapori. Profumo di pane in un clima di festa, allegria e di ricordo “quasi” nostalgico nella memoria di tutti, perché da sempre è stato l’alimento principale dell’uomo ed ha salvato tutti i popoli dalla fame. Il pane sarà protagonista a 360° con i fornai che nelle vie del centro storico ne faranno vedere la preparazione e poi lo faranno degustare ancora caldo. Perché proprio il pane? Ce lo spiega Vincenzo Barbieri, fulcro nell’organizzazione dell’evento. Il pane da sempre è stato e lo è ancora, specie al meridione, alimento principe della tavola e della nostra dieta mediterranea. I ricordi di noi tutti – continua – sono legati ad un pezzo di pane consumato semplicemente con un filo d’olio di oliva, o con i pomodori, o con una bella zuppa di latte, o anche con i fichi quasi come un dessert! Valorizzare il pane, quindi, per ricercare le radici dei popoli, per riscoprire i centri storici memoria del nostro passato, la nostra tradizione, la storia, l’agricoltura, ma soprattutto per difenderne l’identità. Il pane è tradizione ed ha una sua storia da raccontare! Attraverso il pane che, col suo significato sociale, storico, etnologico, culturale, è punto di forza di un determinato territorio, possiamo pensare alla riscoperta dei luoghi. Il pane come calamita per i paesi della nostra terra, rendendoli visitabili tutto l’anno e destagionalizzando il turismo. Un turismo integrato in cui siano attori i beni culturali, la storia, le tradizioni, la natura, l’enogastronomia. Il pane viene “festeggiato” ovunque, sia in Italia che all’estero, a Cagliari come a Perugia, a Saragoza come a Berlino, come a Monaco… Inoltre, continua Barbieri, è fondamentale anche la presenza delle scuole perché i bambini sono i veri portatori sani. A tal proposito sono state coinvolte tutte le scuole elementari e medie calabresi a partecipare al concorso di pittura ed elaborati: “Il pane grazia di Dio”. Il disegno ed il componimento più belli saranno premiati nel corso della manifestazione. Altro momento che vedrà protagonisti gli alunni (e non solo) riguarderà la didattica in collaborazione con l’Istituto Alberghiero di Cosenza e docenti delle università di Perugina e Ferrara. Mentre le associazioni come il Club di Papillon della Calabria, Saperi e Sapori, Epulae guideranno le “Officine del Gusto” ossia degustazioni per farci scoprire non solo i profumi ma anche i sapori particolari con corsi gratuiti, rivolti a tutti, sulla cultura del pane, dell’olio, del formaggio, del miele…(prenotabili presso la segreteria organizzativa: 0981948041-3356885661-3406065519; ufficioturismo@tiscali.it). Ed ancora degustazioni offerte dagli istituti alberghieri di Soverato, di Serra San Bruno, di Castrovillari e da Assapori (Consorzio tra Ristoratori di qualità calabrese). Quattro giorni intensi all’insegna del “buon mangiare” che saranno allietati dalle esibizioni di gruppi folcloristici, bande musicali, artisti di strada, gruppi etnici che coinvolgeranno grandi e bambini. Il divertimento sarà assicurato. Ma non solo quello! Non mancheranno, inoltre, la proiezione di alcuni documentari: “Pane e Vino”, “Pane e Potere” e “da San Biagio a San Giuseppe”, una mostra fotografica, una bibliografica e l’esposizione di pane proveniente da tutta Italia. Interessante sarà, il 26 maggio alle ore 17.00, il convegno dal tema: “Buono come il pane”. Mai titolo più azzeccato! Un programma ricco di iniziative col profumo del pane caldo appena sfornato che sarà protagonista insieme ad altri prodotti dell’enogastronomia e che sicuramente prenderà per la gola tantissimi buongustai, grandi e piccini. Giovanna Martire