Organo Ufficiale dell'Accademia Internazionale Epulae
Direttore Responsabile
Angelo Concas
09/11/2009
Svolta ai vertici dell’Onav: il congresso ha scelto come nuovo presidente, con 192 voti su 240, Giorgio Calabrese, nutrizionista, ricercatore e docente universitario, che rimarrà in carica fino al 2013. La nomina sarà ufficializzata nei prossimi giorni dal Consiglio nazionale
ASTI - Svolta ai vertici dell’Onav (Organizzazione nazionale assaggiatori di vino): i 240 grandi elettori hanno indicato presidente con 192 voti Giorgio Calabrese (nella foto), nutrizionista, ricercatore e docente universitario. Il congresso ha deciso, dunque, la fine dell’era di Bruno Rivella e della filosofia gestionale che rappresentava, archiviando allo stesso tempo un duro confronto interno che contrapponeva al presidente uscente la componente più dinamica dell'associazione, guidata dal lombardo Vito Intini. La nomina sarà ufficializzata nei prossimi giorni dal Consiglio nazionale.
L’evolversi dei tempi e lo sviluppo dell’Associazione che si è espansa e potenziata in molte regioni esigevano una diversa attenzione alle nuove realtà e un’immagine più adeguata. In questi anni si era diffusa tra gli iscritti la percezione di un Onav non adeguata alle sfide attuali e troppo chiusa nel guscio delle proprie origini e con un’immagine da rimodulare. I soci che si sono riconosciuti nella lista “Insieme per un Onav rinnovato - Giorgio Calabrese presidente” hanno saputo cogliere queste istanze trasformandole in un programma operativo.
Non quindi una battaglia di potere ma la necessità di abbandonare una strategia autoreferenziale e immergersi nella realtà odierna in cui amare il vino non è più solo insegnare a riconoscerne la qualità ma anche partecipare alle battaglie per difenderlo dai troppi e inconsulti attacchi cui e sottoposto.
La figura stessa del candidato presidente Calabrese indica la ricerca di una guida in linea con le attuali problematiche del mondo del vino. Il fatto che i 240 grandi elettori a larghissima maggioranza si siano riconosciuti su questa linea - nessun candidato della lista alternativa che sostanzialmente riproponeva il passato è stato eletto - al nord come al sud conferma l’equilibrio e la concretezza del programma presentato dal nuovo gruppo dirigente e la fiducia riposta in loro. Sta ai nuovi eletti non deludere tante speranze e mostrarsi all’altezza del mandato ricevuto.
Dei 14 eletti in consiglio nazionale - tutti della lista "Insieme per un Onav rinnovato" - 4 sono espressione della delegazione lombarda (Simonetta Carminati, Vito Intini, Fabio Finazzi e Walter Polese), 4, oltre al presidente eletto, di quella piemontese (Ezio Alini, Lorenzo Marinello, Giancarlo Mirone e Roberto Rampone) e uno ciascuno di quelle di Emilia Romagna, Puglia, Sardegna, Sicilia e Veneto.
Il consiglio nazionale, eletto il 24 ottobre ad Asti, guiderà l’associazione per il periodo 2010-2013.
Onav, nel mondo del vino dal 1951
L’Onav (Organizzazione nazionale assaggiatori di vino) è sorta in Asti nel 1951 per iniziativa della Camera di commercio e per volontà di personalità eminenti del mondo vinicolo del tempo. Il 6 luglio 1981 con Dpr n°563 ha ottenuto il riconoscimento giuridico.
L’obiettivo era di rendere disponibile un corpo di assaggiatori affidabili, perché preparati per svolgere un’impegnativa funzione, che richiede un complesso di doti naturali, di specifiche conoscenze tecniche ed un addestramento.
Come si diventa Assaggiatori
Per diventare “Assaggiatori di vino” è sufficiente richiedere l’iscrizione all’Onav nella classe degli aspiranti assaggiatori, versando la quota d’iscrizione stabilita dal consiglio nazionale. Il socio “aspirante assaggiatore” può frequentare un corso apposito, articolato in 18 lezioni teorico-pratiche; superato l’esame finale, accederà automaticamente alla classe degli “assaggiatori di vino”, riceverà la patente e sarà inserito nell’albo nazionale Onav. Dopo due anni d’esperienza degustativa condotta con l’Onav, assumerà la qualifica di “esperto assaggiatore” e in tale veste potrà anche entrare a fare parte delle commissioni ministeriali preposte al controllo organolettico dei Vqprd. Gli enologi, gli enotecnici e i laureati specializzati in viticoltura ed enologia, con due anni d’esperienza degustativa, accedono direttamente alla qualifica di “Tecnici Assaggiatori”.
Articolo pubblicato in accordo con il giornale Italia a Tavola (www.italiaatavola.net)