Itinerari e turismo enogastronomico

Halikos: l’antica via del sale.

di Giuseppe Liberto

09/05/2007

 Finalmente il fiume Platani ha i suoi cantori. Sette professionalità, ognuno con una propria competenza, hanno magistralmente descritto i vari aspetti dell’antico Halikos. Daniela Mortellaro, Eugenio Giannone, Mario Liberto, Salvo Greci, Elvira Leone, Monica Giannone e Giovanni Alessi, sono questi gli autori di un’opera che risulta necessaria per salvaguardare e promozionare un’area, battezzata dal poeta Alessio Di Giovanni “Valplatani”, che un tempo risultava splendida e traboccante di cultura, storia e tradizione, ma che oggi appare anonima e deturpata dall’azione dell’uomo. E’ il Platani, l’Halikòs greco, il Lycos romano e l’Iblâtanu arabo, che nel suo percorso fende la terra che fu la culla della civiltà sicana e che nel tempo ha attratto l’attenzione di storici come Diodoro Siculo, Tucidide, Fazello, Cluverio e Gaetano Di Giovanni, di scrittori come Alessio Di Giovanni, Angelo Petyx, Salvatore Quasimodo Antonio Pizzuto, Elio Vittoriani e, ultimo in ordine cronologico, Vito Lo Scrudato, nonché d’uno stuolo di naturalisti che ne hanno apprezzato la varietà paesaggistica, floristica e faunistica (più di 170 specie di uccelli). Il fiume Platani nasce nel comprensorio di Castronovo di Sicilia (PA) e si distende per 90,5 Km, gettandosi nel mar di Sciacca. Un fiume che ha plasmato il carattere degli abitanti dell’ampia vallata, che hanno dovuto fare i conti con la sua salinità, le sue secche, le sue piene improvvise e travolgenti,le sue miniere di zolfo e salgemma per le quali gli antichi popoli lo risalivano; un’autostrada liquida che ha preservato dall’isolamento, favorendo i contatti tra civiltà diverse, ma che l’uomo non ha saputo adeguatamente tutelare inquinandolo, deturpandolo, depredandolo, facendone, in alcuni tratti, una fogna maleodorante a cielo aperto. Il libro si presenta come una guida il cui patrocinio è da rilevarsi alla provincia regionale di Agrigento. Questo è l’obiettivo del libro. Rendere consapevoli gli abitanti dei 41 comuni che si specchiano nel fiume di avere tra le mani un grande patrimonio da salvaguardare e recuperare, e nello stesso tempo, rendere nota ai più questa fantastica fetta di Sicilia, da sempre sede di diverse civiltà. “Halikos” è curato nei minimi dettagli: dopo i cenni storici, la dislocazione, la morfologia e il clima, si passa a parlare della varietà paesaggistica, flogistica e faunistica. Questo libro nasce dal desiderio di saperne di più, di apportare un contributo di conoscenza a favore di quanti, innamorati di storia, natura e cose locali, non sempre riescono a trovare materiale idoneo a soddisfare le loro esigenze, di fare opera di sensibilizzazione; dal desiderio, quindi, di raggiungere il maggior numero di persone nella speranza che, cominciando ad apprezzare le bellezze che ci circondano, facciano in modo che non si ripetano più scempi di alcun genere e lascino un ambiente migliore,più pulito a quanti ci seguiranno in questa splendida avventura terrena. E’ stato inserito anche un percorso enogastronomico, con le modalità di realizzazione di ricette tipiche con l’intento di riscoprire gli antichi sapori, con un salto nel passato tra greci, romani e arabi, in questa Valle piena di effimera mediterraneità. Mario e Giuseppe Liberto