Organo Ufficiale dell'Accademia Internazionale Epulae
Direttore Responsabile
Angelo Concas
08/02/2010
Il pistacchio verde di Bronte ottiene ufficialmente il marchio Dop. Per la cittadina del catanese è un traguardo ambitissimo che premia l’impegno degli abitanti brontesi e dei paesi viciniori. Una coltura che fin dall'antichità ha rappresentato una fonte di reddito abbastanza consistente per tutta la popolazione della zona, ricoprendo anche un ruolo importante dal punto di vista storico-culturale. Il pistacchio è una pianta tipica dell’area etnea, conosciuta fin dall’epoca greca e testimoniata da vari reperti del genere Pistacia della flora fossile dell’Etna. I suoi frutti in dialetto vengono chiamati fastuche, termine di chiara origine araba (féstuk). Gli Arabi, dal canto loro, apprezzarono molto il pistacchio e ne perfezionarono la coltivazione. Il pistacchio vegeta, innestato sul terebinto (scornabeccu), soltanto in ben precise zone e fruttifica solo se il maschio è sistemato nel pistacchieto in posizione tale da impollinare non più di 8 piante femmina; da rilevare che l’innesto risulta alquanto difficile. Sul termine scornabeccu vale la pena di ricordare che deriva dallo spagnolo cornicabra (corno di capra). Il pistacchio siciliano, dal colore verde smeraldo, ha un gusto squisito ed inconfondibile; quello di provenienza estera non regge il confronto. Oltre che a Bronte, Nicolosi e Randazzo, il pistacchio viene coltivato a cavallo della provincia di Caltanissetta e Agrigento e precisamente nei comuni di Acquaviva Platani, Sutera, Calascibetta, Cattolica Eraclea, Favara, Alessandria della Rocca, Chiusa Sclafani e Burgio. Le caratteristiche proprie del pistacchio verde di Bronte sono: colore Le caratteristiche proprie del pistacchio verde di Bronte sono: colore verde intenso tipico del territorio, forma allungata, sapore aromatico forte, senza inflessione di muffa o sapori estranei, e alto contenuto in acidi grassi monoinsaturi dei frutti. Il pistacchio entra prepotentemente nella preparazione delle prelibatezze dolciarie siciliane e non solo. E’ possibile gustare le suadenti granite al pistacchio, oppure fare da coreografia agli innumerevoli piatti vanto della tradizione siciliana.
Mario Liberto