Organo Ufficiale dell'Accademia Internazionale Epulae
Direttore Responsabile
Angelo Concas
15/02/2010
Anche quest'anno ho partecipato come giurato del Concorso Bollicine del Mondo organizzato da Euposia in collaborazione con Grand Juri Europeenne, AIS Lombardia e AIS Veneto oltre al Gruppo Banco Popolare.
Una manifestazione di straordinario valore che permette di valutare prodotti che arrivano da tutto il mondo. Quest'anno anche Brasile in forza e India. Ma non possiamo dimenticare Tasmania, Australia, Argentina, Ungheria... Tre sezioni, Spumanti Italiani, Spumanti Francesi e resto del Mondo. Anche quest'anno grande affermazione delle Bollicine Inglesi che si aggiudicano il primo posto con un ottimo risultato all'unanimità con lo Spuante Classic Cuvée 2003 dell'azienda Nyetimber del West Sussex.
La notizia ha avuto molto eco in tutto il mondo e soprattutto quello anglosassone. Si vedano a riguardo i post sul prestigioso The Sun e il Daily Mirror. Ma ne ha parlato con entusiasmo anche Jancis Robinson sul suo sito internet.
Personalmente ho trovato il prodotto decisamente di pregio. Uno spumante con una freschezza e una profondità del frutto notevole. Con note esotiche molto interessanti di litchi, di banana e di passion fruit. Molto elegante nella sua sapidità e persistenza aromatica. Spumante dalle note leggiadre di erbette fini di salvia fresca e di erba medica.
Questo risultato non mi ha stupito più di tanto visto che, già lo scorso anno, un altro inglese arrivò soltanto secondo, Camel Valley. Se lo dite agli inglesi, con il loro consueto aplomb ,vi risponderanno che in effetti si rende giustizia al principio storico che la bollicina rifermentata in bottiglia è nata in Inghilterra molti anni prima che a Epernay. In effetti che ciò sia vero non ci sono dubbi è che poi quella pratica rimase quasi del tutto abbandonata e poi ripresa con maggior dovizia e scientificità da Dom Perignon appena arrivato dall'Abazia di Citeaux.
Ah questo non ditelo ai francesi...
Interessanti i prodotti arrivati dall'Argentina. Ormai da quelle terre della Patagonia i vini sono sempre più di qualità e anche nelle bollicine metodo classico si stanno affrontando progetti di pregio.
Meno interessanti i prodotti indiani e tasmani limitati nella finezza e, in alcuni casi nella pulizia olfattiva. Degli italiani meglio il trento DOC che la Franciacorta. C'è più natualezza del frutto e freschezza nei profumi nei metodi classici trentini. Più sovrastrutturazioni e uso delle liquers impegnative nella Franciacorta.
Comunque un ottimo Concorso che sta trovando sempre più l'attenzione dei media in tutto il mondo.
Bernardo Pasquali