Organo Ufficiale dell'Accademia Internazionale Epulae
Direttore Responsabile
Angelo Concas
05/05/2010
L’Italia ospite del Concours 2010 si conferma al terzo posto, dopo Francia e Spagna, con 228 medaglie (134 Argento, 89 Oro, 5 Gran medaglia d’oro) aggiudicate su 949 etichette inviate. Ben 45 medaglie in più rispetto al 2009. La Sicilia conferma il primato tra le regioni seguita da Veneto e Toscana
PALERMO - Il medagliere del “Campionato del mondo” del settore vino e alcolici, esito della competizione tra quasi 7mila etichette in concorso e provenienti da tutto il mondo, ha decretato i vincitori tra i concorrenti scesi in campo a Palermo in questa edizione dei record.
I risultati del Concours mondial de Bruxelles 2010 rappresentano, oltre che un prestigioso fregio per le aziende produttrici premiate, un’utile mappa per orientarsi tra quelle che sono le affermate eccellenze dell’enologia mondiale e tra gli sviluppi e le nuove tendenze del gusto internazionale.
La composizione del podio rimane invariata rispetto all’edizione 2009 di Valencia. La Francia anche quest’anno si conferma primatista assoluta del Concours con 606 medaglie (401 Argento, 191 Oro, 14 Gran medaglia d’oro) ottenute da 2277 campioni presentati. Una performance considerevole, quindi, quella del secondo produttore mondiale di vino, sia per il numero di campioni presentati che per la qualità riscontrata e premiata dalle giurie.
Al secondo posto la Spagna con 378 medaglie (225 Argento, 136 Oro, 17 Gran medaglia d’oro) su 1394 etichette presentate. È spagnola anche la più abbondante collezione di Gran Medaglie d’oro, ben 17, superando di una medaglia il primato, sempre spagnolo, dell’anno scorso.
L’Italia ospite del Concours 2010 si conferma al terzo posto con 228 medaglie (134 Argento, 89 Oro, 5 Gran medaglia d’oro) aggiudicate su 949 etichette inviate per le degustazioni. Ben 45 medaglie in più rispetto al 2009. Un risultato importante che premia e conferma la qualità e l’identità dei vini italiani in tutto il mondo.
Di rilievo la prestazione del Cile che per numero di medaglie - 158 complessive (80 Argento, 68 Oro, 10 Gran medaglia d’oro) - si colloca al quinto posto nel ranking mondiale, dopo il Portogallo che si attesta a quota 177 (107 Argento, 65 Oro, 5 G Gran medaglia d’oro). Oltre a questo ottimo piazzamento il paese sudamericano può vantare 10 Gran Medaglie d’oro: il doppio rispetto al bottino dell’anno scorso. Sorpassate quindi, rispetto a questa onorificenza, Italia e Portogallo che entrambe mettono in bacheca 5 Gran medaglie. Altro paese emergente che conquista un eccellente risultato è il Sudafrica che con le sue 80 medaglie (45 Argento, 33 Oro, 2 Gran medaglia d’oro) si scopre al sesto posto. Infine andando ad osservare l’esito riguardante il Lussemburgo, paese ospitante l’edizione 2011 del Concours, troviamo ben 31 medaglie totali (24 Argento, 6 Oro, 1 Gran medaglia d’oro): dieci medaglie in più rispetto all’anno precedente, comprensive anche di una Gran medaglia, di buon auspicio per la prossima edizione, sicuramente ancor più ricca di impegni e di soddisfazioni per questo piccolo paese produttore concentrato nelle valli della Mosella.
A titolo indicativo, ecco i punti percentuali che corrispondono ai premi medaglia del Concours mondial de Bruxelles 2010: 96-100 Gran medaglia d'oro, 87-95,9 Medaglia d'oro, 85,4-86,9 Medaglia d'argento.
Nel complesso i 6.624 vini e 340 alcolici in concorso, giudicati da 275 degustatori in rappresentanza di 40 nazionalità, hanno registrato un sensibile aumento della qualità, con un incremento del punteggio medio del 1,2%. Questo ha reso indispensabile aumentare il punteggio minimo per l’assegnazione della medaglia d’argento che è stato sollevato fino al 85,4 punti. Operazione necessaria al fine di rispettare il regolamento del concorso che prevede che il totale dei vini medagliati non possa superare, in nessun caso, la quota del 30% dei vini in concorso.
Meno dell'1% dei vini e alcolici in gara hanno ottenuto la Gran medaglia d'oro. Tra questi che hanno ricevuto la massima onorificenza sono state distinte le sei etichette che hanno ottenuto il punteggio più alto in assoluto nella loro categoria, realizzando la lista dei sei più prestigiosi riconoscimenti del concorso:
Miglior Spumante: Champagne Baron-Fuenté Grand Cru Brut (Francia)
Miglior Bianco: Viu Manent Chardonnay Reserva 2009 (Cile)
Miglior Rosé: Casal da Coelheira Rosé 2009 (Portogallo)
Miglior Rosso: Michel Torino Don David Tannat 2008 (Argentina)
Miglior Vino Dolce: Lustau Solera Reserva Pedro Ximénez San Emilio (Spagna)
Miglior Alcolico: Tequila Espolón Reposado (Messico)
Miglior Rosso, Miglior Bianco, Miglior Dolce e Miglior Spirito parlano tutti spagnolo, il Miglior Rosé portoghese; usciamo dai domini delle lingue della penisola iberica solo con il Miglior Spumante che invece, con il suo perlage, parla francese.
Un’attenzione particolare meritano i risultati dell’Italia, la nazione ospitante questa edizione del Concours: prima produttrice mondiale di vino, si colloca al terzo posto in classifica.
La Sicilia del vino di qualità al Concours 2010 esce a testa alta e con un bel bottino di medaglie, ben 77 sulle 228 conquistate dall’Italia, confermando, per la seconda volta consecutiva, la posizione più alta sul podio, seguita dal Veneto con 41 riconoscimenti e dalla Toscana con 28. 77 medaglie per i vini presentati in concorso (353) così suddivise: 1 Gran Medaglia d’Oro, 25 Oro e 51 d’Argento, ben 15 medaglie in più rispetto all’edizione del 2009 di Valencia in Spagna, quando la Sicilia ottenne 62 medaglie sulle 196 ottenute complessivamente dall’Italia.
Ma guardiamo più da vicino questo medagliere siciliano del Concours 2010: l’unica Gran medaglia d’oro dell’isola è attribuita al Kilim Rosso 2007 Igt Sicilia dell’azienda Antonello Cassarà. Un risultato di grande significato per un’azienda che nel territorio dell’Alcamo Doc, sta realizzando un progetto imprenditoriale dedicato alta qualità dei vini.
Le Medaglie d’oro che completano la “top five” dei vini e dei liquori di Sicilia nel 2010 (i premiati con i punteggi maggiori relativi a ogni categoria) sono nell’ordine il Chiarandà 2007 (Contessa Entellina Doc) di Donnafugata, il più importante bianco dell’azienda guidata da Giacomo Rallo, il Cimillya 2007 un Passito di Pantelleria Doc prodotto dall’azienda agricola D’Ancona, Rosa di Nero 2009, un rosato Igt Sicilia prodotto dall’azienda agricola De Gregorio nel territorio di Sciacca e, infine, per gli spiritueux, il Limoncello di Sicilia della Distilleria dei Fratelli Russo.
Queste etichette hanno ottenuto, in assoluto, il punteggio più alto espresso dalle commissioni di giuria sui vini siciliani. Le Medaglie d’oro attribuite ci svelano un altro dato: per la prima volta i vini siciliani bianchi insigniti con l’oro, ben 12, superano i rossi (8) a cui vanno aggiunti i passiti e i vini liquorosi (2) e un rosato.
Tra le Medaglie d’argento prevalgono, al contrario, i vini rossi con 36 medaglie ottenute, seguono poi i bianchi con 12 riconoscimenti e, infine, i vini liquorosi e gli spiritueux con 3.
Tra le medaglie d’oro attribuite spiccano i 3 ori ottenuti da Planeta con Merlot, Passito di Noto e Cabernet Sauvignon, 2 ori ottenuti dall’azienda Gorghi Tondi di Mazara del Vallo con lo Chardonnay 2008 e oro di Dora, 2 ori ottenuti da Castellucci Miano con i due bianchi di punta, lo Shiarà e La Masa entrambi del 2008 e Maggio vini che si aggiudica due medaglie preziose con il Vigna di Pettineo 2007, Cerasuolo di Vittoria Docg, e Amongae 2007 Igt Sicilia.
Importante anche il traguardo raggiunto dall’azienda agricola di Salvatore Aiello che si aggiudica due medaglie d’oro con Zibibbo Aiello Bianco 2009 e il Rosato Aiello 2009. Oro anche per Tasca con il suo intramontabile Leone d’Almerita 2009 bianco e per Cva, la cantina sociale di Canicattì che, con il suo Aquilae Grillo 2009 segna il suo debutto felice al Concours de Bruxelles. Una curiosità, l’enologo siciliano che ottiene più vini medagliati è Tonino Guzzo che può vantare 5 ori e 3 argenti, segue l’enologo di Tasca (Giuseppe Tasca) con una medaglia d’oro e 6 argenti e, infine Alessio Planeta con 3 ori ed un argento.
«Questa edizione - spiega il direttore del Concours Thomas Costenoble - ha raggiunto la soglia delle 7mila etichette in degustazione, con 52 commissioni internazionali che, per tre giorni, hanno degustato i vini rispettando le nostre consuete procedure di verifica su ciascuna sessione, valutandone la coerenza di valutazione espressa da ogni singolo membro della giuria internazionale. I risultati conseguiti ci fanno osservare che, oltre a Francia, Spagna ed Italia, ci sono nuovi paesi emergenti che, con i loro vini, dimostrano di aver intrapreso un percorso produttivo sempre più attento alla qualità. Il Cile, il Sudafrica sicuramente, tra questi paesi produttori, sono in primo piano. Anche il piccolo stato del Lussemburgo fa capolino, conseguendo un certo numero di medaglie, facendo ben sperare per la prossima edizione del Concours che si terrà a maggio 2011 proprio a Lussemburgo».
Il Concours Mondial de Bruxelles ha sviluppato un sistema molto preciso per definire l’attenzione, la coerenza e la ripetibilità del giudizio dei propri degustatori. Questo strumento di valutazione é stato messo a punto in collaborazione con l’Istituto di statistica dell’Università Cattolica di Louvain. Il Concours mondial de Bruxelles è stato inoltre la prima gara internazionale a avere attuato un valido e costante controllo, dopo le giornate di degustazione, dei campioni premiati al fine di garantire la legittimità dei risultati. Infatti, dopo il concorso, una certa quantità di campioni premiati vengono sottoposti ad analisi chimico fisiche e sensoriali allo scopo di compararli al prodotto immesso sul mercato. Infine, l’organizzazione generale del Concours e tutti i campioni partecipanti sono stati soggetti al controllo annuale da parte del servizio pubblico federale belga dell’economia.
«Si chiude nel migliore dei modi il Concours 2010 e la Sicilia - commenta Leonardo Agueci, presidente dell’Istituto vite e vino della Regione Siciliana - ha dimostrato di poter ospitare, con efficienza e stile, i grandi eventi del vino mondiale. Non dimentichiamo che l’edizione italiana a Palermo è stata per il Concours quella dei record, sia per numero di vini presentati (6.964) che per il numero dei giurati internazionali (275). La Sicilia attrae, il vino siciliano piace ed abbiamo un tessuto produttivo vitivinicolo sempre più in grado di competere e confrontarsi con le atre regioni produttive del mondo».
Sulla stessa lunghezza d’onda, il direttore dell’Irvv Dario Cartabbellotta che giudica l’edizione palermitana del Concours «un grande successo, organizzativo e di immagine ottenuto anche per merito della Sicilia del vino che, ha creduto in noi e al ruolo dell’Irvv nei processi di internazionalizzazione del vino siciliano. Aver più che raddoppiato il numero delle etichette siciliane presentate al Concours, aver accresciuto la nostra posizione di regione leader nel Medagliere italiano e, non ultimo per importanza, aver avuto i maggiori tg nazionali tra le testate d’informazione accreditate per seguire l’evento, sono gli ulteriori segnali positivi a sostegno di quel più forte ed articolato processo di comunicazione che l’Irvv sta mettendo in atto con assoluta dedizione».
Articolo pubblicato in accordo con il giornale Italia a Tavola.
Visitate il sito Italia a Tavola www.italiaatavola.net , troverete elencati tutti i vini italiani premiati.