Organo Ufficiale dell'Accademia Internazionale Epulae
Direttore Responsabile
Angelo Concas
07/02/2007
Un plauso all’iniziativa del Sindaco di Cabras. La Provincia del Medio Campidano, la cosiddetta Provincia Verde, auspica che la Regione Sarda si dotti di una norma che regoli il prelievo delle chiocciole da gastronomia dalle campagne. Dopo questi giorni di piogge intense, che inevitabilmente favoriscono il risveglio delle lumache dal loro lungo letargo estivo, farebbero bene i sardi a non raccogliere le chiocciole corritrici su tutto il territorio regionale. Le chiocciole, una volta liberate dall’opercolo che ha consentito loro di dormire portando il battito del cuore al minimo vitale, mangiano avidamente per mettersi subito in forma. La loro natura ermafrodita le porta nell’arco di cinque o sei giorni all’accoppiamento. Il clima mite, si sa, favorisce sicuramente la riproduzione. L’azione del dardo, quella parte dell’apparato sessuale che una volta a contatto con l’aria diventa pietra, stimolerà le chiocciole all’accoppiamento. I cercatori di chiocciole si accorgeranno fra alcuni giorni che questo gasteropode usa un linguaggio e tenerezze degne da essere annoverate e rese ad esempio dei virtuosismi erotici dei vertebrati. Per loro l’accoppiamento è arte, osservazione, pazienza e complicità. Vivono la sessualità con una commovente e straordinaria partecipazione donandosi l’un con l’altro per oltre quattordici ore di fila. Gli osservatori più curiosi possono percepire detto atteggiamento mentre si abbracciano, dondolandosi, con i loro tentacoli visivi. Una volta che l’accoppiamento è avvenuto inizia la fase di fecondazione delle uova, che avverrà per circa dieci giorni all’interno del corpo dell’animale. La deposizione, quindi, avverrà all’incirca all’ultima settimana di settembre. Pertanto, quando in campagna si nota una lumaca con il capo rivolto verso il basso, significa che è in fase di deposizione delle uova fecondate. L’evento si prolunga per circa venti ore, con un intervallo di quindici minuti da uovo a uovo. Raccogliere quelle chiocciole significa lasciare le uova allo scoperto, lo stress termico le renderà improduttive. Dopo circa venti giorni dalla regolare deposizione delle uova in un pertugio, che rimane a circa tre centimetri dalla superficie del piano di campagna, avverrà la schiusa delle stesse. Per questa ragione bene ha fatto il sindaco di Cabras a suggerire di evitare la raccolta in questo periodo. Chi raccoglie le chiocciole adulte nei prossimi dieci giorni procurerà un danno ambientale cosi grande, che, se ripetuto di anno in anno, porterà all’estinzione della specie. Anche in mancanza di una legge regionale che regoli il prelievo nella prima parte dell’autunno, i sardi dovrebbero evitare di raccogliere le lumache soprattutto nei mesi in cui le temperature si mantengono sui venti gradi circa. Nei mesi di settembre e ottobre è auspicabile l’astensione totale del prelevamento da parte degli appassionati. L’invito ad astenersi dalla raccolta di questi saporiti molluschi deve essere condiviso culturalmente dagli interessati. Chi conosce la biologia farà volentieri questo sacrificio. In questo modo verrà garantita la conservazione delle speci da gastronomia nell’intero habitat della Sardegna considerata la loro proverbiale prolificità.
Fulvio Tocco