Organo Ufficiale dell'Accademia Internazionale Epulae
Direttore Responsabile
Angelo Concas
17/05/2010
Dal libro Donne in vigna, a cura di Mario Busso e Angelo Concas - edizione Vinibuoni d’Italia Biblioteca.
Racconto di Andrea de Palma
Sara Carbone. Un sogno iniziato da piccola in vendemmia
Melfi, appollaiata alle pendici nord del vulcano spento del Vulture, vanta terre generose e fin dall’antichità era nota per i suoi vigneti.
In questo solare e prodigo territorio, papà Vittorio e zio Enzo decidono di acquistare i primi 8 ettari di terra su cui impiantano nuovi vigneti di Aglianico.
I risultati sono incoraggianti, tuttavia la strada per i vini del Sud, a quel tempo, è molto dura. Il sogno di fare vino viene accantonato, ma nella memoria di Sara i ricordi di quegli anni sono ancora vividi.
…Gli anni dell’infanzia e dell’adolescenza sono pieni dei colori della vigna, la vendemmia era una festa perché per una settimana si pranzava in campagna. Mentre la mamma sovrintendeva alle operazioni della vigna noi bimbi giocavamo tra i filari di uva, raccogliendo mele cotogne. Se il periodo era fortunato anche i corbezzoli erano maturi. E poi arrivava il momento più atteso, i taralli preparati lì nella piccola casetta di campagna e cotti nel mosto… Indimenticabili anche le serate con il papà, lo zio e le rispettive mogli a degustare le nuove bottiglie. Il vino andava prima sentito al naso, questo lo sapevo bene anche da piccola, e non solo per scoprirne tutti i profumi, ma soprattutto per capire se tutto andava bene.
Nel frattempo Sara conclude l’università e intraprende una carriera manageriale ricca di soddisfazioni in grandi aziende occupandosi della direzione del personale.
L’esperienza fu molto formativa e spesso ero in giro per l’Europa, ma nulla riusciva a staccarmi da quei magici momenti passati durante la vendemmia.
Sara è indecisa, non riesce a scegliere, è combattuta fra la voglia di ricominciare a fare vino e il dispiacere di abbandonare una carriera molto ben avviata.
Ma ci sono storie già scritte nel destino di ognuno di noi e a volte basta uno stimolo esterno per intraprendere esistenze nuove.
La vera spinta arriva da mio fratello Luca. Inizia la mia sfida. Abbandono una strada professionale sicura e inseguo il mio sogno. Gli anni 2000 sono anni di viaggi che mi conducono a visitare i grandi santuari dell’enologia, degustazioni, sperimentazioni, letture tecniche e specialistiche. Tanto divertimento, tanta passione, ma anche sacrifici.
Il 2005 è l’anno della svolta.
Il primo vino prodotto è come un figlio appena nato che coccoli, vezzeggi e ti apre gli occhi al sogno. Poi occorre pensare alla sua crescita. Sara crea l’azienda, la cantina di produzione, la bottaia nel centro storico di Melfi e nuovi vigneti. Complici del suo successo le terre nere di origine vulcanica. Ricche di potassio ed estremamente fertili, le assicurano vini pieni di corpo, ma allo stesso tempo eleganti.
...Ciò che oggi si è radicalmente modificato è il mio rapporto con la terra e con il lavoro in vigna. Ho partecipato alle operazioni di legatura, di diradamento, di vendemmia. Ho tagliato l’erba sotto i filari e scelto i grappoli da sacrificare per far respirare bene gli altri. Non è il mio lavoro quotidiano, ma mi ha aiutato a capire e rispettare di più la pianta e soprattutto coloro che questo lavoro lo fanno sempre. La vigna ha i suoi ritmi e tu devi seguirli e rispettarli. Se l’obiettivo è produrre un bicchiere che rispecchi il territorio, non ci sono alternative. a capo
I suoi occhi tradiscono immediatamente l’emozione quando racconta dell’uscita delle prime bottiglie. La presentazione dei primi vini, due Aglianico del Vulture, danno risultati superiori alle aspettative.
Ai due protagonisti Sara aggiunge un bianco da vitigno Fiano, ed ora coccola un quarto pargolo ottenuto da uve Moscato. Passo dopo passo, Sara dimostra tutta la sua caparbietà, ma anche la sua lungimiranza… appena velata da un refolo di timidezza che la fa arrossire quando parla del suo ruolo in azienda e di come riesce a conciliare il ruolo di mamma con quello aziendale.
Oggi mi occupo prevalentemente della parte commerciale e della comunicazione. Devo far conoscere il vino, venderlo, insomma portare a casa la linfa vitale per poter far crescere questo sogno. In tutto questo sono molto fortunata, perché mio marito mi adora e mi comprende e i miei due bambini mi danno la forza di fare sempre meglio, anche perché quello che sto costruendo sarà il loro futuro. Gli sforzi vanno triplicati se vuoi portare a casa il risultato, ma quando il risultato arriva, la soddisfazione è alle stelle.
Azienda CARBONE
L’azienda Carbone fondata negli anni ‘70 sorge ai piedi del Monte Vulture, un antico vulcano nei pressi di Melfi. Su questo terreno lavico ricco di potassio, sin dall’antichità, l’Aglianico la fa da padrone.
Tre i vini a base Aglianico: l’Aglianico del Vulture Terra dei Fuochi, l’Aglianico del Vulture Stupor Mundi in onore di Federico II di Svevia e l’Aglianico del Vulture 400 Some. A questi si aggiunge il Basilicata Bianco da Fiano.
Via F. Nitti 48 - 85025 Melfi (PZ)
tel. 0972 237866 - fax 0972 237866
info@carbonevini.it - www.carbonevini.it
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