Parliamo di vino

LA TUNELLA Viticoltori in Friuli

10/06/2010


Un’azienda giovane che guarda avanti nel rispetto delle tradizioni di una grande famiglia.
A Spessa nel cuore dei Colli Orientali del Friuli, a pochi chilometri da Cividale romana e longobarda, nonno Zorzettig, detto Min, mezzadro, nel 1960 produceva vino per consumo familiare. Venivano da ogni parte a gustarlo, amici e conoscenti. Il segreto della qualità, un’essenza di gusto e profumi, era amore per la terra e la biblica vigna di Noè.Min il patriarca decide allora con i figli, Francesco, Giuseppe e Livio, di uscire dall’ambito della produzione familiare e di dedicarsi alla coltivazione in grande della vite. Vennero quindi acquistati dei piccoli appezzamenti di terreni nei dintorni della casa padronale, in prossimità di Ronchi San Giuseppe, località Spessa di Cividale.Il 21 novembre 1971 Livio sposa Gabriella Sgiarovello. Gabriella, al tempo apprezzata camiciaia, data la necessità, mette da parte ago e filo e incomincia con impegno e determinazione a dedicarsi attivamente e con l’entusiasmo che la contraddistingue all’azienda agricola, in stretta collaborazione con il resto della famiglia. Dal matrimonio con Livio nascono Massimo e Marco.Arriviamo così ai primi anni '80. L’azienda era oramai florida e la famiglia Zorzettig era divenuta numerosa: Francesco, Giuseppe e Livio decidono pertanto di seguire ognuno la propria strada legata sempre al filo conduttore della vite e all’antico mestiere del fare vino e costruiscono con le rispettive famiglie tre aziende con realtà diverse.
Nel 1986 nasce a Ipplis l’azienda agricola di Livio. L’azienda contava allora 23 ettari di vigna piantata prevalentemente con vitigni autoctoni, 10 ettari di seminativi e 5 di bosco. Il vino imbottigliato in allora piccole quantità veniva venduto in azienda a clienti privati sul mercato locale; il resto trovava collocazione ottimale nelle osterie tipiche friulane come vino da mescita a bicchiere.
In seguito alla grave perdita di Livio, avvenuta pochi mesi dopo, Gabriella forte della passione e dell’impegno dedicati con tanta perseveranza dal marito, si rimboccò le maniche e con l’aiuto e l’amore dei figli ancora in giovane età, Massimo allora 14 enne e Marco di soli 12 anni, decise di continuare la tradizione familiare con la tenacia e l’amore per la propria terra ed il proprio lavoro.Terminata la scuola dell’obbligo, Massimo ancora ragazzino incomincia a seguire il vigneto e la cantina. Si impegna instancabile con grande passione e dedizione a proseguire il cammino di valorizzazione dell’azienda, grazie anche alla collaborazione e ai preziosi consigli forniti dai produttori del tempo presenti in paese e nella zona dei “Colli Orientali del Friuli” nonché dagli zii e cugini.
Inoltre incomincia a seguire sotto la guida costante della mamma Gabriella le vendite in azienda e i rapporti con i clienti. Giorno dopo giorno, anno dopo anno, Massimo con grande umiltà e impegno ha saputo cogliere i suggerimenti impartiti, ascoltando con rispetto e formandosi professionalmente, guardando avanti sì ma senza dimenticare di leggere fra le righe della storia di famiglia.
Quando anche Marco termina la scuola dell’obbligo, comincia a collaborare con Massimo nel lavoro di campagna e dimostrando particolare attitudine e interesse nella cura dei vigneti è tuttora il responsabile dei nuovi impianti e della gestione dei vigneti aziendali.All’inizio degli anni ‘90 l’azienda Livio Zorzettig, in base alle esperienze ed idee maturate nel corso degli anni di conduzione dei vigneti e di vinificazione, decise di operare delle precise scelte enologiche allo scopo di dare seguito e nuovo vigore all’attività avviata: i vigneti vetusti vennero reimpiantati, vennero acquisiti nuovi terreni in zone collinari particolarmente vocate, introdotte nuove varietà, ricostruita la cantina e i locali di vinificazione, creato un nuovo ed accogliente spazio per la vendita e la degustazione. L’azienda comincia quindi ad affacciarsi anche sul mercato nazionale partecipando a fiere specializzate e concorsi enologici, allo scopo di far conoscere il proprio marchio, i prodotti e il territorio ad un target di consumatori sempre più ampio e specializzato.
Se è vero che il vino “si fa anzitutto nella vigna” è anche vero che la vinificazione deve preservare e possibilmente esaltare la qualità delle uve. Era quindi necessario poter contare in cantina su di un valido enotecnico, giovane e preparato, al quale affidare il compito di ottenere dei prodotti di qualità, oramai obiettivo primario. Nel 1993 venne quindi assunto Giuseppe Zamparo, Luigino per gli amici, il quale, con la stretta collaborazione di Massimo, imposta un programma a lungo termine di sviluppo di idee e di scelte precise con l’obiettivo di dare una marcata personalità ai vini.
L’azienda cresce, sposando modernità e fedeltà alla tradizione.
Il 1 agosto 1999 Marco sposa Barbara che entra a far parte del team aziendale: coordina la parte logistica relativa alle spedizioni, segue e accoglie con grazia e cortesia la clientela, consigliandoli nell’acquisto e nell’abbinamento del vino più adatto per ogni occasione. Così si collegano passato, presente e futuro in questa terra ricca di colori, sapori e profumi qual’è il “Parco della vite e del vino”, come è stata battezzata e delimitata la zona di produzione di vini D.O.C. “Colli Orientali del Friuli”.
Dopo tanti sacrifici e anni di impegno, passione e duro lavoro, gli sforzi sono stati premiati dai risultati raggiunti: l’azienda si estende oggi su 70 ettari di proprietà coltivati a vigneto e dislocati nella zona di vocazione vinicola dei “Colli Orientali del Friuli”. Sono condotti a gujot francese e monocapovolto con una densità media di 4.500/5.000 viti ad ettaro ed una resa di 75/90 quintali ad ettaro.
Si producono vitigni autoctoni quali FRIULANO, RIBOLLA GIALLA, MALVASIA ISTRIANA, VERDUZZO FRIULANO, PICOLIT, REFOSCO DAL PEDUNCOLO ROSSO, SCHIOPPETTINO, PIGNOLO e vitigni internazionali quali CHARDONNAY, PINOT GRIGIO, SAUVIGNON, MERLOT, PINOT NERO, CABERNET FRANC. La produzione annuale è di circa 450.000 bottiglie destinate sia al territorio nazionale sia all’estero dove l’azienda è presente in Gran Bretagna, Austria, Germania, Svizzera, Spagna, Svezia, Danimarca, Olanda, Belgio, Lussemburgo, Grecia, Giappone, Russia, Canada e USA.
La vendemmia 2001 ha determinato una svolta che è stata solo il concretizzarsi di precise scelte operate in campagna e in cantina nel corso degli ultimi anni, tenendo ben presenti i desideri di mamma Gabriella. La volontaria riduzione della produzione, la vendemmia manuale e la creazione di nuovi impianti con sistemi di allevamento impostati consentono di arrivare in cantina con le uve migliori destinate alla produzione di vini D.O.C. in bottiglia.
Ottenuto un prodotto di qualità bisognava investire anche in termini di marketing per migliorare e posizionare l’azienda in una fascia di mercato medio-alta. Il packaging è stato completamento rinnovato: nuova etichetta e marchio aziendale; allestimento di un sito internet, corredato da foto e schede tecniche dei vini; materiale promozionale aggiornato che riflette la rinnovata immagine aziendale.
La filosofia dell’azienda che conta su un team di collaboratori consolidato, giovane e affiatato, è sempre orientata ad un progresso continuo, nella vigna e in cantina, senza perdere di vista le tradizioni di famiglia e nell’ottica di garantire un prodotto altamente qualitativo senza per questo rinunciare ai caratteri di tipicità.
Nell’ottica del “fare poco per fare meglio” con la vendemmia 1999 è nata l’idea con l’enotecnico Luigino di proporre qualcosa di personale frutto delle esperienze maturate individuando degli appezzamenti di vigneti con ceppi vecchi, situati in zona collinare, riccamente esposti all’azione dei raggi solari, che avevano dato nel corso degli ultimi anni una produzione di uva altamente qualificata. E’ nato così L’ARCIONE, frutto della selezione delle migliori uve di Pignolo e Schioppettino che dopo un leggero appassimento matura in tonneaux di rovere francese per oltre tre anni.
Con la vendemmia 2001 si è pensato di creare anche un bianco dolce passito da uve aromatiche che provengono da vigneti in cui i fattori terreno-vitigno-esposizione si integrano tra loro in perfetta simbiosi per esaltare al massimo le caratteristiche varietali aromatiche. E’ nato così NOANS da Riesling Renano, Sauvignon e Traminer Aromatico, che dopo un appassimento delle uve di oltre dieci settimane, fermenta e si affina in acciaio.
Orgogliosi dei risultati ottenuti, Gabriella, Massimo, Marco e Barbara, si rendono però conto che manca ancora uno scalino per poter proporsi sul mercato coerenti, con una nuova identità: cambiare il nome dell’azienda. Per tanti anni il cognome Zorzettig ha creato confusione agli occhi del consumatore considerata la presenza di cinque aziende omonime seppur con realtà e strategie proprie. Ma cambiare nome per l’azienda “Livio Zorzettig” significa soprattutto concretizzare un processo di crescita e cambiamento che ha avuto origine nei vigneti ed ha poi investito molti aspetti della produzione e della commercializzazione, allo scopo di creare una propria identità aziendale.
AZ. AGR. LA TUNELLA : il nuovo nome (dal 1 aprile 2002) è un toponimo che indica attualmente un casale e un colle situati in prossimità dell’azienda, tra prati e vigneti immersi nel dolce paesaggio dei Colli Orientali del Friuli.
La fisionomia odierna dell’azienda agricola La Tunella riassume così ben rinnovata, storia e memoria dell’antica “Livio Zorzettig”.
Negli ultimi anni l’azienda ha intrapreso un percorso di valorizzazione di alcuni vitigni autoctoni friulani di particolare pregio e qualità, considerati come la massima espressione del territorio: tre bianchi - Friulano, Ribolla Gialla (denominata Rjgialla) e Malvasia Istriana (denominata Valmasìa) - e tre rossi - il Refosco dal peduncolo rosso, lo Schioppettino e il Pignolo.
Oltre a questi vitigni indigeni vinificati in purezza l’azienda ha selezionato le migliori uve bianche per destinarle alla produzione di due importanti uvaggi autoctoni: BIANCOSESTO - a base Friulano e Ribolla Gialla - e LALINDA - da Malvasia Istriana e Ribolla Gialla. La fermentazione per entrambi viene svolta in botti di rovere di Slavonia da 30 hl., mentre la maturazione e l’affinamento avviene in acciaio, per preservare le caratteristiche tipiche dei vitigni di provenienza. Il Biancosesto viene presentato sul mercato la primavera successiva alla vendemmia, mentre Lalinda esce a un anno e mezzo dalla vendemmia. 

DATI TECNICI
Superficie vitata complessiva:
70 ettari (ha) di proprietà in gran parte coltivati in collina. In dettaglio la superficie nei comuni di Cividale del Friuli, Premariacco, Manzano e Corno di Rosazzo è così ripartita:

 Ronchi di Gagliano 15 ha;
 Rocca Bernarda 3 ha;
 Colli S. Anna 12 ha;
 Bosco Romagno 10 ha;
 Oleis 20 ha;
 Corno di Rosazzo 4 ha;
 Rosazzo 3 ha;
 Ipplis (adiacente alla cantina) 3 ha.
Giacitura e tipo di terreno:
colline eoceniche con terreni formati da un’alternanza di marne (argille calcaree o “ponca” in friulano) ed arenarie (sabbie calcificate) ricchi di calcaree, potassio e fosforo; terreni pianeggianti formati da substrati ghiaiosi, ricoperti o misti da uno strato di materiale terroso.
Sistema di allevamento:
Gujot e monocapovolto
Età delle vigne:
da 4 a 25 anni
Densità d’impianto:
da 4.500 a 5.000 ceppi/ettaro a seconda dell’età del vigneto
Produzione media per ceppo:
da 1,5 kg. a 2 Kg.
Resa media per ettaro:
da 75 a 90 q.li
Epoca di vendemmia:
Settembre / Ottobre
Totale vinificato annualmente:
5.000/5.500 hl
Numero di Bottiglie prodotte:
450.000/470.000
% produzione di vino bianco e rosso:
70% vino bianco; 30% vino rosso
Commercializzazione:
I bianchi classici (Pinot Grigio, Chardonnay e Sauvignon), i bianchi autoctoni (Valmasìa, Friulano e Rjgialla) e il Biancosesto: la primavera successiva alla vendemmia.
Lalinda: in primavera a un anno e mezzo dalla vendemmia.
I rossi classici (Merlot, Cabernet Franc e Pinot Nero), il Refosco dal p.r. e i passiti (Verduzzo Friulano, Noans e Picolit): in primavera a un anno e mezzo dalla vendemmia.
Lo Schioppettino: in primavera a due anni e mezzo dalla vendemmia.
Il Pignolo: in autunno a quattro anni dalla vendemmia.
L’Arcione: in primavera a tre anni e mezzo dalla vendemmia.

Azienda Agricola La Tunella
Via del Collio 14, 33040 Ipplis di Premariacco (Udine) Italia
Tel. +39.0432.716030 | Fax +39.0432.716494  info@latunella.it   www.latunella.it