Organo Ufficiale dell'Accademia Internazionale Epulae
Direttore Responsabile
Angelo Concas
29/06/2010
Dal libro Donne in vigna, a cura di Mario Busso e Angelo Concas Edizione Vinibuoni d’Italia Biblioteca.
Racconto di Alma Torretta
“Adesso vuoi scommettere su di me?”. Quel “me” significava la nuova attività imprenditoriale a cui suo padre si era dedicato dopo che la gestione delle esattorie in Sicilia era passata dal privato al pubblico e Gugliemo Cambria si era ritrovato a 45 anni a riscrivere daccapo la sua vita ripartendo da quelle terre acquistate dal padre sull’Etna. Vi si producevano all’inizio solo nocciole, poi sono arrivate le prime vigne per fare uva da conferire alle cantine sociali della zona, qualche anno dopo vino da vendere sfuso. Infine la svolta con il marchio Cottanera al momento giusto, a fine anni ’90, quando il vino siciliano è diventato di moda. A quei tempi però Mariangela pensava più ad una carriera diplomatica che al vino. Dopo la laurea era volata in Irlanda per perfezionare l’inglese e stava pensando di frequentare un master alla Bocconi. Ma ad aprile, ad un mese dall’inizio del corso, la nuova azienda di suo padre e di suo zio Enzo, per la prima volta decide di partecipare al Vinitaly e per la giovane Mariangela, chiamata a dare una mano con le sue lingue straniere ben parlate, è una folgorazione. Non per il vino, non ancora, quello che l’entusiasma è il contatto con il pubblico, il conoscere tanta gente, la creatività e passione che circola tra gli stand. Suo papà non aspettava altro. Come tutti i papà la vorrebbe vicino, scatta la sfida, quella richiesta a sua figlia di scommettere non più su una carriera in giro per il mondo, ma sul lavoro del padre. Mariangela raccoglie la sfida.
Ma di vino non sa nulla. Sono gli anni più duri, Guglielmo è molto esigente, non le risparmia nessuna esperienza, la tratta come un figlio maschio, lei tanto femminile. Donna sì ma tosta, lo segue in campagna, non si risparmia. Poi, dimostrato che può far tutto, sceglie di occuparsi di pubbliche relazioni, del marketing e della creazione di eventi. Fioccano i premi e i riconoscimenti al suo lavoro di imprenditrice e comunicatrice giovane, bella, risoluta, intelligente, fiera e dolce allo stesso tempo. Che continua a non risparmiarsi, ma adesso per dare il meglio di sé sia in azienda che in famiglia. Che rilascia così questa intervista con il piccolo Sergio di 18 mesi che le balla intorno e lei tranquilla che continua a raccontare. Oggi ha un figlio, ma non c’è più il suo papà morto all’improvviso. “Lavorare con onestà e con correttezza”, è forse questo l’insegnamento più prezioso che ha ereditato, confessa Mariangela, un modo di essere e di lavorare che è diventato il suo punto d’onore imprescindibile.
Ormai di vino se ne intende. Suo padre le ha fatto assaggiare “di tutto e di più”. Un’ottima scuola senza dubbio. Se all’inizio l’azienda Cottanera ha impiantato sull’Etna solo internazionali, “perché erano i vitigni più di moda in quegli anni” ammette Mariangela, adesso sta puntando sugli autoctoni Nerello Mascalese e Carricante. Senza però rinnegare il passato: il suggerimento del loro vivaista dell’Alta Savoia di impiantare la varietà Mondeuse, che sull’Etna, grazie a Cottanera, ha dimostrato di dare vita a vini straordinari, è stato un vero e proprio regalo della dea fortuna, che come si sa bacia gli audaci. E’ stato infatti proprio quel vino, di nome L’Ardenza, nel 1999 a fare conoscere a tutto il mondo l’azienda Cottanera. Ma adesso Mariangela è interessata di più a valorizzare il patrimonio vitivinicolo dell’Etna, “la cosa più importante – spiega - è fare sentire il territorio, l’Etna”. Oltretutto a sua disposizione nel territorio c’è un vitigno grandissimo qual’è il vitigno Mascalese, capace di dare vini eleganti e freschi, dall’ottima bevibilità. Perché quindi cercare altro?
Di suo padre ha senza dubbio raccolto il testimone. Dei suoi fratelli, ma anche della loro madre, Mariangela parla quasi come se ne fosse adesso lei il genitore. Francesco già si occupa della produzione, Emanuele dopo la laurea farà esperienza in azienda prima in Italia e poi all’estero, mamma Maddalena potrà occuparsi del vecchio borgo vicino la cantina che i Cambria intendono ristrutturare e trasformare in un bed&breakfast con annessa scuola di cucina. E chi ha avuto la fortuna di provarla, sa molto bene come cucina bene la signora Maddalena che con passione recupera le antiche ricette siciliane.
Mariangela continua a vivere a Messina dov’è nata, produce sull’Etna dove suo padre è professionalmente rinato. Una scommessa sicuramente vinta quella sua e di suo padre. E sta pure realizzando la sua missione internazionale, solo che invece che firmare trattati esporta vino ed un’immagine fresca e onesta della Sicilia.
Azienda Agricola COTTANERA
dei fratelli Cambria
Strada Provinciale, 89 - Contrada Iannazzo
95030 Castiglione di Sicilia - (CT)
Tel. +39 0942 963601 - Fax +39 0942 963706
E-mail: staff@cottanera.it
Visitate www.vinibuoni.it