Organo Ufficiale dell'Accademia Internazionale Epulae
Direttore Responsabile
Angelo Concas
28/07/2010
Dal libro Donne in vigna, a cura di Mario Busso e Angelo Concas - Edizione Vinibuoni d’Italia Biblioteca.
Una donna in vigna con le idee chiare e con una grande passione. Maria Grazia Di Francesco Brunetti non ha alcuna esitazione nel sottolineare che con la creazione dell’azienda ha realizzato due sogni: il primo quello di assecondare un progetto da tanto tempo accarezzato da suo marito Angelo, l’altro di dare concretezza ad una sua idea imprenditoriale della vigna e del vino improntati alla qualità, all’adesione al territorio, allo stile e all’eleganza.
Siamo a Gela, antica città della Magna Grecia fondata nel V° millennio a.C. La tenuta si estende per 40 ettari di vigneti, tra i quali è stata ritagliata una piccola parte dedicata all’ulivo per dare continuità alla cultura e alla vocazione millenaria dell’isola. I filari, coltivati prevalentemente a spalliera, corrono sinuosi ad un’altitudine di 120 metri e godono di un microclima particolarmente favorevole accarezzato dalle brezze marine e dalla vicinanza del lago Biviere.
A incoraggiarmi è stato mio marito, la cui attività lavorativa lo teneva sempre più lontano dalla sua amata vigna.Il modo di rendere la sua idea seducente e persuasiva era quello di porgermi in regalo nuovi vigneti, rispetto ai quali, all'inizio avrei preferito di gran lunga mazzi di rose. " La vigna" del resto rappresentava per me una sorta di insofferenza, quasi di gelosia, perchè "lei" mi rubava la gioia di stare con lui. Ma come spesso accade ti innamori di ciò che ti fa soffrire... ed ecco maturare poco per volta una visione diversa del mio futuro. Così la vigna passa da crudele amante a mia dolce amica, ne prendo coscienza ed inizio la mia avventura da sola. Per far sì che il sogno non rimanesse una semplice chimera ho dato concretezza alle mie idee scegliendo in primo luogo uno degli enologi più rinomati Attiglio Pagli, il quale fu subito affascinato dalle vigne e dal territorio e ha condiviso con me l'idea l’idea di trasferire nella bottiglia quello che la notra terra esprime.L'enologo ha iniziato dal territorio e dal suo nero d'Avola. poi ha suggerito di impiantare il Syrah perchè ha intravisto nei terreni profondi e ben drenati le caratteristiche giuste necessarie alla coltivazione di questo vitigno.
In effetti i terreni di questo angolo di Sicilia sono straordinari e da sempre sono vocati alla viticoltura. La scelta consapevole di non utilizzare affinamento in legno mette in evidenza, senza alcuna interferenza, le caratteristiche del vitigni e del territorio di origine, che Maria Grazia interpreta con personalità. In Sicilia sono le donne a fare la differenza, più che altrove. L’immobilismo in cui versava l’isola è stato rotto proprio dalla fantasia e dalla caparbietà con cui le donne hanno affrontato il settore della viticoltura e non solo.
…Da sola ho impostato la parte grafica, da sola ho iniziato a seguire i mercati, perché, fatta l’azienda, il mio sogno era e rimane quello di fare assaporare, attraverso il mio vino, i profumi , i gusti e le sensazioni di questo giardino che è la Sicilia. Di questo sogno è interprete l’etichetta che porta l’effige di una donna., che nel Nero d’Avola, simbolo di quest’isola, propone un bassorilievo conservato nei musei vaticani. E’ una scultura pompeiana che riproduce il ritratto di una donna fiera, armonica che cammina sicura, con un’eleganza senza tempo…Gradiva, in latino è “colei che avanza". C'è poi un altro tratto grafico che riprende i temi classici: il diadema, marchio di "Casa di Grazia". Come nella cultura greco-romana alle divinità e a coloro che risultavano vittoriosi in Casa di Grazia vuole essere un simbolo di regalità, stimolo a ricordare l'obiettivo da raggiungere, la Vittoria.
A testimonianza delle aspirazioni e delle scelte operate; a sottolineare il livello qualitativo raggiunto, in pochi anni sono i riconoscimenti e i premi che l’azienda ha riscosso in tutto il mondo. I vini di Maria Grazia generano una miscela di emozioni e sono testimoni di un Sicilia ottimista, vivace e solare. Tutte caratteristiche che solo le donne sono riuscite qui ad apportare, facendo sparire dall’isola le nebbie di un retaggio culturale spesso offuscato da colori cupi.
…L’azienda per me è il riflesso della famiglia, non solo perché il progetto imprenditoriale è nato nel suo seno, ma perché anche il vino è un figlio. Seguo ogni fase, dalla vendemmia fatta a mano in singole cassette, fino alla cantina. Poi c’è la vinificazione, che è un momento atteso come il parto. La vigna è come la creazione…il riposo dell’inverno, poi le cure di nove mesi in cui tu ci metti tutto, ma ti rendi anche conto che la riuscita non dipende solo da te, è la natura che fa la parte migliore. Ricordo ancora la prima bottiglia, nel 2006. Ero partita d’istinto, senza ricerche di mercato, senza un business plan preciso, c’era la mia passione, il mio amore e la mia fierezza.
Una fierezza che trova oggi riscontro nei protagonisti di Casa di Grazia. Attori che sanno affacciarsi sul palcoscenico sicuri di quello che vogliono esprimere, comunicare e proporre: i Nero d’Avola Gradiva e Gradiva Collecytio, che si differenzia dal fratello per una più meticolosa e certosina selezione dei vigneti e delle uve e per un affinamento più lungo in bottiglia. Emiryam, dalla congiunzione dei nomi di Emilio e Miryam, figli di Maria Grazia. Emiryam è Syrah in purezza, che conferma la vocazione della Sicilia per questo vino che alcuni storici ampelografi assicurano sia l’antico vino Siracusano. Adesso il bianco Zahara: un raggio di sole preannuncia la piacevole freschezza di note agrumate fuse a nuances di fiori bianchi. Come una perla incantata con sobria eleganza.
Mario Busso
Casa di Grazia Azienda Vitivinicola
Via Leontini 9 Gela (CL)
Telefono: 0933.924448
Web: www.casadigrazia.com
E-mail: info@casadigrazia.com