Donne in vigna

Giovanna Chessa, Azienda Vitivinicola Chessa Di Usini (SS) Sardegna.

di Angelo Concas

09/08/2010

Dal libro Donne in vigna, a cura di Mario Busso e Angelo Concas - Edizione Vinibuoni d’Italia Biblioteca. 

L’azienda vitivinicola Chessa nasce ad Usini, paese di circa 4.000 abitanti nel nord-ovest della Sardegna tra Sassari e Alghero.

Oltre che per una visita all’azienda, vale la pena percorrere il territorio per la presenza del sito archeologico “S’Elighe Entosu”, una necropoli composta da otto “domus de janas”; che tradotto significa “case delle fate”; in realtà, sono tombe scavate nella roccia dalle popolazioni che abitarono la Sardegna nel periodo neolitico, che riproducono le dimore dei vivi, testimonianza della fede nella vita ultraterrena o nella rinascita del defunto.

Donna in vigna è Giovanna Chessa. Affinità elettive tra musica e vino.

Timida e riservata si mostra decisa e spigliata quando si tratta di parlare di vino:

Il mondo del vino è sempre stato parte di me. Appartengo, infatti, ad un’antica famiglia di viticoltori e vinificatori locali e credo che la passione e l’arte del “fare il vino” si impari dai gesti antichi delle passate generazioni. Sin da bambina sono sempre stata molto attratta dalla terra e dalla natura. Mi fermavo spesso a contemplare, con estremo stupore, l’ordine e la compostezza delle vigne e dei grappoli d’uva che vedevo come un qualcosa di estremamente perfetto e nobile. Passato il periodo della vendemmia, adoravo passeggiare tra i filari ed osservare il cambio di colore delle foglie che rendevano il paesaggio autunnale quasi magico. Già da allora, pensavo che un giorno mi sarebbe piaciuto approfondire la mia conoscenza con le viti per poi raccoglierne il frutto da trasformare in vino”.

E così nel 2005, dopo un periodo di sperimentazione, con l’aiuto ed il sostegno della sua famiglia, Giovanna inizia questo viaggio faticoso e complesso ma anche meraviglioso ed affascinante che oggigiorno riempie completamente le sue giornate.

“In realtà non è un vero e proprio inizio - commenta Giovanna - ma una prosecuzione di un viaggio iniziato nella notte dei tempi quando qualcuno si accorse che l’uva conservata nei vasi di terracotta aveva cambiato sapore, produceva schiuma ed emanava nuovi ed inebrianti profumi. Niente è più affascinante di questo!”

Sono numerosi i fattori che l’hanno condotta a scegliere e a percorrere questa strada. Il vino per Giovanna è storia e cultura; è racconto del territorio; è famiglia e passione per la terra e i suoi misteri; è ricerca; è fatica e piacere; è occasione di incontri interpersonali piacevoli e autentici.

Da sempre appassionata di musica e di teatro, piaceri che ha dovuto temporaneamente accantonare perché i vini richiedono tutta la sua attenzione e non le concedono molte distrazioni, Giovanna coltiva un sogno. 

“Un giorno, quando tutto sarà più stabile, mi piacerebbe poter coniugare vino e musica, organizzando delle serate che abbiano come protagonisti gusto e suono. Niente di nuovo visto che il vino lo ritroviamo non solo negli antichi versi di poeti come Catullo e Ovidio, ma anche in grandi musicisti e compositori del passato come Mozart, Beethoven e Rossini che hanno cercato di approfondire e capire le sottili affinità esistenti tra la musica e il vino”.

Per il momento l’impegno di Giovanna è volto tutto a valorizzare il territorio creando vini autentici, preziosi, originali e “non noiosi”. L’attaccamento al territorio si manifesta nella accurata scelta dei nomi dei vini.

Il Vermentino di Sardegna è “Mattariga”, dal sardo “matta” pianta, groviglio di cespugli, dal nome della località in cui sorgono le vigne.

Il vino rosso “Lugherra”, si riferisce alle antiche lucerne, utilizzate secoli addietro per rischiarare il cammino di antichi popoli e ritrovate nei terreni nei quali sono allevati i vigneti.

Kentàles”, significa “albeggiare” o “prime luci dell’alba”. Giovanna lo ha voluto utilizzare per il vino da meditazione, ottenuto da uve stramature di Moscato, quale icona della attività nascente: “Evoca sensazioni di sole e profumi, il sole della nostra isola ed i primi profumi del mattino”.

Cagnulari” è infine il nome del vitigno più legato al territorio di Usini. Spiega Giovanna:“Questo vino è stato rivalorizzato di recente perciò ci è sembrato doveroso chiamarlo col suo vero nome per strapparlo all’oblio”.

Giovanna, dunque, nel suo lavoro interpreta la crescita della cultura del vino come una risorsa che sul piano anche del mercato offre maggiore capacità di apprezzare l’unicità del prodotto generata dal suo forte legame con la cultura espressa dal territorio. Ha capito che il vino, diversamente da un tempo, genera esperienza, emozioni e sensazioni.

“Con il vino non si vende solo il vino. - ne è convinta Giovanna - La bottiglia è una “cartolina liquida” attraverso cui il consumatore e l’enoturista può conoscere la nostra storia plurimillenaria”.

Angelo Concas

Azienda Vitivinicola Chessa

Via San Giorgio - 07049 Usini (SS) - Italy

Telefono 328 3747069 

 info@cantinechessa.it

www.cantinechessa.it

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