Organo Ufficiale dell'Accademia Internazionale Epulae
Direttore Responsabile
Angelo Concas
20/08/2010
Dal libro Donne in vigna, a cura di Mario Busso e Angelo Concas - Edizione ViniBuoni d’Italia Biblioteca.
Donna in Vigna, Patrizia Begnoni.
La vigna è una culla che raccoglie tutto ciò che ho sognato sin da piccola.
Racconto di Bernardo Pasquali
Patrizia ha gli occhi gentili che riflettono l’anima poetica di una vignaiola predestinata. Sin da piccola ha respirato l’odore dei mosti, ha saltellato su e giù dalle botti in cantina e ha assaporato l’eterea evoluzione dei vini del padre. L’ha fatto a Villa Santa Sofia. Non è da tutte poter crescere alla luce di una delle più belle e scenografiche ville del Palladio. L’unica a Verona. Patrizia è elegante e gentile nei modi di fare, di raccontare la sua vita nel magico mondo del vino… un mondo che, come definisce lei stessa, le ha dato tanto e le ha fatto conoscere l’essenza della sua storia. Il vino, un amore che le ha offerto l’opportunità di sorridere alla vita, di aprire gli orizzonti del mondo e di conoscere le passioni degli uomini.
L’attrazione di un calice… era solamente questo il vino per Patrizia da bambina. ... la curiosità di capire perché tutti gli amici di papà fossero così inebriati da quel liquido colorato nel bicchiere. Un elemento che mi ha scatenato immaginazioni e fantasticherie di bambina. Il vino, quell’inarrivabile nettare di gioia e soddisfazioni che tanto conquistava le persone…
Da qui parte la sua ricerca, la sua avventura in azienda sin da giovane. La sua voglia di penetrare il mondo del vino anche nelle sue rivelazioni più emozionali. Il suo è un approccio quindi non materico, fisico, didascalico. La sua ricerca è quella di carpire le sensazioni sottocutanee del vino, ed ecco quindi radicarsi nel suo cuore il desiderio di accogliere e comunicare. Trasmettere le emozioni che si irradiano da un calice. Il Valpolicella Superiore Monte Gradella è quello in cui si riconosce maggiormente, il suo compagno di strada e di vita come ama chiamarlo. Eppure in lei esiste l’intraprendenza di chi non si ferma e cerca sempre nuove evoluzioni e in certo senso rivoluzioni. La voglia di imparare l’arte in vigna e in cantina tanto da partecipare ad un corso per mastro cantiniere.
… La mia idea è che il vino non è solo quello che arriva nel bicchiere ma quello che parte da lontano e racconta la storia di una famiglia, i calli degli uomini che hanno curato l’uva e domato i mosti. Un lungo percorso di sogni, sacrifici, lacrime e sorrisi tipici di tutti coloro che hanno un grande progetto da realizzare...
Patrizia ha corso con loro e lo sta facendo tutt’ora e ne va fiera. Lo fa in Valpolicella in una terra che ama e che rispetta. Una terra foriera di successi ma che allo stesso tempo, come dice lei, è uno spaccato contraddittorio del progresso che ha accomunato il Veneto. Paesaggi incantevoli e insediamenti industriali che raccontano tutto il dinamismo di queste genti. Oggi Patrizia è vicepresidente della Strada del Vino Valpolicella e si sta battendo con tutto il cuore per valorizzare la salvaguardia del territorio e l’armonizzazione concreta di tutti i soggetti che operano sul territorio.
Per me la Valpolicella è una culla che raccoglie tutto ciò che ho sognato fin da piccola. E lei fa di tutto perché questo sogno possa splendere sempre di più. Il popolo di queste vallate ha le sue radici negli antichi Arusnati Celti, talmente all’avanguardia che i Romani li onorarono con il rispetto e la tutela delle loro tradizioni e delle loro leggi. È un popolo orgoglioso l’Arusnate e questo orgoglio lo si ritrova nei volti degli abitanti di oggi. Un popolo anche chiuso e sospettoso a volte, ma che serba nel cuore tanta umanità e coraggio.
Patrizia ama nei vini l’eleganza e la rotondità. Una visione passionale che legge oltre il vino. Nel suo Amarone cerca il timbro sottile, il carattere, la suadenza. Tutti elementi distintivi della sua famiglia nella quale riconosce il dinamismo del fratello Luciano e l’intraprendenza e passione del padre Giancarlo.
Ci tiene però a sottolineare che la storia di Santa Sofia è più femminile che mai, visto che la maggioranza degli operatori da sempre è donna, dalla cantina agli uffici!
Oggi Patrizia ha raccolto l’esperienza della sua vita in questa cantina e svolge l’importante attività di accoglienza dei moltissimi visitatori.
L’accoglienza in cantina è un momento topico correlato alla più generale esperienza di raccontare il vino e il fascino che lo circonda.
La sua grazia e la sua simpatia, i suoi modi gentili sono l’altra faccia di questa realtà storica della Valpolicella. Un soffio di Palladio sulle essenze di Bacco! Il vino prodotto sensoriale e culturale si esalta nell’abbinamento con l’arte e con la storia di cui la cantina si ammanta…
Azienda Santa Sofia
Pedemonte di Valpolicella (VR) Veneto
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