Donne in vigna

Elena Walch - Termeno (BZ) Alto Adige

di Angelo Carrillo

31/08/2010

Dal libro Donne in vigna, a cura di Mario Busso e Angelo Concas - Edizione ViniBuoni d’Italia Biblioteca. 

Donna in Vigna, Elena Walch  Termeno (BZ) Alto Adige

Il gesto creativo che fa vedere lontano

Racconto di Angelo Carrillo

L’espressione, il sorriso, il modo di porsi, anche semplicemente il modo di stringere la mano, gli occhi magnetici che trasmettono immediatamente le emozioni quando parla di come il vino possa assurgere a ruolo ispiratore di un gesto creativo…

Ecco Elena Walch!

Potrà sembrare un paradosso, ma sono profondamente convinto che chi cerca e spinge in alto la ricerca e la sperimentazione, ama in fondo la tradizione. È questa il piedistallo, il fondamento, la forza dell’appoggio sicuro e solido, tale da poter spiccare i balzi più arditi. Nel vino come nelle altre professioni.

Ho sempre amato creare qualcosa di nuovo e, prima del vino, come architetto mi sono attenuta a questa ispirazione sin dagli esordi, appena finiti gli studi a Venezia.

Lei, proveniente da una famiglia altoatesina trapiantata a Milano, aveva avviato una promettente carriera nel campo dell’architettura. Uno studio a Bolzano. I primi successi, poi l’incontro con Wilhelm Walch, produttore vitivinicolo di Termeno di quarta generazione. Il colpo di fulmine e il matrimonio. Una seconda vita.

Elena scopre il mondo del vino. Si sa, gli architetti sono abituati a sognare, a progettare e a perseguire le proprie visioni. L’Alto Adige di quegli anni è davvero un terreno fertile. Devono ancora arrivare i grandi successi nazionali ma nella viticoltura c’è forte fermento. Siamo a metà degli anni ‘80. Il primo approccio, come lei ama ricordare, è da autodidatta. Si occupa di promuovere e vendere i vini di famiglia. Ma non le basta, vuole diventare produttrice, vignaiola. Ascolta e impara, ma soprattutto convince il marito ad affidarle un vigneto. Una bella tenuta che circonda un antico casotto di caccia affacciato sul lago di Caldaro: Castel Ringberg. L’esposizione e la posizione del vigneto sono superbi, gli impianti, però, sono ancora completamente innestati a pergola per la Schiava.

Via. Si cambia! Arriva il guyot e i vitigni internazionali: Merlot, Cabernet per i grandi rossi e ovviamente il Lagrein. In alto, dove le temperature sono più fresche, impianto le varietà bianche. Arrivano i primi vini, ma non è un successo immediato. C’è ancora da abbattere il muro della diffidenza. In primo luogo quella interna. Si sa la viticoltura come l’agricoltura sono appannaggio degli uomini. Le donne sono rare. Figuriamoci in una realtà patriarcale come l’Alto Adige. Poi ci sono da convincere gli acquirenti. Costruire quasi dal nulla una rete di vendita. Una grande mano me la danno le guide scoprono presto i risultati del mio impegno. Arriva il successo.

I vini rispecchiano la personalità della produttrice. Sono precisi, tecnicamente ineccepibili fino alla pignoleria, ma anche caldi e passionali. Le assomigliano. Portano traccia dei suoi sogni.

Oltre ai 15 ettari di Castel Ringberg, la tenuta di Elena Walch comprende anche i 5 ettari di Kastelaz, una collina con un vigneto ripidissimo e una perfetta esposizione a sud che domina proprio il centro di Termeno. Il paese celebrato per il suo Gewürztraminer. Negli ultimi anni si sono aggiunti altri piccoli appezzamenti fino all’estensione attuale di 30 ettari. Anche la cantina appartiene al cuore del paese di Termeno, anzi vi affonda letteralmente le sue radici.

Sotto le mura dell’ex Convento gesuita di proprietà dove ha sede l’azienda, si dipana un reticolo di gallerie e cantine che sembra abbracciarne e attraversarne tutto il corpo. In questi pochi anni vini come la Grand Cuvée Beyond the Cluds o l’uvaggio rosso Kermess, o il passito Cashmere, sono diventati pietre miliari di quell’enologia altoatesina che ha imparato a guardare con orgoglio e sicurezza oltre i confini dell’Alto Adige.

I miei vigneti si trovano nel cuore di uno dei paesaggi viticoli più belli al mondo. Con grande orgoglio conduco questa tenuta che porta il mio nome e il cambiamento della mia attività di architetto a produttrice di vino è stato un avvenimento felice, da allora non ho mai rimpianto questo passaggio poiché mi sembra di aver superato di gran lunga gli obiettivi più ambiziosi che agli inizi mi ponevo. È stata come una bella favola. Ma molto, molto concreata.

Info Azienda:

Via Andreas Hofer, 1

Italia - 39040 Termeno (BZ)

tel: +39 0471 860172

fax: +39 0471 860781

info@elenawalch.com

www.elenawalch.com

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