Eventi

L'Unita' d'Italia passa dal primo piatto

di Sarah Scaparone

21/09/2010

 

 

 

Sarà il primo piatto dedicato all'Unità d'Italia il vero protagonista della XII edizione de I Primi d'Italia, il Festival d'eccezione dei primi piatti nazionali, che rappresenta quanto di meglio il nostro belpaese ci offre e che si terrà a Foligno dal 23 al 26 settembre p.v. Per tutta la durata della kermesse verranno coinvolte 26 location del centro storico e 18 villaggi del gusto, con oltre 200 aziende partecipanti e 80 chef ai fornelli.

E' ormai tesi diffusa tra i giornalisti enogastronomici che: "[...] quando scocca l'ora del pranzo, seduti davanti a un piatto di spaghetti, gli abitanti della Penisola si riconoscono italiani... Neanche il servizio militare, neanche il suffragio universale [...] esercitano un uguale potere unificante. L'Unità d'Italia, sognata dai padri del Risorgimento, oggi si chiama pastasciutta.» Ed è proprio così. L'italiano si riconosce nella pasta, da sempre l'incontrastata regina delle tavole dello Stivale. Dumas padre, non a caso, ci definì dei maccheronari e qualcuno potrebbe offendersi ma è proprio la pasta, quel raffinato e semplice alimento a base di semola e farina, che ci ha reso e continua a renderci italiani. Siamo famosi in tutto il mondo per la nostra pasta, divenuto ormai sinonimo della parola Italia. Ci sono paesi, popoli e culture che non si riconoscono in qualcosa di specifico che li contraddistingua; noi abbiamo i nostri primi piatti, invidiati ed imitati in tutto il mondo ma che nessuno riesce a riproporre come noi, perché in Italia la pasta è un'Arte. Pertanto ben venga la pasta secca, quella fresca all'uovo, quella ripiena, quella al forno, ben vengano gli spaghetti, i risotti, le zuppe e tutti primi che fanno parte della nostra originale dieta mediterranea.

Prima dell'Unità d'Italia esistevano soltanto piatti tipici regionali, che rimanevano chiusi e confinati nei rispettivi territori. La tradizione Italiana, la cucina Italiana è venuta dopo. Con l'Unità delle nostre belle regioni, abbiamo unito anche il gusto. La cultura gastronomica italiana oggi va dalla polenta con i funghi alla pasta con il pesce, dalle trenette al pesto al risotto allo zafferano, dalle tagliatelle al ragù alla zuppa di verdure ed è possibile gustarle anche in regioni diverse da dove sono nate. I primi piatti sono l'emblema della nostra cultura ed è in questo spirito che Epta Confcommercio di Perugia propone quest'anno in anteprima il Piatto dell'Unità a Tavola (degustabile nel villaggio Unità d'Italia a Tavola).

Ideato dagli chef dell'unica manifestazione interamente dedicata ai nostri amati primi, il piatto ha costituito una vera e propria sfida. La scelta è ricaduta sulla zuppa, una zuppa nazionale, realizzata con ben venti ingredienti, ciascuno proveniente da una regione dello Stivale; un piatto nel quale hanno trovato posto non solo ortaggi d'eccellenza ma anche ingredienti inaspettati e sorprendenti come la Grappa, lo Zafferano ed il Pistacchio verde. E' stata davvero un'ardua impresa riuscire a miscelare venti prodotti così diversi tra di loro, ma dopo un grande lavoro ed innumerevoli prove, gli chef de I Primi d'Italia sono riusciti nell'intento e, per la prima volta nel nostro Paese, proprio a Foligno si potrà assaggiare un piatto capace di far rivivere nei profumi, nei gusti e nei colori, l'essenza, la tradizione e le peculiarità della nostra così variegata e ricca Italia.

Questi gli ingredienti del piatto: Lardo d'Arnad (Valle d'Aosta), Riso (Piemonte), Grana Bella Lodi (Lombardia), Speck (Trentino Alto Adige), Grappa (Friuli Venezia Giulia), Basilico (Liguria), Radicchio di Chioggia Igp (Veneto), Zafferano (Sardegna), Sale di Cervia (Emilia Romagna), Rigatino stagionato (Toscana), Olio extra vergine di oliva (Umbria), Farro (Marche), Zucchino romanesco (Lazio), Aglio di Sulmona (Abruzzo), Fagioli bianchi di Riccia (Molise), Fagioli di Sarconi (Basilicata), Pomodorino del Piennolo (Campania), Cipolla di Tropea (Calabria), Pistacchio verde di Bronte (Sicilia) ed Olive (Puglia).

Ma la zuppa dell'Unità d'Italia non sarà l'unico primo con il quale verrà celebrata l'unità del bel paese: anche la ditta Delverde, produttore abruzzese di pasta, presenterà un piatto intitolato "Bianco, rosso e Delverde": un primo d'eccezione a base di pregiata pasta che celebrerà i colori della bandiera in un gustoso sposalizio di sapori.

L'aspetto gastronomico non sarà però l'unica nota dedicata alla ricorrenza nazionale. Sono infatti previste esposizioni di cimeli e reperti garibaldini originali, proiezioni di filmati storici, canti del Risorgimento e curiosità legate ai gusti di Garibaldi a tavola. Le melodie dei canti garibaldini riecheggeranno per tutta Foligno, grazie alla partecipazione della Banda Garibaldina Nazionale di Mugnano, la marchant band che con le sue camicie rosse ed i suoi fazzoletti verdi sfilerà per le strade della città, dilettando gli avventori presenti alla manifestazione.

Sarà insomma un incontro ricco di eventi, di reperti, di musiche e di foto antiche che ci riporteranno indietro nel tempo, nella Foligno del 1800, per farci rivivere ancora una volta le gesta dell'eroe dei Due Mondi.

La cornice folignate ben si presta al revival degli anni garibaldini. L'eroe vi giunse infatti, con al seguito ben 400 volontari, tra il 15 ed il 16 Dicembre del 1848. Alloggiò all'Hôtel de la Poste, in via Fiera, l'odierno Corso Cavour e sia lui che la sua truppa ricorderanno sempre il breve soggiorno folignate, durante il quale furono "accolti ed ospitati come fratelli."

La figura di Giuseppe Garibaldi, inoltre, ha da sempre suscitato grande interesse per gli italiani e soprattutto per le italiane, che inesorabilmente ne subivano il fascino, stregate da un uomo allo stesso tempo semplice e potente, con lo sguardo limpido e i lunghi capelli color del grano. Il nostro patriota era infatti un rude soldato, eppure era quasi maniacale nella cura della sua persona, ricco di glorie e pieno di debiti, lupo solitario nonostante la sua immensa notorietà, innamorato della sua dolce Anita dagli occhi neri ma anche spregiudicato libertino e spudorato Don Giovanni; un uomo diviso insomma da mille passioni contrastanti, ma che nonostante tutto, riuscì ad unire la nostra bella Italia, che come molte donne alla fine cadde ai suoi piedi.

Delle innumerevoli amanti che ebbe, nessuna ci risulta folignate ma sappiamo da fonti storiche attestate che, tra le fila dei numerosi volontari che si unirono a lui, ci fu anche una donna: Olivia Dominici, cuciniera originaria di Foligno, che sulle ali degli ideali incarnati dal suo idolo, abbandonò tutto per seguirlo e che, proprio come il nostro eroe, fu ferita ad una gamba.

Sarà dunque una manifestazione all'insegna del palato e della mente, un percorso che ci accompagnerà tra i gusti ed i sapori dello Stivale, sulle orme delle gesta di chi ha "fatto l'Italia."

I Primi d'Italia è organizzato da Epta Confcommercio. Per maggiori informazioni www.iprimiditalia.it

Sarah Scaparone