Organo Ufficiale dell'Accademia Internazionale Epulae
Direttore Responsabile
Angelo Concas
30/05/2007
Nella foto il produttore Gino Carmignani. Due chiacchiere con Gino Fuso Carmignani produttore in Montecarlo (LU) Siamo in una piccola zona di produzione vinicola, sulle dolci colline che fanno da corona al comune di Montecarlo in provincia di Lucca, l’antico borgo medievale di Vivinaia, “la via del vino”, che dal XIII secolo caratterizzava queste zone dove si susseguivano distese di vigne che davano origine ad un prodotto “chiaro, vermiglio, puro e franco”. L’origine della famiglia proprietaria dell’Azienda “Carmignani G. Fuso” si perde nella notte dei tempi. Notizie storiche affermano che il loro antenato, tale Andrea, intorno alla metà del XIV secolo, sia fuggito dal paese di Carmignano - assoggettato dalle angherie dei fiorentini - portando con sé un carretto carico di botti di vino e di barbatelle, e si sia fermato ai piedi di Montecarlo, attratto dalla bellezza dei suoi poggi assolati. Qui stabilì la sua nuova dimora, proprio dove adesso vivono i suoi eredi, la famiglia Carmignani, che, davanti l’abitazione, conserva, a testimonianza dell’inizio della vita in questa corte, un olivo settecentenario. Gino, soprannominato “Fuso” come il nonno Giulio, invece, ricorda i racconti degli “anziani” che la sera si riunivano “nel canto del foco”, storie vissute o tramandate dai padri e dai nonni, come quella sulla provenienza dei vitigni di origine francese, coltivati nella zona. Nell’800, le donne, che grazie a Paolina Bonaparte avevano trovato da lavorare in Francia nella zona tra Avignon e Dijon, quando tornavano a casa, riportavano le marze delle viti delle uve molto saporite, conosciute nei territori francesi, tra le quali il sauvignon, il pinot bianco, il roussanne, i cabernet, il merlot, il sirah…. Vitigni che ormai fanno parte della tradizione vinicola di Montecarlo diventati, centocinquanta anni dopo, i più usati e famosi nel mondo. Fuso ci racconta che …” i produttori della zona sono sempre stati molto attenti alle innovazioni in merito all’ enologia, all’ingegneria umana ed ai progressi della scienza tecnologica, infatt,i a Montecarlo si trovano vini, sia bianchi sia rossi, vinificati totalmente in acciaio a freddo. Altri, invece, preferiscono personalizzare le fasi della lavorazione, ad esempio vinificando direttamente in piccole botti di legno, senza intervenire con il freddo, mentre io uso vinificare come nella zona di Bordeaux, nel legno o in piccolissime botti sia in cemento sia in acciaio… … In questi ultimi anni ho rivoluzionato le vigne, tornando ad impianti fitti come si usava 140 anni fa, utilizzando cloni deboli per avere frutti molto robusti. Vinifico adottando il mio “Metodo Acustico”, influenzato più dall’alchimia che dalla tecnologia, la cui azione è ridotta al minimo… Fuso, piccolissimo produttore, la sua Tenuta comprende solamente quattro ettari vitati, è sopravvissuto e sopravvive, con forza e prestigio, all’interno del grande movimento industriale del mondo del vino: il suo segreto sta nel realizzare unicamente quattro vini… la sua Azienda potrebbe produrre annualmente 30000 bottiglie di vino, ma, in realtà, ne produce circa 18000. Imbottiglia solo le annate eccezionali, come quella del 2006 che ha dato vita ad un prodotto straordinario, il massimo che si possa chiedere per vini bianchi e rossi destinati alla longevità, con un grande equilibrio tra acidità e alcolicità ed elevata percentuale di densità, peculiarità che, peraltro, contraddistingue tutta la sua produzione.. Le sue vigne sono impiantate in un terreno di medio impasto con tendenza argillosa e ciottolo, ideale per la produzione di uva da vino, e sono concimate solo con prodotti organici. I vitigni che vi sono coltivati, oltre ai tipici toscani Sangiovese, Canaiolo e Trebbiano, sono l’Alicante bouchet, vitigno più che centenario in questa provincia, il cui uso è consentito nella provincia di Lucca ed in Calabria, ed i francesi Merlot, Marselan, Cabernet sauvignon, Syrah, Chardonnay e Sauvignon. Sicuramente non sono sufficienti la terra ed il microclima per fare un buon vino, è indispensabile l’uomo e la sua determinazione nel voler creare vini di carattere, equilibrati, potenti ma, allo stesso tempo, eleganti. Così sono Gino Carmignani ed i suoi prodotti. “L’Idee hanno sete” - come affermava lo scrittore Mario Tobino - l’unico vino bianco dell’Azienda, dedicato alla figlia Virginia che dà il nome anche alla vigna in cui sono coltivate le uve Chardonnay che lo compongono al 100%, è vinificato direttamente in botti di rovere. Ne sono prodotte circa 1000 bottiglie e può essere paragonato a quello “Chablis di Montecarlo” che rallegrò il banchetto reale organizzato al Quirinale nel 1930, in occasione delle nozze del Principe Umberto di Savoia e Maria Josè. Gli altri tre fiori all’occhiello di questa Azienda, sono il “Montecarlo rosso Sassonero”, D.O.C., vinificato secondo la tradizione con uvaggio costituito da Sangiovese, Canaiolo, Cabernet, Merlot ed Alicante, il “For Duke”, I.G.T., composto da Syrah, Merlot, Sangiovese e una minima percentuale di Alicante che cresce per 18 mesi in barriques, ed il “Merlo-t della topa nera”, I.G.T. a base di Merlot e Marselan, prodotto in quantità limitata e confezionato in bottiglie da l.1,5. Il Merlot è un componente di base, talvolta preponderante nell’uvaggio che costituisce l’anima dei grandi Chateaux di Bordeaux, che hanno lasciato un segno indelebile nel cuore e nel palato di Fuso, tanto da stimolarlo a creare il suo “Castello”. Dopo un lungo periodo di ricerca, prove ed esperimenti sollecitati anche dall’amico Veronelli, di incontri-confronti ed assaggi con l’enologo Tosi, finalmente, nel 1998, Gino immette sul mercato il “Merlo-t della Topa Nera”. Un vino di color rubino cupo, strutturato in tannini ma armonioso che, dopo 14 mesi di barriques, si presenta fine, rotondo con aromi di frutta rossa e nera, di confettura e prugna, con note di pepe e di liquirizia ed una corposità equilibrata ed intensa in bocca. Grande prodotto che tra l’altro, in seguito ad un sondaggio, lanciato da uno dei migliori siti d’informazione sul vino, è risultato quello col nome più originale nel contesto enologico italiano. Gino, creativo ed appassionato, conoscitore ed amante della musica – ha una collezione incredibile di vinili, boutleg e rarità - “… poiché lo swing è vita e la musica ed il vino sono un grandioso abbinamento di trasgressioni…”, ha dedicato una delle sue opere, il “For Duke”, nato col nome di “Virmiglio For Duke”, al famoso musicista Duke Ellington, deputato a rappresentare tutti gli artisti che ha ascoltato nella sua esistenza. Questo vino potente nel gusto, intenso ma elegante, pepato e speziato, vibrante, è anche fluttuante e coinvolgente come un brano di musica jazz. L’ Azienda è particolare come il suo Proprietario che, senza ombra di dubbio è wine-maker senza uguali nell’ambito nazionale, ed i suoi vini, certo, non possono non risentire di questa sua eccentricità, anche nel nome, singolare e talvolta provocatorio, evocato dai ricordi di una vita intensa, scelto affinché siano riconoscibili in tutto il mondo; ma chi li ha assaggiati, anche ad occhi chiusi, riesce a distinguerli, perché portano impressi la personalità di chi li ha prodotti ed il marchio ed i profumi del territorio di origine. Fuso si ritiene contemporaneo del suo tempo, segue le fasi lunari, ma afferma che la figura del contadino è ormai scomparsa da 200 anni e, poiché viviamo, come ci dice … in un mondo molecolare che sta cambiando … il vino futuro di qualità sarà prodotto solamente da grandi appassionati passionali o da miliardari, ... il vino medio sarà destinato ai paesi in fase di sviluppo. Per Gino cibo e vino sono indivisibili, il connubio ideale è dato dai piatti del luogo con i vini del territorio, matrimoni che a volte diventano capolavori assoluti, incomprensibili talora per la scienza dell’enogastronomia; le sensazioni date dal vino sono maggiori e più forti rispetto a qualsiasi altro prodotto, perchè esso racconta la storia del territorio e la sua cultura, quella dell’anno in cui è stato imbottigliato e solo l’uomo farà la differenza. Azienda Carmignani G. Fuso, via della Tinaia – Cercatola –Montecarlo (LU) tel. 058322381. Monica Bonaccorsi