Organo Ufficiale dell'Accademia Internazionale Epulae
Direttore Responsabile
Angelo Concas
10/06/2007
Roma 9 giugno 2007 Anche quest’anno è stato uno spettacolo emozionante. La cerimonia per l’assegnazione del Premio Internazionale del Vino che l’Associazione Italiana Sommelier Roma ha organizzato nella suggestiva cornice del Parco dei Principi, a Villa Borghese, ha visto una sfilata di Vip avvicendarsi sul palcoscenico per consegnare i prestigiosi riconoscimenti a chi nell’ultimo anno si è distinto per il contributo dato al successo del Vino nel mondo. Antonella Clerici e Franco M. Ricci hanno presentato l’evento che ha visto come sempre un parterre eccezionale, con la presenza di vip del mondo del vino, dello spettacolo e della cultura, per un grande show che sarà trasmesso su RAI UNO Sabato 16 Giugno alle 23,00. A seguire, favolosa degustazione di tutti i vini premiati e di tutti i candidati, con i Sommelier che hanno messo a disposizione degli ospiti tutta la propria esperienza e capacità. Tra i premiatori sono intervenuti Pamela Prati, Antonella Elia, Gianfranco Vissani, Ela Weber, Albano Carrisi, i comici di Colorado Cafè, Andy Luotto, Sergio Vastano, Riccardo Rossi. Gli 11 OSCAR sono stati consegnati a coloro che nel mondo del Vino hanno raccolto i maggiori consensi tra i lettori di DUEMILAVINI, la celebre guida - cult della cultura enologica italiana, della rivista patinata BIBENDA, e dai navigatori del sito www.bibenda.it. Attraverso una scheda i lettori hanno stabilito i finalisti, tre per categoria, che si sono contesi la preziosa opera in bronzo, ormai un ambito riconoscimento internazionale. Inoltre, è stato consegnato il Premio Speciale della Giuria ad Andrea Muccioli della Comunità di San Patrignano per - Premio consegnato da Terenzio Medri, Presidente A.I.S. e di Worldwide Sommelier Association. CATEGORIE, PREMIATORI, VINCITORI E CANDIDATI MIGLIOR VINO BIANCO Oscar consegnato da GIOACCHINO BONSIGNORE a: COLLIO PINOT BIANCO 2005 - Picech / Cormòns (Gorizia) È uno dei grandi bianchi friulani, prodotto in tremila esemplari. È di buona struttura, splendente come il sole, profuma di fiori e di miele ed è morbido e avvolgente, da esaltare con le preparazioni a base di funghi porcini. È una creatura di Roberto Picech, che oggi conduce l’azienda di famiglia nata quasi cento anni fa; i suoi vini parlano un linguaggio chiaro e aggraziato, che punta dritto al cuore. MIGLIOR VINO ROSSO Oscar consegnato da FEDERICO QUARANTA E TINTO DI DECANTER a: BRUNELLO DI MONTALCINO 2001 - Fattoria Poggio di Sotto / Montalcino (Siena) Dal millesimo 1991, annata d’esordio con cui Piero Palmucci si è realmente misurato con il Sangiovese Grosso una volta tornato dal Nord Europa, la Poggio di Sotto ha perfettamente interpretato il territorio di Montalcino, proponendo solo Brunello ultra tradizionale, coccolato esclusivamente in botti grandi. Frutta rossa matura, zenzero e liquirizia compongono il solleticante bagaglio olfattivo, al palato scorre come seta. Incantevole con le pernici tartufate. MIGLIOR VINO SPUMANTE Oscar consegnato da ANTONELLA ELIA a: GIULIO FERRARI RISERVA DEL FONDATORE 1997 - Ferrari / Trento Un’azienda da quasi 5 milioni di bottiglie l’anno che porta oltreconfine una consistente fetta della sua produzione; nata oltre cento anni or sono, infila il quarto successo con un’etichetta che tiene altissima la bandiera delle bollicine italiane nel mondo. È il frutto dell’impianto di viti di Chardonnay in Trentino voluto proprio da Giulio Ferrari a inizio ’900, dopo la sua esperienza in Francia. Profuma di lavanda e fiori d’arancio, melone e bergamotto; il sorso è una fresca carezza che ci diletta per lunghi minuti. È una bottiglia preziosa, da stappare nelle occasioni da ricordare. MIGLIOR VINO DOLCE Oscar consegnato da ELA WEBER a: MALVASIA DELLE LIPARI PASSITO 2005 - Florio / Marsala (Trapani) Florio ha scritto la storia del Marsala, un vino che l’azienda ha fatto proprio divenendone l’emblema stesso. Raggiunti risultati d’eccellenza, le stesse premurose cure sono state rivolte ai vini dolci da uve Zibibbo e Malvasia. Quest’ultima è esplosiva nei profumi di frutta candita, zagara ed erbe aromatiche, dolce ed equilibrata al palato. Ottenuta da uve appassite, matura in barrique e sembra disegnata per accompagnare i grandi formaggi erborinati. MIGLIOR PRODUTTORE E AZIENDA Oscar consegnato da ALBANO a: GIAN ANNIBALE ROSSI DI MEDELANA DI CASTELLO DEL TERRICCIO / Castellina Marittima (Pisa) La Tenuta è sconfinata, 1.800 ettari nella zona al limite della Maremma Toscana, a poca distanza dalle prime colline di Bolgheri. Gian Annibale Rossi di Medelana è titolare dell’azienda dal 1975, e ci si dedica a tempo pieno da un decennio più tardi, quando ha lasciato il mondo dei grandi concorsi equestri internazionali. 53 ettari vitati e 60 di oliveto circondati da 800 di bosco, un allevamento ippico che conta un centinaio di esemplari , questi i numeri di un’azienda che dà vita al Lupicaia, Cabernet Sauvignon e Merlot ricco di suggestioni di agrumi, spezie e balsamicità, dal sapore ricco, quasi concreto, di mirabile eleganza. MIGLIOR VINO STRANIERO Oscar consegnato da RICCARDO ROSSI a: CHÂTEAU HAUT BRION 2003 - Château Haut Brion / Pessac Cedex (Francia) Basta il nome a far correre i brividi lungo la schiena di amatori e appassionati del buon vino. Il castello è stato eretto nel 1525 dai De Pontac, cinto da mura bianche che hanno ospitato grandi personaggi. Il vino che ne esce è profondo e virile, ricorda la prugna, i frutti di bosco, la mineralità del territorio su cui nasce. Al gusto, eleganza sopraffina; freschezza e tannini vivi non ostacolano l’armonia complessiva, che potrà solo accrescersi con il tempo. Accompagna bene piatti a base di selvaggina da piuma. VINO COL MIGLIOR RAPPORTO QUALITÀ PREZZO Oscar consegnato da PAMELA PRATI a: CONTESSA ENTELLINA TANCREDI 2004 - Donnafugata / Marsala (Trapani) La famiglia Rallo è abituata a sentir parlare soprattutto del suo Ben Ryé, l’ormai mitico Passito di Pantelleria capofila di una gamma da capogiro. Qui parliamo di un rosso che è magnifica espressione di un territorio ricco e solare; costo contenuto e grandi numeri - 90.000 le bottiglie prodotte annualmente – consentono di farlo conoscere al grande pubblico che apprezza le seducenti declinazioni fragranti di more, mirtilli e spezie dolci, e la lunga insistenza gustativa di Nero d’Avola e Cabernet passati in botti piccole. Con piatti di cacciagione sarà celebrato il matrimonio d’amore. MIGLIOR GIORNALISTA-SCRITTORE Oscar consegnato da SERGIO VASTANO a: LUIGI CREMONA Spirito di Vino Giornalista affermato del mondo enogastronomico, ha trovato una dimensione professionale di grande soddisfazione assumendo la direzione della testata Spirito di Vino, per la quale mette a disposizione la notevole conoscenza maturata con esperienze dirette in tutti i campi del settore. ( nella foto in alto a sinistra , Luigi Cremona con Franco M. Ricci) MIGLIOR SOMMELIER NEL SUO RISTORANTE Oscar consegnato da ANDY LUOTTO a: MARIANTONIETTA CARACCIO - Le Cirque, New York Mariantonietta è figlia d’arte. Diplomata Sommelier presso l’Associazione Italiana Sommelier di Roma ha esercitato da subito la professione nel famosissimo ristorante di famiglia “Agata e Romeo”, situato nei pressi di Santa Maria Maggiore, nel centro storico di Roma. Per crescere ha potuto contare su una risorsa di più di 1.500 bottiglie per la carta dei vini e sull’eccellente capacità culinaria di Agata per mettersi in gioco con gli abbinamenti; oltre ad assimilare l’arte del servizio e della dedizione all’ospite di Romeo. Da un anno ha spiccato il volo ed è sbarcata a New York: in bocca al lupo. MIGLIOR RISTORANTE E CARTA DEI VINI Oscar consegnato da GIANFRANCO VISSANI a: RISTORANTE COMBAL.ZERO – Rivoli (Torino) Alle porte di Torino, di fronte al Castello di Rivoli, sede del Museo d’Arte Contemporanea, in un contesto impareggiabile, Davide Scabin seduce e affascina con la sua cucina avanguardista fatta di ingegno, tecnicismo e sperimentazione, che non manca di stupire persino sui piatti tipici della tradizione piemontese. GLI ALTRI DUE CANDIDATI RISTORANTE DA CAINO – Manciano (Grosseto) Un ambiente familiare quello che propongono Maurizio Menichetti e Valeria Piccini, dove oltre a sentirsi a casa propria si può assaggiare una delle cucine toscane più territoriali. Ad accompagnare gli splendidi piatti, una carta dei vini unica nel suo genere, completa e ricercatissima in cui sarà impossibile non trovare una stuzzicante etichetta. RISTORANTE LE CALANDRE – Rubano (Padova) Due fratelli affiatatissimi gli Alajmo, Massimiliano in cucina, uno dei più giovani e capaci chef nostrani, e Raffaele, a dirigere una sala organizzata in maniera efficientissima. Nell’elegante scenario del ristorante padovano viene realizzata una cucina all’insegna della classe e della ricercatezza, con piatti unici e fantasiosi. Si chiude il cerchio in cantina con una scelta di vini completa ed internazionale assolutamente convincente. Lorenza Vitali