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PREMIO MICHELE D'INNELLA: assegnato a Centopassi e a Giorgio Calabrese

03/11/2010

Il Premio Michele D’Innella per la comunicazione in campo enologico, alla sua seconda edizione, sarà  assegnato  a Centopassi e a Giorgio Calabrese nel corso del Merano International WineFestival. 

Il Premio è stato istituito l’anno scorso da Touring Editore e ViniBuoni d'Italia in ricordo di Michele D’Innella, direttore editoriale della casa editrice prematuramente scomparso. Raffinato intellettuale, viaggiatore curioso e grande conoscitore del mondo del vino, nei lunghi anni della sua direzione Michele D’Innella ha saputo trasferire nel catalogo di Touring Editore l’interpretazione del patrimonio vitivinicolo italiano quale altissima espressione della cultura, del territorio e della tradizione del nostro Paese. 

Il premio all'azienda Centopassi ne riconosce l'impegno concreto nel comunicare all'Italia e al mondo che i soggetti "sani" del territorio sono agenti di sviluppo, valorizzazione e promozione del patrimonio e della cultura agroalimentare dell'area in cui operano. 

Giorgio Calabrese è stato invece insignito del Premio a riconoscimento dell’impegno profuso nel valorizzare il vino come importantissima risorsa del patrimonio culturale ed economico italiano.

I Premi saranno consegnati da Alberto Dragone, direttore editoriale di Touring Editore, e da Mario Busso, curatore nazionale della guida ViniBuoni d’Italia, durante la presentazione alla stampa dell’edizione 2011 della Guida. 

Centopassi

Centopassi è l'anima vitivinicola delle cooperative sociali che, sotto il segno di Libera Terra, coltivano le terre confiscate alla mafia in Sicilia. L'azienda dispone in totale di una superficie vitata di 60 Ha in varie contrade del Corleonese. 

La cantina Centopassi, realizzata su un bene confiscato al mafioso corleonese Giovanni Brusca in contrada Don Tomaso - S. Cipirello (Palermo), è stata inaugurata nell’ottobre 2009 dal Consorzio Sviluppo e Legalità e dall'associazione Libera. La cantina, gestita dalla Cooperativa Placido Rizzotto, ubicata in un'area estesa 17 mila metri quadri e circondata da altri 6 ettari di terreno anch'essi confiscati alla mafia, è destinata alla trasformazione di uve di alta qualità, bianche (Catarratto, Grillo) e rosse (Nero d'Avola, Syrah, Perricone) prodotte nei vigneti del Consorzio Sviluppo e Legalità. Ha una capacità di 2100 ettolitri per una produzione finale di circa 280.000 bottiglie l'anno. 

Ogni vino viene dedicato a una vittima di mafia.

Giorgio Calabrese

Medico nutrizionista specializzato in scienza dell'alimentazione, è Presidente nazionale dell'O.N.A.V. (Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino) e docente presso università italiane e straniere. É inoltre componente di commissioni scientifiche presso diversi Ministeri, membro della European Commission of Health e della Fondazione Italia USA, vicepresidente dell'Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione - organo del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali - e ha rappresentato l’Italia presso l'Autorità europea per la sicurezza alimentare. 

Giornalista pubblicista, contribuisce a sensibilizzare il grande pubblico sui temi dell’alimentazione e del patrimonio enogastronomico anche attraverso pubblicazioni, collaborazioni con organi di stampa e la partecipazione a popolari trasmissioni televisive quali Lineablu , Porta a Porta, UnoMattina, In famiglia, Medicina 33, TG2 Salute…

Per informazioni

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