Donne in vigna

Orieta Jarc Muzic, San Floriano del Collio (GO) Friuli Venezia Giulia

di Cristina Burcheri

05/11/2010

Dal libro Donne in vigna, a cura di Mario Busso e Angelo Concas "Edizione Vinibuoni d’Italia Biblioteca".

Orieta Jarc Muzic: la vigna significa immaginare il futuro, progettarlo e non fermarsi mai.

Racconto di Cristina Burcheri

Sul confine più orientale d’Italia, a San Floriano del Collio - Števerjan in sloveno, San Floreàn dal Cuèi in friulano - vive e lavora Orieta Jarc in Muzic. In questo comune di poco più di 800 anime di cultura e tradizione slovena, Orieta, insieme a Ivan che ha sposato vent’anni anni fa, conduce un’azienda di una quindicina di ettari che, di anno in anno, si è imposta all’attenzione come una delle etichette più affermate del Collio.

Ho sempre lavorato - racconta Orieta - … Inizialmente non solo in viticoltura. Prima di sposarmi ero impiegata alla Tomos Spa, quella dei motori per barche e ciclomotori. La Tomos era nata negli anni ’50 in Yugoslavia ma io lavoravo nella filiale italiana di Gorizia. Mi sono sposata nel 1989, dopo 9 anni di fidanzamento. Ho lasciato la Tomos nel ’91 quando entrai in dogana grazie ad un concorso. Sono sempre stata una donna dinamica e non mi spavento facilmente; se mi dai da guidare un camion, imparo in fretta. Mi piace il lavoro; adoro la confusione da organizzare, mi piace fare! Starmene con le mani in mano per me è un vero supplizio.

Prima di diventare cuore pulsante dell’azienda, Orieta intraprende il nuovo percorso nella Guardia di Finanza, dove non si è mai tirata indietro anche davanti ai lavori più faticosi.

Ho iniziato a Tarvisio, in inverno, facendo i turni alla sezione viaggiatori al valico autostradale con l’Austria. Mi sono anche attrezzata con la pala per la neve! Poi sono rimasta incinta: Elija è nato nel 1992 e tredici mesi dopo è arrivato Fabijan. Quando l’Austria entrò nella Comunità Europea mi trasferirono finalmente a Gorizia. Lavoravo a tempo pieno finché, nel 2000, sono mancati i miei suoceri. Con il passare degli anni lavorare in dogana stava diventando sempre più pesante perché contemporaneamente c’era anche da badare alla casa, curare la famiglia, e soprattutto lavorare in azienda... non ce la facevo quasi più. Quando mi sono sposata ed ho iniziato a collaborare con Ivan, mi sono subito innamorata del mondo del vino così mi ci sono buttata anima e corpo per riuscire a costruire qualcosa di solido e bello per noi e per i nostri figli. Adesso mi dedico totalmente alla famiglia e all’azienda. Sebbene la mia famiglia d’origine fosse una famiglia di operai, avevamo un orto recintato da un pergolato sulla riva del fiume Isonzo. Ricordo ancora che piantavo verdure e patate con mio padre. Dalle viti si ottenevano circa 300 litri di vino. Adesso vado in vigna nel periodo della vendemmia, mi fermo dalla mattina alla sera e mi piace, ma, sono sincera, non ho la stessa vocazione che ha mio marito. Lui l’ha ereditata dai suoi genitori.

Mentre Ivan, autentico artigiano del vino fa la sua parte nel vigneto, Orieta si dedica alla parte amministrativa e commerciale.

Mi trovo bene a parlare con la gente, mi piace tenere i rapporti con i clienti. Ivan invece ama le sue vigne. Ama stare all’aria aperta. È un uomo con un carattere bellissimo, disponibile, pronto alla battuta di spirito, con un sorriso gentile sulle labbra. A me a volte capita di svegliarmi con la luna storta... se avessi un marito con il mio stesso carattere sarebbe un disastro! Quando ci siamo sposati l’azienda vendeva ancora vino sfuso, a novembre avevano già la cantina vuota. Aspiravo a fare qualcosa in più: dovevamo uscire dall’anonimato e far conoscere il nostro vino con il nostro nome: Muzic. Nel 1991 abbiamo deciso di imbottigliare. Così è iniziata una nuova avventura. È stata una decisione importante. Fondamentale.

In questa atmosfera sta crescendo anche la nuova generazione, che si sta affiancando a papà e mamma.

I nostri figli hanno la stessa passione del padre! Frequentano l’Istituto agrario ad indirizzo enologico di Cividale del Friuli e sono già pienamente inseriti nell’azienda: non solo perché ci aiutano nel lavoro manuale: la potatura, la vendemmia, la vinificazione, l’imbottigliamento... ma anche perché partecipano alle decisioni, diciamo così, strategiche. Di solito ragioniamo e prendiamo decisioni riuniti a tavola, tutti insieme. Parliamo del lavoro ma non solo di quello, Era così anche quando era in vita mia suocera; era uno spirito moderno con una visione ben chiara di quello che noi donne potevamo fare e dare come valore aggiunto all’azienda: la coscienza che il lavoro duro, serio, onesto oltre al reddito dà soddisfazione. E lavorare, per me, significa anche immaginare il futuro, progettarlo e non fermarsi mai.

Azienda:

Orieta Jarc Muzic

località Bivio 4 – San Floriano del Collio (GO) Friuli Venezia Giulia

Tel. 0481 884201

info@cantinamuzic.it

www.cantinamuzic.it

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