Organo Ufficiale dell'Accademia Internazionale Epulae
Direttore Responsabile
Angelo Concas
06/12/2010
Le aziende vitivinicole sarde fanno rete per migliorare la qualità della filiera vitivinicola dell'isola ed essere competitive sul mercato.
Strategie d’attacco: Aggregazione e ricerca scientifica.
Le aziende sarde del vino si uniscono in consorzio per migliorare la qualità della filiera vitivinicola dell’Isola. E’ questa la prima volta che ben sei cantine, rappresentative di diverse zone geografiche della Sardegna, condividono la necessità di fare rete e unire energie, fondi e competenze con l’obiettivo comune di valorizzare le produzioni viticole ed enologiche tradizionali dell’isola e migliorarne la competitività sul mercato.
All'incontro era presente anche l'assessore La Spisa “L'innovazione e la ricerca sono gli elementi determinanti per la crescita dell'economia Sarda -ha detto- sia noi che la precedente legislatura abbiamo investito sul progetto Convisar perchè rappresenta una concreta sintesi di questi elementi. Il nostro obiettivo è quello di orientare le risorse per il miglioramento della qualità dei prodotti per aumentare la forza di penetrazione nei mercati. !
Il progetto
Il Progetto Vino e Sardegna Convisar: “per un salto di qualità della filiera vitivinicola della Sardegna”, realizzato con il contributo della Regione, mette insieme realtà produttive molto differenti tra loro per storia, volume d’affari e struttura aziendale: Argiolas Spa di Serdiana, Cantina “Li Duni” di Badesi, Cantina delle Vigne di Piero Mancini di Olbia, Cantina Sociale del Mandrolisai di Sorgono, Cantina Sociale Gallura di Tempio Cantina Sociale Trexenta di Senorbì. I primi risultati del progetto di ricerca sono stati presentati e discussi all’interno di una giornata di studio dal titolo “La specificità come risposta al mercato globale”che si è svolta al T Hotel di Cagliari,
Il progetto scaturisce dall'accordo di programma quadro “ricerca scientifica e tecnologia” stipulato tra: Regione Sardegna, Ministero dell'economia e delle finanze e Ministero dell'Istruzione e ricerca scientifica. Volto a rafforzare la capacità di innovazione del sistema produttivo e territoriale delle Regioni.
Gli obiettivi e i primi risultati del progetto
Con circa 26.000 ha coltivati, pari al 3,3% del vigneto nazionale e con 895.000 hl, corrispondenti all’1,73% del vino prodotto in Italia, la Sardegna non può competere per quantità con le altre regioni vitivinicole, e soprattutto con quelle del nuovo mondo che oggi coltivano il 51,3% delle superficie vitate presenti nel pianeta. A fronte di basse rese per ettaro, è in crescita il numero dei prodotti di qualità e con diciannove DOC e una DOCG il comparto vitivinicolo regionale rappresenta il 60% della PLV dell’industria di trasformazione della Sardegna e incide per il 4% sulla PLV regionale. La Sardegna evidenzia molti tratti comuni con le regioni circostanti, ma anche numerose specificità geografiche, geologiche, climatiche, vegetazionali, storiche, culturali che si sono interconnesse e si riflettono nella attuale vitivinicoltura.
Questa ricchezza e complessità è’ un grande punto di forza che consente in un piccolo territorio produzioni vitivinicole peculiari, spesso di nicchia, ma anche coltivazioni estensive. L’essere Isola nel centro di L’essere Isola nel centro del mediterraneo ha consentito nel tempo scambi continui, ma anche un lungo isolamento e una condizione di fragilità. Ciò ha determinato una grande possibilità di conservazione delle culture e delle risorse tradizionali, ma anche una maggiore difficoltà per molti suoi prodotti ad essere conosciuti all’esterno.
Strategia Vincente: identità viticola
Il progetto del Convisar, “Per un salto di qualità della filiera vitivinicola della Sardegna”, parte dalla convinzione che una strategia vincente per la Sardegna è anche quella che passa attraverso la valorizzazione della propria identità viticola, -dice Gianni Nieddu- responsabile scientifico del progetto- con l’obiettivo di proteggere dall’erosione genetica, caratterizzare e promuovere le varietà locali, migliorare la qualità dei vini ottenibili dai vitigni autoctoni e conservare le varietà insieme ai sistemi viticoli tradizionali. Questo percorso passa attraverso la conoscenza, la ricerca e il trasferimento delle innovazioni nella scelta varietale, nelle tecniche di coltivazione e nelle innovazioni tecnologiche e di processo. Ma, sicuramente una strategia vincente per la Sardegna è anche quella che passa attraverso la realizzazione di sinergie, l’unione delle proprie intelligenze e risorse umane”.
Le ricerche sono state condotte sui principali vitigni maggiori e minori dell’Isola, nelle regioni viticole di pertinenza della aziende afferenti al Progetto (Gallura, Mandrolisai, Trexenta, Parteolla e Sulcis) su 82 ettari di vigneti aziendali, effettuando numerose sperimentazioni che hanno portato alla comparazione di 100 diversi nuovi vini ottenuti con processi di macro e micro vinificazione. E’ stato anche realizzato, anche in collaborazione con l’Agenzia Agris, un laboratorio di analisi disponibile nel territorio (Serdiana, Villasor, Olbia, Senorbì).
Conoscenza e valorizzazione
Un preliminare obiettivo ha riguardato l’acquisizione di dati bibliografici storici e statistici sulla viticoltura in Sardegna, sullo stato di conservazione dei vitigni minori e sulla caratterizzazione pedoclimatica delle aree vitate. Sono state raccolte , catalogate ed archiviate in formato digitale 340 ricerche condotte in Sardegna tematiche della viticoltura ed enologia che saranno rese fruibili, insieme ad un Dossier sulle risorse genetiche della vite, nel sito web del CONVISAR.
Le ricerche condotte in questo biennio hanno consentito l’individuazione, recupero, conservazione di vecchie varietà di vite ancora presenti nei vigneti della Sardegna, la conoscenza di tale patrimonio tramite analisi ampelografiche e genetiche ed il risequenziamento del genoma delle varietà Bovale, Carignano e Vermentino. E’stata registrata la presenza nell’Isola di molta biodiversità viticola non esplorata, sono state acquisite nuove informazioni che consentiranno l’iscrizione al Registro Nazionale di diverse varietà minori e sono state identificate sinonomie ed omonimie importanti ( es: acclarata la diversità tra Cannonau nei confronti del gruppo Grenache –Garnacha-Tocai rosso).
Un altro obiettivo di ricerca del progetto ha riguardato la selezione genetica e sanitaria delle principali varietà. Sono state condotte osservazioni su oltre 16.000 ceppi di 11 varietà in 10 territori della Sardegna, selezionati 5000 biotipi, individuati tra questi 500 distinti biotipi con caratteristiche sanitarie ed agronomiche superiori alla media della popolazione e infine conservati queste selezioni nei campi sperimentali.
Monica De Murtas
Allegati in Pdf gli interventi dei relatori
Consorzio Vino e Sardegna CON.VI.SAR.
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Tel/fax +39 070 494185
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website: www.convisar.it