Organo Ufficiale dell'Accademia Internazionale Epulae
Direttore Responsabile
Angelo Concas
06/04/2011
Discorso di inaugurazione del Presidente Ettore Riello
DOTT. ETTORE RIELLO – PRESIDENTE VERONAFIERE
Inaugurazione 45° Vinitaly – Salone Internazionale del Vino e dei Distillati
Verona, Giovedì 7 Aprile 2011
Benvenuto
■ Signori Ministri, Autorità civili e religiose, Gentili ospiti
■ Desidero innanzitutto porgervi un cordiale benvenuto, anche a nome dei Vice Presidenti, Dott. Valente e Avv. Bisagno, del Direttore Generale, Dott. Giovanni Mantovani, del Consiglio di Amministrazione della Fiera di Verona tutto, ringraziarvi della vostra presenza e augurarvi una buona permanenza a Vinitaly e nella nostra bella città.
Dati comparto fieristico nazionale
■E’ un benvenuto all’insegna di un cauto ottimismo .
■Le fiere sono un osservatorio privilegiato dei trend economici ed allo stesso tempo possono influenzarne positivamente il corso .
■Nell’ambito delle rassegne italiane si sviluppano infatti affari per 60 miliardi di euro e nasce gran parte del totale dell’export nazionale.
■Non solo, le Fiere sono uno dei principali, se non il principale, strumento di promozione per il 75% delle imprese industriali e per l’88,5 % delle Piccole medie imprese.
■Il nostro settore, secondo i dati di confindustria nel primo trimestre 2011, mostra una controtendenza rispetto alla crisi: crescita tra il 5 ed il 6% di espositori e visitatori professionali e del 3% delle aree espositive.
■Una situazione ancora a macchia di leopardo che ha evidenziato il ruolo guida delle fiere specializzate, che affiancano le imprese nel presidio del mercato e ne assicurano lo sviluppo dell’ internazionalizzazione,
Veronafiere
■E’ quanto si propone di fare Veronafiere.
■ E’ il primo organizzatore diretto di rassegne in Italia, secondo per fatturato e tra i primi quindici in Europa.
■ Ha chiuso positivamente anche gli ultimi due esercizi, in una fase congiunturale molto complessa per l’economia e per il sistema fieristico.
■ Detiene il 45% dell’offerta fieristica nazionale nel settore agroalimentare, tra le quali Vinitaly, di cui è proprietaria ed organizzatrice, è la rassegna più grande del mondo e più conosciuta a livello internazionale.
Vinitaly
■ Vinitaly è la vetrina di un settore-pilastro della nostra agricoltura e, nonostante il difficile scenario internazionale, continua ad investire, a credere nella propria forza e a tenere alta la bandiera del made in Italy nel mondo (Vinitaly in The World).
■ E’ oggi la più grande fiera del mondo dedicata al settore vinicolo e, unitamente alle rassegne Sol, Agrifood Club ed Enolitech, rappresenta un unicum in rappresentanza delle migliori produzioni alimentari, italiane e non solo.
■ Vinitaly con i suoi oltre 5mila collaboratori prima e dopo la rassegna, i più di 2mila durante le cinque giornate di manifestazione, e una stima sull’indotto nel nostro territorio, per l’edizione 2010, di quasi 200 milioni di euro, rappresenta un motore economico significativo anche per il tessuto economico veneto e delle regioni limitrofe.
Vinitaly 2011
■ Quest’anno Vinitaly ha investito ancora di più sulla «domanda», su chi compra, aumentando il numero di delegazioni estere, e l’invito dei buyer pre accreditati, in modo da offrire alle aziende sempre più occasioni di affari e cercando di trovare il visitatore su «misura»: enotecari, distributori, importatori, distribuzione organizzata, consumatori, appassionati.
■ Le aziende e le Regioni ci hanno accordato, ancora una volta, la loro fiducia e hanno confermato in toto la loro presenza. Alla 45^ edizione. Registriamo infatti il quartiere al completo: oltre 4.000 espositori su più di 92.000 metri quadrati netti di superficie espositiva. Complessivamente, il poker di rassegne dedicato all’agroalimentare ne ospita oltre 4.600 da più di 30 Paesi.
■ Numeri che nell’attuale congiuntura confermano la capacità di Veronafiere di organizzare manifestazioni rivolte al business delle imprese, impegnate ad ottimizzare gli investimenti di promozione e ad intercettare nuove possibilità dal mercato globale.
■ Per questo, tra gli obiettivi di Vinitaly anche quello dell’intensificazione costante di azioni b2b, attraverso attività di promozione mirata all’estero per incrementare il numero di operatori internazionali( in media sono un terzo dei visitatori totali della rassegna , oltre 150 mila da 114 Paesi nell’ultima edizione) tre volte superiori alla media registrate dalle fiere italiane.
■ In tal senso, lo scorso anno, in occasione della storica visita a Vinitaly del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, abbiamo lanciato il progetto della Bottiglia celebrativa del 150° dell’Unità d’Italia.
■ Si tratta di un vino dall’alto valore simbolico, che vuole essere anche uno strumento di promozione per sottolineare le peculiarità della vitivinicoltura italiana, presente in ognuna delle 20 regioni italiane e per questo ricca di differenze, ma capace di dare vita un sistema produttivo espressione dell’eccellenza italiana nel mondo.
■ Ogni anno, Vinitaly propone una novità. Quest’anno è Sparkling Italy: degustazione dei migliori vini italiani ottenuti sia con metodo classico che con metodo charmat presentati dai consorzi di tutela e dedicata a buyer esteri, giornalisti e operatori preregistrati.
■ Vinitaly, inoltre, rappresenta da sempre l’occasione per fare il punto sul “sistema vino”; in calendario ricerche e analisi nazionali e internazionali per capire l’evoluzione dei trend e le opportunità di crescita di un settore che, in Italia, vale circa 13,5 miliardi di euro, cui si aggiungono 2 miliardi di euro di indotto.
■ In quest’ottica oggi sono concentrate le analisi relative al commercio interno e ai suoi fattori critici di successo o debolezza, e all’export che ci vede sempre protagonisti.
■ In questa edizione ci siamo focalizzati sul mercato interno, attraverso una ricerca che sarà presentata in Sala Stampa nel pomeriggio, condotta con il Laboratorio delle Imprese del Banco Popolare e Confcommercio, che ha preso in esame i fatturati di 1000 aziende degli ultimi tre anni e guarda anche al mercato del vino in Italia del prossimo futuro. Mentre domani sempre in Sala Stampa verranno presentati gli approfondimenti sulle dinamiche dei mercati esteri, che in quest’ultimo anno ci hanno dato grandi soddisfazioni (+ 12% circa rispetto al 2009 con punte fino a + 109% in Cina).
■ Abbiamo sempre sostenuto che Vinitaly è il punto di incontro di tutti gli attori del comparto, l’espressione promozionale del prodotto, del sapere e degli affari. Un concetto che voglio ribadire con forza, proprio per sottolineare l’importanza di affrontare uniti le sfide.
■ E la prima, è quella di sostenere il settore, offrendo alle aziende opportunità di crescita, in Italia e all’estero. In questi anni abbiamo cercato di far vivere la manifestazione per 365 giorni l’anno, con diverse iniziative sui mercati più interessanti e dinamici del mondo: India, Russia, Stati Uniti, Cina, Giappone, Svezia.
■ Ci siamo riusciti grazie all’impegno del Ministero delle Politiche Agricole e Alimentari, di Buonitalia, dell’ICE e delle Regioni. E grazie anche alla centralità acquisita dalla rassegna nel corso degli anni, conquistata attraverso la fiducia e l’investimento di espositori e visitatori, che hanno dimostrato di credere in questo appuntamento.
■ Attraverso un nuova strategia contenuta nel Piano industriale, che prevede ingenti investimenti autofinanziati, ci stiamo radicando negli Stati Uniti d’America, in India e a Hong Kong per realizzare piattaforme permanenti al servizio dell’export agroalimentare ed enologico del Paese. In particolare, l’accordo di sistema stretto con l’ Hong Kong Trade Development Council ci consente oggi di essere Country Guest per l’edizione 2011 che verrà presentata venerdì pomeriggio sempre in Sala Stampa.
■ Nell’anno della Rassegna del Sistema Italia in Giappone, non mancheremo nell’ambito del Vinitaly in the World di intraprendere delle iniziative a favore della popolazione giapponese, per testimoniare al vicinanza del sistema vino a questo Paese che tanto ha dimostrato di amare ed apprezzare la nostra cultura e i prodotti del made in Italy.
Vinitaly 2012
■ Vinitaly ridisegna le proprie date. Dal 2012 inizierà la domenica 1° Aprile e terminerà mercoledì 4 Aprile.
■ E’ una scelta importante, che porterà innegabili vantaggi per gli espositori, i visitatori e la città.
■ Vinitaly, la più grande e importante fiera del mondo per il business e la cultura del vino, con questa evoluzione viene incontro alle esigenze del mercato, consentirà da un lato di ampliare le giornate interamente dedicate al business e dall’altro di concentrare l’evento su una unica settimana lavorativa.
■ La nuova configurazione darà soprattutto l’opportunità di un ulteriore ampliamento della presenza di clienti business, già oggi fortemente presenti in numero e qualità, provenienti da oltre 110 Paesi nell’ultima edizione, e che potranno utilizzare il week end per programmare nel modo migliore il loro viaggio.
■ Gli operatori professionali avranno inoltre la possibilità di rimanere più a lungo alla manifestazione, avendo più tempo per i contatti commerciali e gli appuntamenti, programmati anche attraverso il nostro esclusivo sistema di matching online.
■ Ristoratori, chef e titolari di wine bar potranno visitare l’evento con più facilità, beneficiando di date più coerenti con la loro giornata di chiusura settimanale (tipicamente situata tra lunedì e mercoledì).
■ Vinitaly ha già un’immagine molto forte sugli espositori e, cambiando le proprie date, può così sottolineare e rafforzare ulteriormente il proprio posizionamento di evento leader di mercato.
■ La configurazione del calendario fieristico del settore vino nel 2012, con altre rassegne europee che si spostano in date diverse, consentirà inoltre al Vinitaly di implementare maggiormente la propria presenza sui mercati tedeschi e dell’Europa dell’Est, anche grazie ad un sviluppo dell’attività di incoming che permetterà di incrementare ulteriormente la quota di visitatori esteri, ad oggi superiore al 30%.
■ La giornata inaugurale di Domenica 1° Aprile 2012 vedrà una massiccia partecipazione di appassionati e wine-lovers, che già nei giorni precedenti verranno coinvolti in una serie di iniziative di alto profilo, rivolte al consumatore evoluto e che coinvolgeranno la città in modo sempre più stretto, mirato e concertato.
Appello ai politici
■Grande vivacità quindi, grande impegno ma vista l’autorevolezza degli ospiti mi permetto di lanciare un appello a fare sinergia con il nostro mondo a favore della promozione del made in Italy.
■ Mission. Obiettivo dell’attività della Fiera di Verona è quello di essere una piattaforma per la promozione del made in Italy sui mercati consolidati ed emergenti e di fornire servizi ad alto valore aggiunto ai propri clienti, espositori e visitatori, implementando al contempo, attraverso l’attività estera, la presenza di operatori professionali alle rassegne in calendario in Italia.
■ Noi siamo al servizio del Paese e delle Istituzioni.
■ Rappresentiamo e abbiamo brand conosciuti e riconosciuti internazionalmente.
■ Sui mercati esteri dobbiamo evitare dispersioni, frammentazioni, sprechi di risorse che sono sempre meno e sempre più necessarie per sostenere un sistema che se nella piccola dimensione e nella tipicità una sua innegabile prerogativa che va difesa, sconta per contro una frammentazione e una mancanza di coesa rappresentatività e forza di penetrazione collettiva sui mercati consolidati ed emergenti.
■ La concertazione dei calendari promozionali all’estero, il coinvolgimento sempre più stretto delle associazioni realmente rappresentative dei produttori e una regia alta che abbia una forte rappresentatività istituzionale – commerciale, sono gli atout imprescindibile per mantenere e accrescere la competitività del settore enologico italiano nel mondo.
Pino Khail
■ Concludo il mio intervento con il ricordo commosso di Giuseppe Khail, che ci ha lasciati a pochi giorni dall’inizio della edizione 2011.
Definire Pino, come tutti noi lo chiamavamo ed era conosciuto, il direttore e fondatore di Civiltà del Bere, una delle riviste più autorevoli e storiche del settore, potrebbe sembrare riduttivo. Pino è stato un amico, un giornalista ed un esperto appassionato, un infaticabile organizzatore e un insostituibile consigliere, che ha scritto una pagina indelebile e peritura di una grande parte del vino italiano degli ultimi 40 anni, aiutandolo a crescere e ad essere l’esempio che tanti ci invidiano e ammirano nel mondo.
Grazie Pino, grazie della tua amicizia, delle tue critiche, dei tuoi consigli. Veronafiere, Vinitaly, tutti noi non ti dimenticheremo e spremo trovare il modo a te più vicino per mantenere sempre viva e attuale la tua vita operosa e ricca di idee che ha alimentato ed alimenterà ancora a lungo questo meraviglioso mondo del vino di cui sei stato, e ancora sarai, uno dei protagonisti assoluti con le tue illuminate idee che non hanno né luogo, né tempo, ma in eterno vivono.
Grazie.