Organo Ufficiale dell'Accademia Internazionale Epulae
Direttore Responsabile
Angelo Concas
17/06/2011
Giovedì 16 giugno: Prova generale e serata d’apertura con degustazioni per la quarta edizione di Laghidivini a Bracciano, che apre ufficialmente i battenti al pubblico da venerdì 17 a domenica 19. www.laghidivini.it.
Ore 20.15: i primi invitati, più in anticipo che superpuntuali, percorrono la passerella che collega il Lungolago Argenti con l’imbarcadero dove è ormeggiata la Sabazia II. Gli ospiti non riescono a decidere se dare più attenzione alla splendida mole del castello Odelscalchi, che eretto su un colle boscoso si affaccia massiccio e orgoglioso sul lago, o il pigro e morbido tramonto che avvolge in nuance rosate e riflessi metallici le acque calme. La motonave è pronta a salpare per il giro del lago, aprendo i festeggiamenti di questi tre giorni del gusto, cui partecipano i produttori vinicoli e agroalimentari di 41 laghi di tutti Italia attorno al blasonato ospite: il lago di Bracciano.
Primi saluti sulla passerella, abbracci e strette di mani, richiami e sorrisi a visi noti. Padrone di casa della serata sono la ideatrice e promotrice della manifestazione, dalla prima edizione all’attuale, l’esperta di culture enogastronomiche Sandra Ianni, e la giornalista e autrice televisiva Mariangela Petruzzelli, che ha coordinato i rapporti con i media e non solo. Sono loro, che con il supporto di collaboratori, sponsor e compagni di ideali, hanno curato tutti i grandi e piccoli particolari della manifestazione tutta, coordinando allestimenti e preparativi, controllando filmati e interventi, per rendere piacevolissima questa ouverture.
L’obiettivo di questo festival è di puntare i riflettori sui medi, piccoli e a volte piccolissimi produttori dell’agroalimentare, che rappresentano pur sempre il 70% del PIL, e cui la mancanza o scarsità di incentivi statali è contrapposta a forte motivazione e passione per la loro terra e per il lavoro che svolgono. Si auspica così un’interazione tra simili realtà di territori lacustri, anche se caratterizzati da marcate differenze regionali al fine (si sa, l’unione ha fatto sempre la forza) di dare voce chiara e forte a tutte queste realtà dell’Italia che lavora e che produce.
Hanno fatto parte di questa degustazione serale il salame di Viterbo, come molti insaccati saporito recupero da sempre dei resti di tagli più pregiati e di interiora, formaggi locali la cui crosta delicata, come una delle sommelier fa notare a bassa voce, va mangiata insieme alla parte morbida, bocconcini e trecce di mozzarelle di bufala, ancora sgorganti il loro latte, direttamente spedite da Paestum, e tra i vini i migliori del Lazio.
La bandiera di Slow food è issata e sventola allegra e impertinente nella gradevole brezza serale, si aspettano gli ultimi ospiti prima che il capitano dia il fischio di partenza per salpare verso amene sponde. Parte ufficialmente il festival Laghi divini 2011 … e che la festa cominci!
Nazzarena Barni Fritsch