In giro per ristoranti

Ristorazione ricercata al Four Seasons di Milano

di Leonardo Felician

20/06/2011

Non solo è uno degli alberghi di maggior fascino della città, con 118 camere eleganti e silenziose, in un palazzo nobile su via del Gesù, a pochi passi da via Montenapoleone, ma il Four Seasons è anche una delle destinazioni più eleganti per mangiare fuori a Milano. Sotto la guida dell’executive chef Sergio Mei, un nome mitico nella cucina italiana, i due ristoranti dell’hotel offrono un’esperienza gastronomica raffinata e tipicamente italiana...

Al piano terra il ristorante la Veranda, aperto a pranzo e cena, è più informale, d’estate con i tavoli in terrazza su un piccolo grazioso giardino interno, con 68 coperti interni; qui l’aiutante di Mei è Michele Stanghellini con la sua brigata di cucina e il sommelier è Valentino Rencurosi. La scelta di piatti alla Veranda si orienta alla cucina classica italiana solo prodotti freschissimi, ma più veloce e meno impegnativa. Le carni arrivano da un macellaio selezionato in Brianza, il pesce arriva spesso dal sud, come i tonni interi serviti freschissimi.

Scendendo lo scalone si arriva però al piano di sotto al ristorante Teatro, aperto solo a cena, con bella vista sul patio, un ambiente elegante e discreto di 40 coperti, per cene di lavoro non meno che per appuntamenti romantici. In questo ristorante Mei è coadiuvato dall’executive sous-chef Sebastiano Spriveri, siciliano di Siracusa, che vanta una lunga esperienza internazionale.

Al ristorante Teatro il saluto della cucina è un piattino di ceci con moscardini cotti al vino rosso, che fanno immaginare che la cucina non è rivolta soltanto ai piatti della tradizione lombarda, come risotto alla milanese, ossobuco o cotoletta. Tra i primi infatti degli inusuali tagliolini con triglia, al limone, timo e fiori di zucchina, tortelli di ricotta e verdure su pomodoro candito oppure sauté di spaghetti abruzzesi del famoso produttore cav. Cocco di Fara San Martino con pomodoro fresco e basilico e infine il classico risotto, rivisto però al tartufo nero. Tra i secondi, una sinfonia di granchio con chela gratinata allo zabaglione di agrumi, zuppetta, insalata di granchio con purea di avocado e una polpetta di granchio, ma anche un ottimo filetto di fassone sull’osso, rigorosamente piemontese, con contorno di spinaci e funghi. Tra i dessert, soufflé allo yogurt e timo con passata di lamponi e gelato al miele e lime, ma anche creme brûlée alla vaniglia con fragoline di bosco al balsamico tradizionale. Ottima la scelta dei vini del sommelier Paolo Milani: tra le bottiglie in maggior evidenza, alcune delle quali di prezzo impegnativo, i vini di Gaja, alcuni champagne e le bollicine di Franciacorta delle cantine Bellavista e Ca’ del Bosco.

Leonardo Felician

Four Seasons Hotel

Via Gesù 6

Milano

Tel. 02 77081438

www.fourseasons.com

 

  • pietanza
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