Organo Ufficiale dell'Accademia Internazionale Epulae
Direttore Responsabile
Angelo Concas
04/07/2011
Un gruppo di locali del mandamento Confcommercio di Asiago si impegnano a proporre in stagione quindici specialità agroalimentari del territorio.
Chi vuol conoscere davvero la ricchezza naturalistica dell’Altopiano di Asiago non deve limitarsi a percorrere le sue vie di montagna, dalle semplici passeggiate alle più impegnative arrampicate. Deve anche cercare sentieri diversi ma non per questo meno emozionanti: stiamo parlando dei sentieri del gusto, che non mancano di riservare qualche sorpresa tra i tanti prodotti di un patrimonio gastronomico caratterizzato da nomi noti (tra i formaggi soprattutto) e qualche illustre sconosciuto.
Proprio questo percorso, denominato “Altopiano di Asiago, Altopiano di Gusto” è affrontato da un gruppo di ristoranti del locale mandamento Confcommercio (ad oggi sono 15, ma si prevedono ulteriori adesioni nelle prossime settimane), che hanno deciso di impegnarsi ad inserire nel loro menu, a seconda della stagionalità, quindici prodotti che caratterizzano la cucina del territorio. Alcuni sono dei must immancabili per un locale di montagna (come la selvaggina e il maiale), altri sono sapientemente recuperati da una tradizione di sapori davvero unica.
Ne è nato così una sorta di calendario dei sapori, che vedrà i menu di questi locali arricchirsi di alcune prelibatezze declinate in piatti della tradizione. E se con l’estate si entra nella stagione dei funghi, della patata di Rotzo e del sedano selvatico, la primavera sarà il momento ideale per riscoprire, ad esempio, l’aglio orsino, le cui foglie giovani vengono utilizzate per dare sapore ad insalate, formaggi teneri e patate lessate. Oppure gli asparagi di bosco, perfetti per un risotto, ma anche come ingrediente di squisite frittate. I boschi di Asiago sanno offrire poi anche altre delizie utilizzate dai ristoratori tra aprile e maggio: ad esempio le collibie e le spugnole, due funghi pelibati e molto ricercati in cucina. E poi il kumo (cioè il cumino), i carletti, il tarassaco (che da queste parti si raccoglie a maggio) e gli spinaci di monte, vale a dire il “buon Enrico” o farinele, ottimo per minestre, come condimento di pasta e riso, come ripieno di ravioli o passato in padella.
Nella stagione fredda, invece, quando l’orto va in letargo e con lui anche prati, campi e boschi, ci si rivolge alla carne, prima di tutto, come dicevamo, la selvaggina e le specialità a base di maiale. E così faranno anche i Ristoratori di Asiago, rispettosi del ciclo della natura e pronti, con i primi di marzo, a tornare a raccogliere le prime erbe spontanee per annunciare, nuovamente, l’arrivo della primavera.
Maggiori informazioni sull’iniziativa nel sito www.ristoratoridivicenza.it, il portale della cucina di Confcommercio Vicenza.
I RISTORANTI ADERENTI
Locanda Stella Alpina - Via Campiello 86 - Treschè Conca di Roana - 0424 694031
Ristorante Ponte S. Giovanni - Via IV Novembre 131 - Asiago - 0424 462231
Ristorante Ciori - Via Bertigo 2 - Asiago - 0424 455070
Ristorante K2 - Via Campiglio 20 - Mezzaselva di Roana - 0424 66055
Ristorante da Riccardo al Maddarello - Via Maddarello - Asiago - 0424 462154
Ristorante Casa Rossa - Via Kaberlaba 19 - Asiago - 0424 462017
Hotel Ristorante Alla Vecchia Stazione - Via Roma 147 - Canove di Roana - 0424 692737
Ristorante Mini Bar - Via Kaberlaba 41 - Asiago - 0424 463156
Trattoria Alle Sette Teste - Piazza San Marco 20 - Enego - 0424 490112
Ristorante La Tana - Piazza Pertile 4 - 36012 - Asiago - 0424 462521
Albergo Europa - Corso IV Novembre 65/67 - Asiago - 0424 462659
Ristorante Campomezzavia - Via Campomezzavia 37 - Asiago - 0424 700189
Ristorante Baita al Fungo - Via Puffele 1 - Lusiana - 0424 700191
Ristorante Alpi - Via Roma 14 - Foza - 340 4595815
Ristorante La Baitina - Via Kaberlaba 35 - Asiago - 0424 462149 -