Organo Ufficiale dell'Accademia Internazionale Epulae
Direttore Responsabile
Angelo Concas
10/07/2011
Oltre 170 le opere pervenute per il concorso Cavatappi d’idee: quaranta quelle ritenute degne di essere esposte nel Chiostro del Carmine di Oristano e dalla quale sono scaturite le tre vincitrici, in occasione delle premiazioni svoltesi il 9 luglio scorso. Alla manifestazione, allietata anche dai brani musicali di un trio che hanno intervallato tutte le varie fasi della manifestazione, hanno collaborato molto coraggiosamente anche i ragazzi del Corso di Tecnologie viticole, enologiche e alimentari, con sede sempre nello stesso Chiostro, che hanno provveduto a fare una serie di abbinamenti con vernacce di varia tipologia, messe a disposizione di alcune tra le principali cantine dell’oristanese. Con le vernacce giovani, i ragazzi hanno scelto la bottarga, con la DOC, i mostaccioli e con la Riserva un pecorino stagionato. Molto ammirate anche le opere esposte, realizzate con le tecniche più disparate, che hanno dovuto superare i giudizi di un severissima giuria presieduta dalla direttrice del Man di Nuoro, Cristiana Collu. Il primo premio è andato a Walter Mulas, per un’opera grafica visibilmente ispirata da Fortunato Depero, dal titolo “Fortunato chi la beve”; il secondo premio è andato a Gigi Meli, per Vernaccia tutta un’altra storia, mentre il terzo, è stato attribuito Tonino Mattu, per Cartoline dal fronte. Al “concorso per il video ‘virale”, cioè per i video che andranno sulla rete, Facebook in modo particolare, sono pervenute solo tre opere: una da Genova realizzata sottoforma di videofumetto, realizzata dal genovese Enzo Marciante, dal titolo “Vernaccia di Oristano, dal nuragico al magico”, gli altri due video, erano relativi al Vernaccia mob realizzati da Gianfranco Locci e da Antonio Pinna; quello che entro il 30 settembre sarà il più ciccato, verrà dichiarato vincitore. Le premiazioni, sono state precedute da un’interessante conferenza dal titolo “La nuova OCM del mercato vitivinicolo: il caso della vernaccia DOC”. Le opere, saranno visibili al Chiostro del Carmine sino al 13 luglio, poi saranno trasferite alla Torre di Torre Grande, dove rimarranno esposte fino al 24 luglio.
Gian Piero Pinna