Donne in vigna

Donna in vigna, Cecilia Zucca - Az. Agricola Poggio Ridente - Piemonte

di Chiara Busso

08/09/2011

 

Dal libro “Donne in vigna” a cura di Mario Busso e Angelo Concas "Edizione Vinibuoni d’Italia Biblioteca”. 

Donna in vigna, Cecilia Zucca. “La scelta biodinamica è un’alternativa di tipicità, diretta espressione della terra”

Racconto di Chiara Busso

Cocconato, appoggiata su una delle creste più alte del Monferrato astigiano, è una finestra che si concede interamente al sole. I declivi non sono facili. Anche per questo negli anni della fuga dalla campagna verso una promettente Torino illuminata dalle lusinghe della Fiat, i vigneti vennero lasciati all’oblio e il bosco ne fece preda in breve tempo.

Cecilia Zucca e la sua famiglia rimasero invece al loro posto e continuarono l’attività agricola, che insieme alla vigna, seguendo gli orientamenti dell’economia monferrina, si completava con l’allevamento del Fassone piemontese, la razza bovina da cui si ottiene una delle carni più pregiate al mondo.

Al tempo a Cocconato rimase vivacemente attiva un’importante azienda vitivinicola, la Dezzani, presso i cui uffici Cecilia venne assunta come impiegata.

Avevo finito le magistrali e il mio sogno era quello di frequentare l’Isef. Tuttavia era sempre rimasto forte il legame con la natura, con la terra, con i ritmi di questo paese di cui coglievo anche le potenzialità turistiche, nonostante l’abbandono che aveva subito. Nei racconti delle persone la memoria della vocazione di queste colline per la produzione di vino di qualità era nostalgicamente presente. Erano queste le riflessioni da cui partì il filo conduttore che cominciò ad accomunare tensioni e pulsioni emotive… Queste adagio adagio divennero una vicendevole e condivisa passione tra me e Luigi, che seguiva allora con i fratelli l’impresa vinicola di suo padre Romolo.

Cecilia sposa Luigi nel 1997, nasceranno tre figli, Romolo, Eleonora e Maria Sole. Ma prima di diventare mamma, Cecilia si impegna nella pro-loco per valorizzare il territorio e il comune di Cocconato che anche grazie a lei e all’impegno di Luigi nell’amministrazione comunale conferma il suo titolo di “Riviera del Monferrato” . Cecilia sa che nel contesto della globalizzazione le risorse che davvero contano sono quelle create socialmente e il territorio è il luogo in cui tali risorse trovano lo sbocco conseguente. Ecco allora che il mantenimento di questo vantaggio sostenibile di valori si identifica con la necessità di tutela non solo dell’immagine, ma di conservazione dell’ambiente e della vigna ispirati alla difesa della natura. Da queste premesse, sette anni fa, la “poesia della terra” porta Cecilia alla conduzione biologica del vigneto e della cantina.

Nasce Poggio Ridente, dal nome del vigneto su cui allignano i vitigni di Barbera, Albarossa e Bonarda.

Io credo - commenta Cecilia - che al di là delle normative e delle certificazioni di legge, la tutela del consumatore imponga il diritto e il dovere del vignaiolo di indicare l’origine e la naturalità delle materie prime, la loro tipologia, i metodi di trasformazione, di conservazione e di confezionamento usati. La qualità di un prodotto diventa così espressione non di regole formali, ma della qualità della vita e dell’ambiente a cui io personalmente aspiro.

In tutto l’azienda conta 20 ettari di cui 9 vitati, circondati da boschi e siepi, posti ad oltre 400 metri di altitudine. La filiera del biologico ammicca ora verso un orizzonte ancora più affascinante, quello di essere trasformata in fattoria biodinamica.

… è un confronto aperto tra me, il nostro agronomo e Luigi. In famiglia e in azienda si discute molto su come intervenire in vigna e in cantina. Io ho davanti mio padre che seguiva le tradizioni e sono convinta che oggi il futuro debba cogliere quella parte di passato che si fa attuale diventando pertanto innovativo. L’impiego dei metodi che si avvicinano alla biodinamica è un’occasione in più che ha un’azienda piccola per proporre un’alternativa diversa rispetto alle grandi produzioni e permette di realizzare un vino affascinante che è la diretta espressione della terra in cui nasce.

Se la qualità della vita è un principio-valore a cui si ispira Cecilia, la sua ricerca si completa con la riscoperta di vitigni rintracciati in antichi filari. È il caso del Bussanello, un incrocio che il professor Dalmasso aveva ottenuto da Furmint per Riesling Italico. Oggi in azienda si procede alla sperimentazione con microvinificazioni che stanno dando risultati sorprendenti, per frutto, fragranza e freschezza del vino.

Grandi protagonisti sono comunque l’Albarossa e il Barbera. Il primo è un vitigno fuoriclasse in grado di produrre un grande vino dal colore rosso intenso. Un vino generoso che delizia il palato grazie alle sue note speziate, al richiamo di frutti rossi, al suo corpo importante e alla sua elevata acidità, che lo rendono vino adatto ad affinare il proprio carattere per periodi di media e lunga durata. Due i Barbera, uno fresco, immediato e fruttato; l’altro, il Superiore, che saprà raccontare l’intensità e la finezza che il terroir di Cocconato regala ai vini.

 

Azienda Agricola Poggio Ridente 

C.so Pinin Giachino nr. 91

14023 Cocconato (ASTI)

telefono: +39 0141 907044 

Fax: +39 0141 907236 

http://www.poggioridente.it   

e-mail: info@poggioridente.it