Organo Ufficiale dell'Accademia Internazionale Epulae
Direttore Responsabile
Angelo Concas
12/10/2011
Mario Caramella non è uno chef qualsiasi. Al di là della sua personale esperienza di lavoro in Italia e soprattutto all’estero, per primo ha avuto l’idea di fondare un’associazione tra tutti gli chef italiani, giovani e affermati, che hanno avuto il coraggio di tentare l’avventura nel mondo e di farsi ambasciatori di una delle ricchezze del nostro Paese, e cioè la ricchezza della cucina italiana. Ha fondato così il GVCI, Gruppo Virtuale di Cuochi Italiani (www.gvci.org), che organizza prestigiose vetrine dell’enogastronomia di qualità italiana nel mondo, come l’Italian Cuisine and Wines World Summit che si terrà ancora una volta a Hong Kong dal 2 al 6 Novembre prossimi.
Dopo una lunga carriera di executive chef in Estremo Oriente per importanti catene alberghiere in Thailandia, a Bali e a Hong Kong, per Mario Caramella era giunta l’ora di una scelta: non quella di tornare a casa, perché in Estremo Oriente si trova benissimo sia per le opportunità di lavoro, sia per la crescita economica di attività e la voglia di costruire che caratterizza quest’area del mondo. La scelta è stata quella di diventare proprietario, anzi comproprietario, di un celebre ristorante italiano aperto tre anni fa in uno dei punti strategici di Singapore, nel prestigioso edificio One Fullerton affacciato su Marina Bay, centro pulsante della metropoli asiatica che è ormai diventata la “capitale” dell’Asia moderna. A Singapore, così come a Hong Kong, in questi anni la cucina italiana è sicuramente di moda e sta soppiantando quella francese, con continue aperture di nuovi ristoranti. Il Forlino, già affermato in pochi anni come tempio della cucina italiana in Estremo Oriente, aveva bisogno di una svolta: questa è stata la sfida raccolta da Mario Caramella, che ne parla con legittima soddisfazione: sono lì a testimoniarlo i premi e i prestigiosi riconoscimenti ricevuti, la clientela internazionale che affolla la sala superpanoramica del piccolo locale, le degustazioni e gli eventi che organizza periodicamente con l’apporto di prestigiosi produttori italiani. Così si fanno conoscere da un palcoscenico privilegiato vini di aziende italiane di qualità, magari meno note, che possono competere con i migliori produttori del mondo: nella scenografica cantina a vista climatizzata è custodito mezzo milione di dollari di investimenti in grandi vini soprattutto italiani, con qualche concessione all’internazionalità della clientela che frequenta Singapore.
La cura per i dettagli nella preparazione dei piatti è maniacale: la pasta è fatta in casa, per quanto possibile gli ingredienti provengono dall’Italia, anche se le norme locali spesso sono penalizzanti e da Roma non viene nessun aiuto all’export alimentare italiano, così che risulta più facile approvvigionarsi magari in Tasmania o Nuova Zelanda.
Le origini pavesi dello chef sono celebrate in sontuosi risotti con robiola piemontese di Roccaverano profumato al tartufo estivo, ma anche semplici piatti della tradizione come la quaglia sono reinventati ed arricchiti, servendo il volatile farcito, disossato con fegato d’oca, salvia e pancetta arrostita, con salsa di tartufo, porcini e castagne. Crème brulée e gelato al gianduia nel dessert sono ancora una volta una citazione per le più amate ricette piemontesi.
RISTORANTE FORLINO
One Fullerton
Singapore
Tel. 0065 68776995