Organo Ufficiale dell'Accademia Internazionale Epulae
Direttore Responsabile
Angelo Concas
02/11/2011
Nella città del buon vivere nel cuore della Toscana, tutto è pronto per la 41ª Mostra Mercato Nazionale del Tartufo Bianco di San Miniato. La città che fu di Federico II, di Matilde di Canossa, di Napoleone Buonaparte, di Ludovico Cardi detto “Il Cigoli” e dove sono nati i registi Paolo e Vittorio Taviani, trasforma, in tre week end, 12-13, 19-20 e 26-27 novembre, le storiche strade del centro e le suggestive piazze in un grande laboratorio del gusto a cielo aperto per accogliere i centomila visitatori che da tutta l’Italia la invaderanno. Faranno da corona al prezioso Tartufo Bianco, i vini pregiati, gli oli, i prodotti della terra a chilometri zero, la norcineria, l’arte bianca del forno e della pasticceria, della cioccolata. I sapori tipici sono quelli provenienti dal territorio, dalle Città del gusto italiane, dalle Città Slow italiane, delle Città del Tartufo, dalle Città gemellate. Ma questo non è che l’acme di una straordinaria offerta stagionale. E’ anche il festival dei saperi e dei profumi sopraffini e intensi, che avvolgono e coinvolgono i sensi. E’ così dal 1969 quando la manifestazione prese avvio e da vent’anni è per i buongustai italiani appuntamento irrinunciabile del panorama nazionale per la promozione del Tartufo Bianco. Gli chef poi sono pronti con le loro specialità a prendere tutti per la gola. Un record da guiness che resiste e tanti testimonal La cucina scende in piazza Dall’Artusi, a Bruno Innocenti, alla Pelle conciata al vegetale Tra spettacolo e solidarietà La stampa nazionale specializzata nell’Agroalimentare, nell’Ambiente e nel Turismo, attraverso il patrocinio dell’Unaga (la rete di giornalisti italiana dell’Ordine del settore) e di Arga Toscana, promuoverà la Mostra Mercato al pari delle TV regionali e nazionali, delle riviste specializzate e dei mezzi di comunicazione.
Il programma dettagliato della 41ª Mostra Mercato Nazionale Tartufo Bianco di San Miniato
La Mostra Mercato Nazionale del Tartufo Bianco è l’occasione per apprezzare il territorio di San Miniato, dove i tartufai, lungo colline sinuose e valli ricoperte di boschi di querce, pioppi, tigli, roverelle, percorrono i sentieri, tra un castello, una villa o una pieve. Percorrono le strade battute mille anni fa dai pellegrini che percorrevano la Via Francigena, cercando il prezioso tubero e preservando l’ambiente. In una piccola valle fu trovato il 26 ottobre 1954 da Arturo Gazzarrini, soprannominato “Il Bego” e dal suo cane di nome Parigi, il tartufo più grosso del mondo del peso di 2.520 grammi, dato in dono al presidente degli Stati Uniti d’America Eisenhower. Record che resiste ancora oggi, a distanza di tanti anni, difficile da battere per i 400 tartufai riuniti in associazione che con i loro cani campioni si sfidano ogni anno per vincere l’ambito “Tartufo d’oro”, riconoscimento che va a chi trova il tartufo più grosso della stagione su una produzione annuale di Bianco Pregiato stimata in circa 100 quintali, un quinto della produzione nazionale. Il Tartufo Bianco di San Miniato è da sempre testimonial del territorio. Lo scorso anno ne fu omaggiato in Vaticano Papa Benedetto XVI e Roberto Vecchioni, poi vincitore del Festival di San Remo. In questo 2011 il tartufo è già salito sulla passerella di Miss Italia, ma tanti vip, attori, sportivi, cantanti, comici e politici ne hanno apprezzato negli anni la bontà partecipando alla Mostra Mercato. Marcello Lippi commissario tecnico dell’Italia campione del Mondo, Massimo D’Alema, Antonio Di Pietro, Mick Huckhall, voce dei Simple Red, Andrea Bocelli, Beppe Bigazzi, Paolo Brosio, Leonardo Pieraccioni, Francesco Guccini, Barbara Chiappini, Walter Santillo, gli attori della trasmissione “Un medico in famiglia”, solo per citare alcuni tra i più noti.
Il laboratorio del gusto a cielo aperto si fa spettacolo in ogni week end con i gourmet show: ecco che gli chef, i maestri norcini (San Miniato è presidio Slow Food per il mallegato) e i produttori diventano i protagonisti per presentare le loro creazioni. Si va dagli antipasti con i “salami per tutti i gusti”, ai primi con lo “Sformatino di spinaci con salsa al tartufo” e il “Tortello di funghi porcini con crema di formaggio e tartufo”, ai secondi con le “Coccole di vitello chianino Igp con tartufo”, e il “Leprino di Viterbo ripieno con tartufo” mentre per i dessert “la mousse di pinoli e miele con tartufo” e le “Creazioni di cioccolato”. Per ogni piatto ci sarà un vino in abbinamento, tra la vasta scelta di qualità che le aziende e le fattorie producono con sapienza. Sulle colline che già furono dell’agronomo Landeschi, il sangiovese esprime tutta le sue potenzialità, dando luogo a vini di spessore e di corpo, con bouquet ampi e vive sensazioni di frutta rossa matura. Accanto ad esso sono stati impiantati vitigni internazionali che stanno dando vini bianchi di ottima qualità. Per i vini da dessert, alla tradizione del vinsanto si affianca da alcuni anni un ottimo spumante prodotto secondo il Metodo Classico.
Nella città che diventa laboratorio del gusto non poteva mancare un omaggio a Pellegrino Artusi che “ha unito l’Italia e gli italiani… almeno a tavola” - a cento anni dalla sua scomparsa, ma soprattutto nel 150° dell’Unità d’Italia. La mostra prende come punto di riferimento l’opera letteraria di Pellegrino Artusi, per riconsiderare l’evoluzione delle nostre abitudini alimentari dall’Unità d’Italia ad oggi. Ma San Miniato è città d’arte e di cultura e mai come in occasione della Festa del Tartufo Bianco è fiera di mostrare i suoi segreti e i suoi tesori nascosti nel Sistema Museale, dove si può apprezzare, tra gli altri, il “Noli me tangere” del Cigoli e la maschera funeraria di Napoleone Buonaparte.
Tante le mostre che potranno essere visitate nel mese di novembre. Da quella dedicata a “Bruno Innocenti scultore” (fino al 13 novembre), a “Fantasticarte”, un viaggio in sette stazioni nel magico e nel fantastico, attraverso opere di artisti del nostro tempo. “Design Pelle+”, metterà in mostra i progetti della seconda edizione del concorso internazionale organizzato dal Consorzio Vera Pella Italiana al Vegetale e da Oliviero Toscani. Gli appuntamenti culturali vedranno protagoniste le associazioni del territorio che faranno rivivere spazi dimenticati come gli antichi frantoi o come i vicoli carbonai, che costeggiavano in passato, a mezza costa, i colli di San Miniato.
Il PalaTartufo sarà il luogo dove lo spettacolo incontra la musica, l’intrattenimento, le tendenze, la gastronomia e la solidarietà con iniziative a favore de “Il cuore si scioglie” in collaborazione con Unicoop Firenze. Nel mese di Novembre la campagna di Unicoop, dal 17 al 30, porterà nei punti vendita i tartufai di San Miniato a promuovere il Tartufo.
San Miniato vi aspetta.