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Il progetto SQFVS sul mondo del vino sardo contemporaneo

di Alessandra Guigoni

30/12/2011

 

Il 2 dicembre 2011 nella splendida cornice del Convento di San Giuseppe a Cagliari si è tenuta la giornata di studi dedicata al progetto del consorzio Convisar sul vino in Sardegna, dedicato a “specificità, identità, innovazione e aggregazione del vino”; sottotitolo della giornata “Per un salto di qualità della filiera vitivinicola della Sardegna” (SQFVS), che riprende il titolo dell’ambizioso progetto triennale finanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna.

Durante i tre anni di ricerca sei aziende vitivinicole sarde unite in consorzio insieme a 50 ricercatori di enti pubblici e privati isolani hanno prodotto 100 diversi vini con sperimentazioni agronomiche ed enologiche su di una superficie vitata di 100 ettari, ricavandone 15 vini prototipo.

I risultati conclusivi sono stati presentati unitamente ad una corposa documentazione e pubblicazione scientifica, e ai 15 vini degustati in abbinamento a cibi preparati dal Convento di San Giuseppe in un pranzo di lavoro abbinato alla giornata di studi.

Sono intervenuti tra gli altri l’assessore regionale alla programmazione e al bilancio Giorgio La Spisa, il responsabile del progetto Gianni Nieddu (Università di Sassari), il presidente del comitato tecnico degli enologi, Mariano Murru e infine il presidente Convisar Carlo Giua.

Questi 15 vini prototipi sono “nuovi” nel senso che sono stati scelti tra i 100 vini prodotti nell’arco del triennio di ricerca-azione del progetto, localizzando la produzione in diversi areali dell’Isola e utilizzando tecniche innovative in campo e in cantina; su di essi sono state effettuate anche accurate analisi chimiche per l’esame dei residui di antiparassitari e micro tossine evidenziando un contenuto molto inferiore ai valori di riferimento; una conferma positiva della salubrità dei vini sardi; inoltre un comitato tecnico di enologi, in collaborazione con l’agenzia Laore e Agris, ha svolto un accurato lavoro di caratterizzazione organolettica sui principali vitigni isolani.

Ecco in anteprima l’elenco dei 15 vini prototipo ottenuti tramite le sperimentazioni di vigneto e di cantina con la collaborazione del mondo della ricerca e dello sviluppo sardo:

1. Vermentino di Gallura Docg, Vermentino al 100%, dell’azienda Piero Mancini di Olbia;

2. Nuragus di Cagliari Doc, Nuragus al 100%, della Cantine Argiolas di Serdiana;

3. Vermentino di Gallura Docg, Vermentino al 100% della Cantina Gallura di Tempio Pausania;

4. Vermentino di Gallura Docg, Vermentino al 100% dell’azienda Piero Mancini di Olbia;

5. Monica di Sardegna Doc, Monica al 100%, della Cantina Trexenta di Senorbì;

6. Cannonau di Sardegna Doc, Cannonau al 100%, della Cantina Trexenta di Senorbì.

I due vini che seguono sono particolari perché ottenuti da vitigni minori, tradizionale, anzi oserei dire antichi, in purezza. E’ una scommessa interessante che sfrutta la biodiversità coltivata isolana, di grande spessore, e il grande patrimonio vitivinicolo isolano.

7. Bovale sardo, bovale sardo al 100%, Cantine Argiolas di Serdiana;

8- Caricagiola, Caricagiola al 100%, della Cantina Lu Duni di Badesi.

E poi ancora:

9. Cannonau di Sardegna Doc, Cannonau al 100% della Cantina Lu Duni di Badesi;

10. Mandrolisai Doc, blend dei vitigni Bovale sardo, Cannonau, Monica, della Cantina del Mandrolisai di Sorgono;

11. Mandrolisai Doc, blend dei vitigni Bovale sardo, Cannonau, Monica, della Cantina del Mandrolisai di Sorgono;

12. Carignano del Sulcis Doc, Carignano al 100%, della Cantine Argiolas di Serdiana;

13. Moscato di Sardegna Doc, Moscato al 100%, della Cantina Gallura di Tempio Pausania;

14. Malvasia di Cagliari Doc, da uve Malvasia al 100%; della Cantine Argiolas di Serdiana; infine

15. Nasco di Sardegna Doc, da uve Nasco al 100%, della Cantine Argiolas di Serdiana.