Eventi

Il gotha della ristorazione italiana ad Altomonte

di Marina Tagliaferri

13/03/2012

Piatto Assemblea del Buon Ricordo 2012[

 

Da tutt’Italia ad Altomonte, dal 18 al 20 marzo

per l’assemblea annuale del Buon Ricordo

I ristoratori del Buon Ricordo, Gotha della ristorazione italiana, si danno appuntamento dal 18 al 20 marzo in Calabria, ad Altomonte: saranno tre giornate intense di confronti fra gli associati e di  visite alla scoperta del patrimonio culturale ed enogastronomico della Provincia di Cosenza,   per la regia del socio e consigliere Enzo Barbieri dell’Hotel Barbieri, quartier generale dell’evento, il cui ristorante è insegna storica del Buon Ricordo. Ad ospitare l’assemblea sarà il trecentesco Convento dei Domenicani nel centro storico di Altomonte, una cornice prestigiosa per i lavori del sodalizio fra ristoratori più antico e più noto d’Italia, che nel 2012 – con 123 soci - ha raggiunto il traguardo dei 48 anni di vita.

L’Unione Ristoranti del Buon Ricordo, presieduta da Ovidio Mugnai, dal 1964 è portabandiera della migliore cucina regionale italiana: due i ristoranti calabresi all’interno del sodalizio, il Ristorante dell’Hotel Barbieri di Altomonte e il Ristorante Sabbia d’Oro di Belvedere Marittimo, che incarnano quanto di meglio offre in tema gastronomico la Provincia di Cosenza. Antesignane del “Km Zero”, le insegne associate al Buon Ricordo rappresentano, con la varietà straordinaria delle loro cucine, il ricchissimo mosaico della gastronomia italiana. A caratterizzarle, e a creare fra loro un trait d’union, è oggi come un tempo il piatto-simbolo su cui è effigiata la specialità del locale, che viene donato agli ospiti come “buon ricordo”, appunto, di un’esperienza culinaria da non dimenticare.

Quest’anno come non mai, l’assemblea del Buon Ricordo – nel corso della quale saranno messi a punto il  programma e le molteplici iniziative 2012 - sarà l’occasione per gli associati di confrontarsi sulle strategie con cui affrontare il non facile momento attuale e di ribadire il proprio impegno a farsi interpreti della ristorazione italiana di qualità. Raccogliendo la sfida di questo periodo di crisi e dando il loro contributo culturale, prima ancora che economico.

Il mondo è in difficoltà, il futuro prossimo è un’ incognita e anche i comportamenti dei consumatori mutano di conseguenza – dice il presidente dell’Unione Ovidio Mugnai – Che fare? A nostro avviso la risposta è una sola: cercare di fare bene tutti insieme, indistintamente, il proprio lavoro. Non ci sono scorciatoie. Questa la filosofia che ispira i ristoranti del Buon Ricordo. La domanda cambia e va interpretata con tempestività, ma soprattutto con intelligenza e cultura. La creatività improvvisata senza basi solide è effimera. Quindi : qualità delle materie prime, esperienze in cucina, professionalità e rigore, accoglienza e spirito di servizio (senza servilismo) verso la clientela. In definitiva, autenticità. Questo è l’atteggiamento con cui i nostri associati si propongono ai consumatori che anche, direi soprattutto, nei momenti difficili si accostano alle nostre proposte con maggiore consapevolezza.”

Si sta affermando sempre più il desiderio di naturalità, autenticità, stagionalità dei prodotti e la richiesta di una cucina che sia fedele specchio della cultura di un territorio ”– conclude Mugnai -  La varietà delle nostre radici gastronomiche e delle nostre tradizioni riemerge come una ricchezza invidiabile da valorizzare.”

A corollario dei lavori dell’assemblea, i partecipanti avranno modo andare alla scoperta della provincia di Cosenza e dei suoi giacimenti culturali e gastronomici e di incontrarsi con le migliori aziende di prodotti tipici, quali la celebre liquerizia, gli oli e altre raffinatezze calabresi. Fitto e articolato il programma della convention, che è stata realizzata grazie alla grande ospitalità della terra calabra e delle sue istituzioni con il Patrocinio del Comune di Altomonte e la collaborazione della Provincia di Cosenza e della Camera di Commercio di Cosenza, del Gal Vallecrati, Assoproli.

Informazioni:

Unione Ristoranti del Buon Ricordo, tel. 02 80582278 - www.buonricordo.com - info@buonricordo.com

Hotel Barbieri, tel. 0981.948027 – www.barbierigroup.itinfo@barbierigroup.it

 

Storia dell’Unione dei Ristoranti del Buon Ricordo

L’Unione Ristoranti del Buon Ricordo promette da 48 anni un viaggio tra i sapori e i colori della cucina italiana. Le oltre cento insegne racchiuse sotto il suo marchio, distribuite dal Nord al Sud dell’Italia, rappresentano la migliore espressione della cucina regionale e disegnano la mappa della gastronomia e dell’ospitalità Made in Italy.

Quella dell’Unione dei Ristoranti del Buon Ricordo è una storia lunga, consolidata e gloriosa. A una felice e puntuale idea di Dino Villani, uomo di cultura e maestro di comunicazione, si associò un gruppo di ristoranti di qualità con l’obiettivo di ridare notorietà e prestigio alle tante espressioni locali della tradizione gastronomica italiana, a quell’epoca poco valorizzata. Era la primavera del 1964. Chi si associava assumeva l’impegno di praticare una linea di cucina tipica del territorio, di tenere sempre in carta “una specialità” che ne doveva essere la rappresentazione più rigorosa ed esemplare. A chi consumava quella specialità, veniva donato un piatto decorato a mano dagli artigiani di una “città della ceramica” (Vietri sul Mare) che doveva appunto costituire il “buon ricordo” di una degustazione che, per qualità e rigore, doveva essere veramente difficile dimenticare. Piatti divenuti oggetto di collezionismo, ancor oggi decorati a mano dagli artigiani delle Ceramiche Solimene di Vietri.

È cominciata così. Prima 12, poi 40, poi 80, 126 ristoranti. Prima solo in Italia poi, con scelte attente e qualificate, anche locali che avevano scelto di portare la qualità autentica dei prodotti e della gastronomia di qualche regione italiana all’estero.

Oggi i Ristoranti del Buon Ricordo sono 123 (di cui 14 all’estero) e la cucina “del territorio” non è più né segreta né negletta. Gode anzi di grande considerazione da parte di storici, dietologi, nutrizionisti e, soprattutto, dei consumatori. E loro ne sono stati gli antesignani.

Ma il compito dell’Unione dei Ristoranti del Buon Ricordo - di cui è presidente Ovidio Mugnai - è ben lontano dal considerarsi esaurito. L’Unione – che è stata la prima associazione selettiva di imprenditori della ristorazione e ancor oggi è la più nota tra i consumatori - sta lavorando ancor più intensamente perché le evoluzioni, i cambiamenti, la creatività si sviluppino in modo corretto e coerente con la storia culturale dei nostri territori, con lo scopo di difendere e diffondere la ristorazione italiana di rigore e qualità, dentro e fuori i nostri confini. I ristoranti seri, professionalmente adeguati e culturalmente preparati, sono ambasciatori di questi valori. Per loro cucina della tradizione, km0, ricerca dei prodotti di nicchia del territorio, non sono una moda del momento, ma da sempre il modo e la filosofia del lavorare.

Per conoscere da vicino i Ristoranti del Buon Ricordo e le loro specialità, si può consultare il sito www.buonricordo.it o sfogliare la Guida, che annualmente presenta i locali, la loro cucina, la storia delle famiglie che li conducono e fornisce tutte le informazioni utili. I ristoranti sono raggruppati per regione. In evidenza sono segnalate, oltre che i nuovi associati, anche le sostituzioni delle ricette e del relativo piatto: la regola del Buon Ricordo vuole infatti che ogni cinque anni il ristoratore possa proporre, se crede, una nuova specialità “simbolo” del suo locale. A completare la Guida, l’elenco degli hotel che hanno al loro interno un Ristorante del Buon Ricordo. La si trova in distribuzione gratuita nei ristoranti associati.

Nei ristoranti si trovano anche dei piccoli e pregevoli  Ricettari, stampati in tiratura limitata con la copertina personalizzata per ciascun locale, dono che i ristoratori offrono ad amici ed ospiti.

Il primo raccoglie tutte le ricette dei piatti del Buon Ricordo : vi si illustra non solo come preparare le pietanze, ma anche la loro storia, i piccoli segreti che le rendono uniche, le curiosità che fanno di un cibo una storia e una tradizione. Il secondo, edito nel 2011, è dedicato ai primi piatti: zuppe, minestre, paste, risotti e molto altro ancora di cui ciascun ristorante propone una ricetta. Il terzo, in distribuzione nel 2012, è dedicato a Ricette dell’Unità d’ Italia.

 

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