Appuntamenti col gusto

“La Cucina Ritrovata” Il nuovo libro dei recensori de ilmangione.it, celebra la Sardegna con due tipiche pietanze,“su filindeu” e la “polenta di fave".

20/03/2012

 

Questi due grandi piatti storici della tradizione gastronomica sarda, inseriti nel libro “La Cucina Ritrovata”, 80 ricette dimenticate e scovate al ristorante dai recensori de ilmangione.it, saranno proposti sabato 24 Marzo, dai due locali della provincia di Nuoro inseriti nel libro: l'Agriturismo Testone, nel capoluogo barbaricino, e il Sant'Elene a Dorgali.

Ci sono dei piatti di cui, per varie ragioni, si sta perdendo la memoria e che sono sempre più difficili da trovare fuori casa: perché costano troppo, perché la materia prima è difficile da reperire o perché il gusto del cliente finale è cambiato e quindi al ristorante preferisce ordinare altro. A questa tendenza purtroppo non si sottrae nessuna regione italiana, nemmeno la Sardegna, che pure dimostra un attaccamento alle tradizioni superiore ad altre aree della nostra penisola.

“La cucina ritrovata” Morellini editore, in diffusione da fine gennaio nelle migliori librerie, racconta ottanta piatti dimenticati della cucina italiana che i recensori de ilmangione.it, primo portale che ha offerto ai clienti dei ristoranti la possibilità di esprimere il giudizio sui locali provati, hanno “riscoperto” in alcuni locali impegnati nella difesa della tradizione gastronomica.

È l'Agriturismo Testone di Nuoro il portabandiera dei “fili di Dio”, questa la traduzione dal dialetto locale dei filindeu. Si tratta di un piatto dalle radici antiche e che veniva preparato due volte l'anno, a ottobre e maggio, per i festeggiamenti di San Francesco di Lula. “Un semplice impasto di semola di grano duro, acqua e sale viene lavorato, piegato in due, tirato, quindi diviso in quattro, in otto etc. fino a formare un totale di 256 fili sottilissimi, simili a capelli d’angelo”, si legge nel libro. La pasta viene poi spezzettata con le mani e si fa cucinare nel brodo di pecora, condito poi con formaggio pecorino fresco acidificato che si scioglie e fila a contatto col brodo caldo.

Per iniziativa della Condotta di Slow Food di Nuoro, la presentazione del libro si trasformerà in occasione per assistere alla preparazione, con un laboratorio curato dall’artigiana Paola Abraini, di quest'affascinante opera di ingegneria gastronomica. L'inizio è fissato per le ore 11,00 a seguire un pranzo tipico all'agriturismo Testone, al prezzo molto speciale di 25 euro a persona.

Per informazioni e adesioni telefonare entro il 21 marzo: Agriturismo Testone, Località Testone, SP 41 per Benetutti - 08100 Nuoro - Tel. 0784/230539 - 329/4115168

La seconda presentazione prenderà il via alle 18 a Dorgali presso l'albergo ristorante Sant'Elene e sarà dedicata alla polenta di fave, la plus fabata degli antichi romani. “Fino al IV secolo a.C, data in cui inizia a diffondersi il pane, la polenta fatta con vari cereali e legumi viene preparata nello stesso modo, giorno dopo giorno, eventualmente cambiando soltanto condimento o contorno. La plus fabata è ricordata da Plinio come pietanza sacra di arcaica religione” si legge in “La cucina ritrovata”. Un piatto quindi che si preparava già 2500 anni fa e che oggi il Sant'Elene tenta di riproporre nel proprio menu della tradizione. Non poteva nemmeno in questo caso mancare, dopo la presentazione, una cena con degustazione di questo e altri antichi sapori ormai dimenticati, proposti a un prezzo altrettanto favorevole: 29 euro a testa tutto compreso. Parteciperanno tra gli altri: il Sindaco di Dorgali, l'Assessore alla Cultura e l'archeologo Fabrizio Delussu. Per informazioni e adesioni, contattare entro il 22 marzo l'Albergo Ristorante Sant'Elene, Località Sant’Elene, 08022 Dorgali (Nu) - Tel. 0784/94572 – 328/6612823.

Entrambe le presentazioni vedranno la partecipazione per il sito www.ilmangione.it del direttore editoriale Andrea Guolo, curatore del libro, e dell'autore delle schede sui piatti celebrati in tali occasioni, Antonio Venturoli.

La cucina ritrovata

è un volume di circa 350 pagine suddivise, per ciascuno degli 80 piatti selezionati in tutta Italia, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, in tre distinte sezioni: descrizione del piatto, breve ricetta e recensione del ristorante dove viene tuttora preparato secondo la maniera tradizionale.

Il libro, scritto con passione da reporter, professionisti e non, e seguendo uno stile tutt’altro che pedante o accademico, alla fine diventa qualcosa di più di un semplice ricettario o guida alla ristorazione. Dipinge, tramite il cibo, uno spaccato di storia e società del nostro amato Paese, che non ha eguali al mondo per la varietà della propria offerta enogastronomica.

Il libro consente inoltre al lettore di disporre di uno strumento diverso dalle guide in circolazione, perché tramite “La Cucina Ritrovata” l’appassionato di cucina potrà predisporre i propri spostamenti al fine di provare non solo piatti sempre più rari e praticamente estinti, ma anche proposte assai diffuse che però non vengono più preparate nella maniera tradizionale, come ad esempio la “vera” cotoletta alla milanese e le “vere” olive all’ascolana.

Il prezzo di listino è 17,90 euro.

ilmangione.it, nato nel 2001, è il primo portale che ha offerto ai clienti dei ristoranti la possibilità di esprimere, via web e sotto forma di testata giornalistica, il loro giudizio sui locali provati. Fondato da Roberto Adami, direttore responsabile Andrea Guolo, conta più di 150 mila utenti registrati e ospita un patrimonio di circa 50 mila recensioni on line.

Info:

www.ilmangione.it

www.morellinieditore.it