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AL VIA EUROCARNE, VETRINA SEMPRE PIU’ INTERNAZIONALE. L’EXPORT PER LE TECNOLOGIE RAGGIUNGE IL 70 PER CENTO.

24/05/2012

Con 315 espositori, il 32 per cento dei quali proveniente da 20 Paesi esteri, e una presenza di oltre 100 buyer e delegazioni straniere, è partita la manifestazione dedicata alla filiera delle carni. Il presidente di Veronafiere, Ettore Riello: «Eurocarne mette al centro un settore rilevante per l’Italia, con una plv aggregata che supera i 33 miliardi di euro». Domani per l’assemblea di Uniceb atteso l’on. Paolo De Castro, presidente della Commissione Agricoltura al Parlamento europeo.

«Vicini all’Emilia». Dall’ad di Ipack-Ima Spa, Guido Corbella, un pensiero alle aziende del settore delle province di Modena e Ferrara. «Sono presenti nonostante il terremoto che ha colpito nella zona – ha detto – e questo dimostra la grande forza dell’imprenditoria italiana, che guarda avanti, anche nelle difficoltà».

«Per il futuro siamo ottimisti e, grazie all’innovazione tecnologica che caratterizza il nostro settore, puntiamo a crescere in Italia e a proseguire nella penetrazione dei mercati esteri». È un pensiero positivo quello di Emilia Arosio, presidente di Assofoodtec (l’Associazione italiana costruttori macchine, impianti, attrezzature per la produzione, la lavorazione e la conservazione alimentare, aderente a Confindustria) e della manifestazione, sul futuro del settore.

Innovazione e internazionalizzazione sono anche i due pilastri sui quali si poggia Eurocarne (www.eurocarne.it), salone internazionale delle tecnologie e prodotti per la lavorazione, conservazione, refrigerazione e distribuzione delle carni, organizzato da Veronafiere insieme con Ipack-Ima Spa, in programma fino a domenica e inaugurata nella mattinata di oggi.

«Con 315 espositori, dei quali il 32 per cento provenienti da 20 Paesi, si apre oggi la 25ª edizione di una delle manifestazioni agroalimentari del nostro ente fieristico – ha dichiarato il presidente di Veronafiere, Ettore Riello –. Eurocarne rappresenta una filiera di primaria importanza per l’Italia, con una produzione lorda vendibile che supera i 33 miliardi di euro e che, grazie alle macchine presenti in esposizione fino a domenica, valorizza la materia prima, assicura sicurezza alimentare, contribuisce alla crescita del Made in Italy».

E proprio sull’agroalimentare, «Veronafiere concentra oltre il 40 per cento dell’offerta fieristica italiana di settore – ha osservato Giovanni Mantovani, direttore generale dell’Ente Fiera – con manifestazioni che vanno dal settore primario (Fieragricola) al prodotto finito (Vinitaly e Sol)».

Verona capitale internazionale delle carni. Con una presenza di espositori esteri più che raddoppiata rispetto all’edizione precedente, come ha ricordato Paolo Pizzocaro, exhibition manager di Ipack-Ima Spa, Eurocarne costituisce il ponte per un settore ad alto tasso di esportazione. Dalla ricerca presentata nella mattinata da Jacopo Mattei, docente all’Università Bocconi di Milano, il 2011 per l’industria della lavorazione delle carni ha registrato una crescita dell’1,7 per cento e prevede per l’anno in corso di segnare un ulteriore balzo in avanti, seppure più timido (+0,5 per cento), toccando il fatturato complessivo di 221 milioni di euro e consolidando un export vicino al 70 per cento, pari a 150 milioni di euro.

Non solo Europa. «Seppure sia l’Unione europea a rappresentare per noi oltre l’80 per cento del fatturato fuori dall’Italia, l’obiettivo futuro della categoria è quello di rafforzare la presenza in Mongolia e in India», ha annunciato Emilia Arosio. Un obiettivo al quale rispondono Veronafiere e Ipack-Ima Spa, «che ad Eurocarne, grazie anche all’attività dell’Ice – ha affermato Guido Corbella, amministratore delegato di Ipack-Ima Spa - portano oltre 100 buyer e delegazioni da 18 Paesi», con una presenza molto forte dall’Iraq.

D’altronde, confermano i numeri della ricerca di Food-Tech Lab, l’82 per cento del fatturato proviene dai rapporti intracomunitari (Ue-27), il 10,1 per cento dal continente americano, il 4,5 per cento dall’Asia. In termini globali, i produttori italiani detengono una quota del 7 per cento dell’export.

Il «Meat District». Eurocarne coniuga business e formazione, internazionalizzazione e tematiche legate a consumi, tendenze e normative. «Cambiano i consumi e le esigenze del consumatore finale, tanto che – ha illustrato Mantovani - il retail e la figura del macellaio si stanno evolvendo verso aree dove poter consumare direttamente e dove i maestri macellai sono sempre più consulenti e chef».

Ecco allora che Eurocarne diventa un vero e proprio «Distretto della carne», con un’Area Demo (in collaborazione con Federcarni), per dimostrazioni live sulla lavorazione e preparazione della carne; un’Area Forum per convegni, seminari e workshop; una sezione dove coesistono macellazione, cottura, vendita al dettaglio e consumo (Evolution Shop). E per i contatti internazionali, Eurocarne ha organizzato il Buyers Club, un punto di incontroad alto tasso di tecnologia e confort.

Domani arriva De Castro. Domani pomeriggio sarà presente per l’assemblea annuale di Uniceb l’on. Paolo De Castro, presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo. L’appuntamento è per le ore 15 in sala Vivaldi (Centro Congressi Veronafiere).

«Vicini all’Emilia». Dall’ad di Ipack-Ima Spa, Guido Corbella, un pensiero alle aziende del settore delle province di Modena e Ferrara. «Sono presenti nonostante il terremoto che ha colpito nella zona – ha detto – e questo dimostra la grande forza dell’imprenditoria italiana, che guarda avanti, anche nelle difficoltà».