Parliamo di birra

Birra Orval

di Andrea Felician

05/06/2012

Parlando di birre, soprattutto di quelle prodotte artigianalmente, non si può non accennare alle birre trappiste. Infatti, i monaci, soprattutto belgi, stanno diventando sempre più “aggressivi” nel mercato birraio europeo, tanto da essersi accordati per imporre un logo (una stella a sei punte con scritto dentro original trappist product) per far riconoscere al consumatore che il prodotto che sta comprando è al cento per cento artigianale e fatto secondo le antiche ricette dei monaci trappisti.

Un colosso delle birre trappiste è senza dubbio la Orval, nata nel 1070 con il monastero di Notre Dame d’Orval, edificato da dei monaci calabresi. Il simbolo del monastero è una trota che tiene in mano un anello, la leggenda narra che Matilde di Canossa, mentre osservava l’acqua stando seduta in riva a un fiume perse il suo anello nuziale che scivolò in acqua. A quel punto pregò la Vergine Maria che esaudì la sua preghiera facendo guizzare fuori dall’acqua una trota col prezioso anello in bocca. Da questo episodio Matilde chiamo la valle Val d’Or diventata successivamente Orval.

I monaci del luogo ancora oggi utilizzano solo gli ingredienti che l’abazia e le zone limitrofe producono. Questo è, infatti, il segreto di questa birra che si presenta al bevitore come: molto spumosa, dal colore giallo ambrato con opachi riflessi rosati. La gradazione alcolica della Orval è del 6% e la sua tripla fermentazione in bottiglia le da quel sapore caratteristico e lievemente amaro.

I luppoli usati le conferiscono dei sentori di frutta secca, rabarbaro e china, mentre il malto utilizzato le conferisce un aroma intenso e penetrante e una secchezza caratteristica.

La birra Orval è fermentata tre volte; l'ultima fermentazione avviene in bottiglia, dove si crea un sedimento di lievito. Con queste tre fermentazioni e grazie alle materie prime del luogo utilizzate, la birra si arricchisce di vitamine B che aiutano la tonificazione del muscolo e il corretto funzionamento di occhi e fegato.

I monaci trappisti in un’era improntata sulle tecnologie e l'innovazione puntano più che mai sulle loro centenarie tradizioni per dare alla luce un prodotto genuino, ricercato e, finalmente, riconosciuto e certificato.

Sito: www.orval.be

E mail: brasserie@orval.be

Tel:  [32] 61 311 261

 

  • bicchiere adatto alle birre trappiste
  • Fermentatore