Organo Ufficiale dell'Accademia Internazionale Epulae
Direttore Responsabile
Angelo Concas
03/08/2012
Il cinema in cantina chiude i battenti con successo straordinario
Più di trecentocinquanta partecipanti, due cantine, quattro appuntamenti e il gradimento di un pubblico sempre più numeroso e appassionato. Chiude con un bilancio decisamente positivo la seconda edizione sarda di Cinemadivino, la rassegna organizzata e promossa dal Museo del vino, Enoteca regionale della Sardegna (Enoturistika) di Berchidda, con il patrocinio della Provincia di Olbia-Tempio, il Comune di Berchidda e la Comunità montana del Monte Acuto. L’edizione 2012, che ha fatto registrare numeri di tutto rispetto, è stata caratterizzata dalla partecipazione delle Vigne Surrau (Arzachena), presente per il secondo anno, e la Cantina del Vermentino (Monti) in rappresentanza dell’entroterra gallurese. La kermesse sarda, esito della felice e proficua collaborazione tra il Museo del vino, la società Cinemadivino e l’Enoteca regionale emiliana, nasce in Emilia Romagna e sbarca nell’isola grazie all’iniziativa di Enoturistika, museo del vino di Berchidda, confermandosi tra gli eventi più importanti nel panorama delle iniziative dell’estate sarda.
Investimento importante sul piano culturale ed enoturistico finalizzato a esportare prodotti e territorio con un format collaudato che mette insieme l’arte del vino e quella del cinema in un felce connubio tra il piacere del gusto e la passione per il grande schermo. Quasi un cinema d’essai, visto l’utilizzo del proiettore analogico, in formato 35 millimetri, che contribuisce a creare un’atmosfera dal fascino un po’ retrò.
Quando i titoli di coda cominciano a scorrere sullo schermo, la soddisfazione degli spettatori è palpabile. Alcuni, incuriositi, si fermano per avere informazioni sul proiettore, quella macchina, dallo stile vintage, attira l’attenzione di tanti. La rassegna “Cinemadivino”, dunque, riscuote il consenso di un pubblico entusiasta. Le manifestazioni di gradimento scaturiscono spontanee al momento di restituire i bicchieri, ultima tappa di un percorso che comincia con la visita in cantina e la degustazione, preludio alla visione del film. Sarà la straordinaria cornice delle Vigne Surrau e i profumi dei vini di Gallura, l’originale intreccio delle storie raccontate sullo schermo (Da Terraferma a Le idi di marzo, da Magnifica presenza a L’arte di Vincere) o la gradevole brezza leggera che arriva dal mare, ma i giudizi di coloro che hanno partecipato alla rassegna sono di segno decisamente positivo.
Quest’anno ha aderito la cantina del Vermentino di Monti, annoverata tra le aziende vitivinicole che hanno fatto la storia del celebre vino bianco di Gallura. Per una volta la rassegna si è spostata nell’entroterra, ma la risposta non è mancata e gli spettatori/visitatori non si sono fatti intimorire dal forte vento che quella sera ha caratterizzato l’evento.
Ma il successo della manifestazione si deve anche alla determinazione di imprenditori come Tino Demuro (titolare delle Vigne Surrau) e di aziende importanti come la Cantina di Monti da tempo impegnati sul versante della promozione del territorio attraverso una formula originale di accoglienza del pubblico.
L’appuntamento è per l’anno prossimo per degustare insieme i nuovi vini e sognare di fronte allo schermo immersi nei vigneti in una caldissima notte sarda.
Per informazioni e approfondimenti, unitamente alla galleria fotografica delle quattro serate, si può visitare il sito del Museo all’indirizzo www.muvisardegna.it