Eventi

SIAL 2012, la parola d’ordine è Innovazione.

di Maria Stefania Podda

02/10/2012

Al via i preparativi per il SIAL 2012, l’attesissimo appuntamento con la più importante fiera dell’agroalimentare giunta alla 24° edizione, in programma a Parigi presso il Parc des Expositions (Paris Nord Villepinte) dal 21 al 25 ottobre 2012. Molto più che un salone, quest’anno la  manifestazione sarà interamente dedicata all’innovazione. I partecipanti avranno infatti l’opportunità unica di presentare i loro prodotti più innovativi , e confrontarsi con altri operatori del settore in una sperimentazione all’insegna delle “food connections”, vere e proprie contaminazioni tra cibo e tecnologica.

In questo modo vengono messe in vetrina le tendenze dominanti, e le anticipazioni dei prodotti destinati ai mercati di domani. Sono i numeri a decretarne il successo, con ben 140.000 visitatori e 6.000 espositori, il SIAL conferma il suo “ruolo di visionario, di opinion leader e di contenitore di tendenze” – è quanto afferma la Direttrice del Salone Olivia Milan-Grosbois. Proprio per risaltare l’attenzione rivolta alle novità del momento, il 6° padiglione è dedicato al POLO Innovazione, punto nevralgico e luogo ideale per rappresentare gli scenari futuri, in grado di soddisfare le curiosità e l’immaginazione di tutti i visitatori. La scelta di concentrare in un unico spazio espositivo, il SIAL Innovation appunto, nasce da alcuni dati rilevati nelle precedenti edizioni: il 71% dei visitatori del salone desidera approfittare della propria presenza per reperire nuovi prodotti e nuovi fornitori, il 76% afferma di aver scoperto nuovi prodotti, a cui corrisponde il 78% degli espositori che a sua volta presenta nuovi prodotti. Scrupolosa la scelta dei prodotti da esporre, selezionati prima del salone da esperti nei settori dell’innovazione e dell’agroalimentare. Più di 1.000 i prodotti presentati, e circa 400 quelli scelti da tre giurie distinte: una dedicata ai Prodotti di Grande Consumo, un’altra alla Ristorazione, e infine una chiamata ad esprimersi sugli ingredienti e i PAI (Prodotti Alimentari Intermedi). Tre i criteri adottati: il carattere innovativo del prodotto, il nuovo beneficio apportato al consumatore e la data di lancio (dopo ottobre 2011 per l’edizione 2012).

La competizione si accende ancora di più con il Gran Prix SIAL Innovation, una “selezione nella selezione” che sceglie le innovazioni migliori tra tutte le categorie, i quali saranno poi inseriti nella rete di commercializzazione Intermarché.

Ma l’innovazione non si ferma di certo ad una sola area espositiva, essa è “presente in modo naturale in tutti i settori e spazi chiave del salone”, dalla ristorazione che propone dimostrazioni e degustazioni a base di prodotti innovativi, al design culinario e all’In-Food Centre vero laboratorio di conoscenza dei processi creativi della produzione alimentare, passando per il Wine Innovation Forum, che in occasione di questa edizione 2012 presenterà le nuove proposte rivolte alla distribuzione e alla promozione del vino nel mondo, e infine l’IPA, il salone internazionale del process e del confezionamento alimentare. I riflettori di SIAL TV riprenderanno l’intera manifestazione, arrichendola di dibattiti, tavole rotonde, conferenze, interviste, reportage, opinioni su numerose tematiche: società, sviluppo sostenibile, mercato, nutrizione e salute. Le food connections proseguono poi sul web con il Premio Web SIAL Innovation, attraverso la pagina facebook da cui è possibile cliccare sul prodotto preferito.

Anche quest’anno non mancherà inoltre l’appuntamento con il Premio Disney SIAL 2012, pensato per dare spazio ai prodotti innovativi destinati specificatamente ai bambini, sottoposti anch’essi ad una selezione che tiene conto dell’equilibrio nutrizionale dei bambini “coniugando alimentazione e piacere”. Una giuria di esperti, composta da operatori del mondo della gastronomia, dell’alimentazione, della distribuzione e dei mass media sceglierà i vincitori sulla base di quattro criteri: il carattere innovativo del prodotto, l’adattabilità ad un pubblico dai 3 ai 12 anni, le sue qualità alimentari e gustative, e infine il suo aspetto ludico.

Con questa iniziativa il SIAL apre le porte anche ai più piccoli, allargando l’offerta e migliorando le performance espositive, studiate per soddisfare tutti, e accogliere un numero sempre più elevato di visitatori. L’incontro tra domanda e offerta diventa perciò un test interessante, in grado di simulare i comportamenti alimentari e l’orientamento dei mercati. Per rilevare al meglio questa corrispondenza per la prima volta grazie ad una partnership con TNS e XTC world innovation, sarà possibile incrociare i dati e trovare nuovi spunti per migliorare l’associazione tra domanda e offerta. Da una parte lo studio delle tendenze legate all’innovazione alimentare mondiale che ispirano gli industriali per il lancio di nuovi prodotti realizzato da XTC world innovation, e dall’altra la percezione dei consumatori rilevata da TNS da una ricerca che ha coinvolto 7 paesi (Francia, Germania, Gran Bretagna, Spagna, Russia, Stati-Uniti e Cina). Una volta incrociati, questi dati forniscono una visione esclusiva dell’offerta nel campo dell’innovazione alimentare e della domanda dei consumatori, ottenendo una sintesi che traccia nuovi scenari di sviluppo dei mercati internazionali. L’analisi che scaturisce si rivela particolarmente preziosa per tutti gli operatori del settore, e interessanti sono inoltre le differenze che emergono da un paese all’altro. Se infatti la globalizzazione sembra uniformare le abitudini di consumo, l’alimentazione stranamente resiste a questa omologazione, perché fortemente legata ad elementi identitari e tipici di ciascuna comunità. Diversa è inoltre la percezione del cibo, se in Francia ed in Germania è soprattutto un piacere, negli Stati-Uniti ed in Russia è innanzitutto una necessità. Il confronto con le diverse realtà diventa uno stimolo sia per i consumatori che per gli operatori, e fornisce un importante supporto per le scelte di commercializzazione nei vari mercati. Nell’era del globale il SIAL si presenta dunque come un immenso riflettore sulla dimensione locale dei consumi alimentari, recuperando le diversità ed esaltando la molteplicità di produzioni, anche quelle tendenzialmente ancorate alla tradizione, che guardano però con un certo interesse all’innovazione, per reggere al meglio la competizione con la miriade di prodotti che invade i mercati internazionali.