Chiacchierando di gusto

Metti una sera Chateau Lafite e Vega Sicilia Unico…

di Stefano Ronconi

06/03/2013

Insieme a Sassicaia, Ornellaia, Lynch Bages e Montrose: un piccolo gruppo di eno-qulacosa colgono l’occasione del compleanno di uno di loro per mettere insieme una selezione di tagli bordolesi con un ospite importante. Così la serata parte con un brindisi con una bolla francese Pierre Gimmonet 1er cru, fresca e tagliente, ricca di agrume e nocciola, con profumi di pan grillè e frutta tropicale.

Poi si inizia sul serio con la prima batteria che vede allineati alla cieca (le bottiglie vengono assaggiate coperte) 4 vini della vendemmia  1999: Chateau Lynch Bages, Chateau Montrose, Sassicaia e San Leonardo. Purtroppo il Sassi è ammorbato da TCA (e non sarà l’unico!) e viene sostituito da un Fidenzio 2002.

Fidenzio 2002

Ovviamente l’outsider del gruppo, poco ha potuto nel confronto , complice anche l’annata non felicissima: comunque il naso regala profumi di prugna secca, di zafferano e di eucalipto; al gusto è ancora fresco nonostante i toni di maturità ma denuncia qualche imperfezione nel tannino con una leggera astringenza nel finale e qualche tono vegetale.  83/100

San Leonardo 1999

Apre con profumi di peperone grigliato, fiori secchi, crema pasticcera, in bocca è elegante, ma mantiene bevibilità e grande piacevolezza, si riconosce il Cabernet Franc ma è davvero una grande espressione di questo vitigno. Si beve e si ribeve senza stancarsi. 92/100 

Chateau Lynch Bages 1999

Note fumé e di camino, qualche accenno foxy e vegetale, ampio al naso, quasi come in bocca dove rivela lunghezza , accenni di tamarindo e qualche nota vegetale nel finale, quasi clorofilla. Se la batte col S. Leonardo. 90/100 

Chateau Montrose 1999

Qualche nota tabaccosa, di cacao e vaniglia, in bocca risulta appena stanco, non è brillante, è comunque di fattura precisa con un tannino vellutato ma manca di presa, come ci si aspetterebbe dalla categoria. 86/100 

La seconda batteria vede allineati e coperti  2 mostri sacri come Chateau Lafite 2001 e Vega Sicilia Unico 1986 insieme a Ornellaia 2003 e Groote Post The Old Mans Blend Red 2005: quadrangolare Francia-Italia-Spagna- Sudafrica.

Chateau Lafite 2001

Parte con un naso non definito e pulito, forse in una fase di chiusura, infatti dopo oltre un’ora rivela note balsamiche (canfora) e minerali (cloro e vapori di stireria), poi floreale di gelsomino e piccoli frutti rossi, in bocca è di grande finezza ed eleganza, cesellato come un bassorilievo ma manca di profondità e ampiezza. Solo ottimo, manca l’eccellenza e forse è la piccola delusione della degustazione. 89/90 centesimi. 

Vega Sicilia Unico 1986

Impressiona subito al naso con un ventaglio di olive in salamoia, acciuga, foxy, note di cioccolato e tabacco scuro; in bocca è monumentale in ingresso, ancora giovane ed integro, fruttato integro, grande freschezza e bevibilità monstre: chissà dove può arrivare. 94/100  

Ornellaia 2003

Al secondo tentativo riusciamo ad avere la bottiglia a posto: il naso è balsamico di macchia mediterranea e di eucalipto, qualche accenno di erba tagliata ed un fruttato maturo; è la bocca a rivelare l’annata difficile dove si rivela, dopo note cioccolatose un tannino appena astringente. 88/100   

Groote Post The Old Mans Blend Red 2005 (50% Cabernet Sauvignon, 41% Merlot 9% Cabernet Franc)

Sicuramente la sorpresa della serata, oltretutto sconosciuto ai più; dal lontano Sudafrica arriva questo blend dal prezzo abbordabile che rivela un profilo olfattivo intenso con profumi di carne cruda , peperone rosso fresco, caffè e arancia sanguinella; in bocca è fresco con richiami agrumati, un tannino levigato e arricchito dal passaggio in barrique, elegante e di grande piacevolezza alla beva senza mai indugiare nel ruffiano. 91/100    

 

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