Parliamo di vino
VINITALY, IL BAROLO DI SERRALUNGA BATTE IL PINOT NOIR BORGOGNONE
di Gianmarco Nulli Gennari
19/04/2013
VINITALY, IL BAROLO DI SERRALUNGA BATTE IL PINOT NOIR BORGOGNONE
Appunti sparsi sugli assaggi effettuati nei padiglioni della fiera di Verona. Non ha le pretese di essere esaustiva, impossibile dare un quadro completo dell’offerta enorme di vini da assaggiare. Ma restituisce un quadro di qualità ormai diffusa, dall’estremo nord del Carso al sud della Sicilia. Le eccellenze, però, provengono da terroir più che collaudati: le Langhe, la Cote d’Or, Montalcino.
- Barolo Lazzairasco 2009 G. Porro – bellissima trasparenza nel bicchiere rubino, note di macchia mediterranea, tabacco e cuoio, più elegante che potente (sembra quasi un Nebbiolo di La Morra), grande bevibilità, tannino levigato, che esce con la consueta energia nel finale ma non disturba, lunghissimo ed equilibrato (ed è davvero buono anche l’altro cru, il S.Caterina). 93/100
- Clos de Cuvée 2009 Prieure Roch (Nuits S.Georges) – note di carruba e balsamiche (menta), ingresso più ampio che teso, poi da centro bocca dà il via a sensazioni di straordinaria complessità, con decine di rimandi gustativi, note aromatiche che persistono nel lunghissimo finale. 92/100
- Brunello di Montalcino 2007 Stella di Campalto – naso animale ed ematico, ferroso, piccoli frutti rossi, ingresso elegante in bocca, grande materia, giustamente tannico, salino e fresco, chiusura minerale (e il Rosso di Montalcino 2008 è quasi allo stesso livello). 91/100
- Siccagno 2010 Occhipinti (Nero d’Avola) – al naso spiccano l’amarena, le spezie (pepe), le note balsamiche (liquirizia); in bocca è fruttato e fresco, di bella dinamica grazie all’acidità, profondo e minerale. 90/100
- Merlot 1999 Radikon – naso un po’ reticente, bocca di grande acidità e freschezza, tannino ancora vivo e scalpitante, il finale ferroso ricorda quasi un Nebbiolo del nord Piemonte. 89/100
- Barolo Ris. Lazzarito 2007 Germano – naso caldo, frutta matura, tabacco da pipa, coté balsamico, bocca più fresca e snella della riserva 2006 contestualmente assaggiata, buona lunghezza e succo, finale balsamico (liquirizia). 88/100
- Ballu Tundu 2010 Sedilesu (Cannonau) – naso animale, note quasi da carne arrostita, palato elegante, tannico ma rotondo, finale con un po’ di calore alcolico che non disturba, ritorni amaricanti di corteccia e agrumi. 88/100
- Riecine 2010 (è la ex Riserva di Chianti Classico, ancora da imbottigliare, che uscirà dalla denominazione) – naso ferroso ed ematico, molto succoso in bocca, tannino estratto con precisione, finale di grande ricchezza fruttata. 87/100
- Riesling Herzu 2011 Germano – ennesima edizione deluxe di uno dei pochi grandi bianchi italiani dal vitigno renano. Note nocciolate e idrocarburiche, già evidenti nonostante la gioventù, bocca ampia e sapidità, acidità tagliente, finale lungo e agrumato (mandarino). 87/100
- Vigna del Volta 2008 La Stoppa – miele, frutta secca, gelatina di frutta, in bocca bel contrasto dolce-sapido, freschezza e acidità in chiusura. 86/100