Organo Ufficiale dell'Accademia Internazionale Epulae
Direttore Responsabile
Angelo Concas
22/07/2013
La documentazione storica relativa all’importanza del vino medicinale ha radici molto antiche, già presso i Sumeri una ricetta a base di erbe e vino è datata 2.100 a.C. Simili bevande prendono, successivamente, il nome di vinum ippocratico, o ippocrasso, da Ippocrate fondatore della scienza medica antica. Citato da Plinio e da Galeno, l’uso permane per tutto il Medioevo, notevolmente influenzato dal mercato delle spezie gestito dai Veneziani nel Mediterraneo, e fino al Rinascimento mantenendo la fama di elisir corroborante e curativo.
Tra questi vini figura anche l’HYPOCLAS, il vino ippocratico di donna Isabella dè Medici Orsini la cui ricetta è stata rinvenuta da Sandra Ianni, sociologa, sommelier ed esperta in cultura dell’alimentazione e delle tradizioni enogastronomiche, nel manoscritto, datato 1593, di Stefano Francesco Rosselli speziale fiorentino e riportata alla luce, nel 2011, attraverso un percorso di studi che trae origine dal progetto culturale denominato “Dicembre alla corte degli Orsini”, ideato dalla direttrice del Museo Civico Cecilia Sodano.
L’Hypoclas è un vino aromatizzato preparato secondo la ricetta fornita da donna Isabella, figlia di Cosimo dè Medici e di Eleonora da Toledo, moglie del duca di Bracciano Paolo Giordano Orsini, tale preparazione rientra tra quelle pratiche alchemiche molto diffuse alla corte medicea. Isabella donna bellissima e colta, è stata recentemente oggetto di un recupero filologico, di una reinterpretazione attraverso lo studio condotto dalla ricercatrice Elisabetta Mori, che restituisce giustizia e spessore ai duchi di Bracciano e testimonia il grande amore tra i due in un carteggio di centinaia di lettere scritte nell'arco di vent’anni.
Dopo oltre quattro secoli il vino Hypoclas è stato nuovamente preparato attraverso la collaborazione del noto erborista Marco Sarandrea, titolare, altresì, del laboratorio di fitopreparazioni, piante officinali e loro derivati, nonché dell’omonima liquoreria artigianale a Collepardo (FR), nel cuore dei Monti Ernici. Attraverso la sua sapienza ed esperienza è stato possibile mettere a punto l’infuso con erbe e spezie per ricrearlo, ottenendo un vino ancora incredibilmente attuale nella sua eleganza e piacevolezza.
Questa scoperta e la sua reinvenzione è stata presentata, da Sandra Ianni e Marco Sarandrea, giovedì 4 luglio a Viterbo, nell’ambito delle attività proposte da SLOW FOOD LAZIO, all’interno del festival CAFFEINA CULTURA. In questo Laboratorio del Gusto denominato: “Dal manoscritto di uno speziale del XVI secolo un’esperienza sensoriale: Hypoclas, il vino ippocratico di donna Isabella dè Medici Orsini”, oltre al recupero filologico, il pubblico è stato guidato in un’esperienza sensoriale, alla ricerca degli aromi delle singole spezie ed erbe officinali utilizzate per ricreare oggi il mix di giusto equilibrio aromatico dell’antica ricetta del 1593.
Sarandrea Marco & C srl
Via d’Alatri, 3 Collepardo (FR) tel.