Organo Ufficiale dell'Accademia Internazionale Epulae
Direttore Responsabile
Angelo Concas
06/11/2007
Oltre il cioccolato. Incontro con Clara e Gigi Padovani presso il Loggiato di Gemmi a Sarzana. Una città nella Vallata della Magra: Sarzana. Una manifestazione dedicata al cioccolato intitolata “Spezie&Spezialità” organizzata da Confartigianato Imprese della Spezia in collaborazione con Compagnia del Cioccolato. La presentazione del libro “Conoscere il cioccolato” di Clara e Gigi Padovani si è tenuta nell’ampia sala di un convento del Cinquecento, circondata da piccole sale. Il soffitto è a volta unica; ridondante il colore delle pareti dove si sente forte l’impronta del bordeaux slavato. Qua e là, trionfi di ortensie essicate. Piccoli tavoli intimi e poltroncine accoglienti in seta damascata, ninnoli d’epoca ne formano l’arredo con divanetti in tapezzeria francesizzante. Ecco il clima di un luogo magico a metà fra il ristorante e il convivio in cui Clara e Gigi Padovani sono stati accolti dalla padrona di casa, Fiammetta Gemmi, figlia del pasticciere che ha creato (e fatto conoscere) la Spongata di Sarzana. Presenti il presidente di Confartigianato Imprese della Spezia Toti e Antonella Simone della Tavoletta della Compagnia del Cioccolato della Spezia. Nell’aria profumo di cioccolato perché per l’occasione il maestro pasticciere di casa Gemmi Alfonso Regali, ha dato spazio alle sue fantasie cioccolatiere. E il programma prevedeva anche la preparazione in diretta di una torta Sacher di ricetta segreta firmata Gemmi. Breve dunque, per scelta, il mio intervento di circostanza per la presentazione, ma molto ricco di emozione il mio consenso per quello che io considero un libro complesso, risolto con una scrittura leggera e coinvolgente. Il cioccolato è un tema letterario di notevole fascino, ma molto impegnativo. Soltanto la forte sintonia dei due autori ha permesso una stesura fluida che fa percepire la comune passione per l’argomento portata all’esterno per poterla condividere con chi legge. Il supporto video, opera di Gigi Padovani, ha facilitato molto la comprensione del progetto culturale sotteso all’impianto del testo e allegerito notevolmente la trattazione delle complesse tematiche. Perché tanto entusiasmo da parte mia per “Conoscere il cioccolato”? E’ più una storia di testa che di ricerca di ricette. Da tempo cercavo un testo che desse una risposta alle mie domande sul tema. Nei miei viaggi non sono mai mancate le soste golose in luoghi di piacere del cioccolato. Che è una mia irrinunciabile “debolezza”, vaga memoria di una storia della mia infanzia e dell’incontro con un soldato tedesco dagli occhi verdi che sembravano laghi. Ero una bambina minuta e molto poco comunicativa. Era l’anno 1942. Abitavo sulla collina di Aulla, paese toscano alla confluenza dei fiumi Aulella e Magra. Il soldato tedesco veniva dal nonno a fare rifornimento di una vinella che gli piaceva molto. Un giorno mi portò una tavoletta di cioccolato. Me la avvicinò alle narici e sentii un profumo nuovo, stimolante. Ne staccò un pezzetto. Fu un lampo: le mie papille conobbero un gusto che mi provocò un mare di dolcezza. Fu così che mi avvicinai al rito del cioccolato. E il ricordo di quel momento fa parte del mio immaginario “cioccolatoso”. Gabriella Molli Pubblicista ligure Collabora con Il Secolo XIX