Organo Ufficiale dell'Accademia Internazionale Epulae
Direttore Responsabile
Angelo Concas
06/11/2007
E’ nato un museo della cultura materiale in un estremo lembo di Liguria, che si addolcisce nel letto del fiume Magra. Testimonia la vita contadina di una Liguria lunigianese, fatta di colline in pieno sole, il manto verde di olivi intervallato dalle geometrie dei vigneti. Verso Est lo smerlo delle Alpi Apuane, a Sud il mare e a Ovest, il Carpione. Siamo in Val di Magra, nella parte terminale della Lunigiana storica, vicinissimi a Luni, cuore della romanità della Liguria. Qui il fiume Magra scende al mare che si apre a ventaglio verso Carrara. Tutta la vallata, dal fiume alle colline, fiorisce di piccole comunità contadine e di casolari dove la vita si svolge sui cicli della terra. Vermentino e olio sono le maggiori produzioni. Qui si coltivano gusti legati alla raccolta di erbi (erbette selvatiche) e forme antiche di rotonde sfoglie leggere fatte con acqua, acqua, farina e sale che raccontano di riti propiziatori alla dea madre. E qui, a due passi dall’Aurelia, in comune di Castelnuovo Magra, troviamo il museo, inserito nel cuore di una tipica fattoria agricola con caratteri settecenteschi ancora ben leggibili, trasformata in Centro per la valorizzazione e la cultura del vino. Il complesso dalla tipica forma quadrata di fattoria con aia, archi, orto e pozzo, era formato da rustici in degrado. Recuperato dal viticoltore Paolo Bosoni su progetto dell’architetto Tiziano Lera, è stato denominato Ca’ Lunae, in onore alla terra di Luna. Ospitato in uno dei casolari il museo costituisce per chi ama il viaggiar lento una tappa di straordinario fascino culturale in una Liguria tutta da scoprire. Dedicato al tema “Il presente della memoria”, lo aprono due installazioni video dove si legge molto bene la vita contadina della vallata del passato. I racconti sono una fonte inestimabile di dati sulla produzione del vino e attestano una tipologia di vita rurale basata su ritmi molto lenti e sull’attenzione minuta a strappare alla terra tutti i suoi frutti. Nel museo di Ca’ Lunae viene testimoniata una viticoltura quasi eroica, anche se i vigneti sono in piano o sistemati sulle dolci colline. Eroica perché fatta con una dedizione e cura della terra che lasciava poco spazio al riposo. Persino i rapporti fra genitori e figli risentivano di questa vita dura: dall’alba al calar del sole c’era davvero poco tempo per lasciarsi andare a un dolce far niente. Ma la ruralità non è stata tradita: passo su passo, per un amore trasmesso da padre in figlio, la vallata ha mantenuto fortemente i suoi caratteri di vita contadina con il risultato che vini e olio sono oggi conosciuti e apprezzati perché i piccoli produttori si stanno evolvendo e puntano alla qualità. Paolo Bosoni, viticoltore e contadino di razza della terra di Luna diventato imprenditore, ha coltivato il sogno di fare un museo fin da ragazzo: nel tempo ha raccolto tanti strumenti agricoli strappandoli all’abbandono, affascinato com’era e com’è dall’acume e dal progetto di vita che racchiudono. E’ andato a cercarne di nuovi nei mercatini d’antiquariato di tutta Italia, li ha fatti restaurare, ha chiesto la consulenza dell’esperto e studioso toscano Amedeo Valbonesi e del cultore e raccoglitore di oggetti d’antiquariato Antonio Bertini. Così è nato il museo di Ca’ Lunae. I reperti sono autentici capolavori di sapienza e tecnica: percorrendo le cinque stanze si legge la memoria e la nuova vita. Un ruolo importante nell’allestimento lo ha svolto anche il figlio- artista del viticoltore, prossimo laureando in agraria. Diego, come il padre coltiva un forte interesse per la vigna, ma si esprime anche con la grafica e la pittura. Sono sue alcune opere sul mondo del vino che arredano l’ultima delle cinque stanze tematiche del museo, dedicate alla terra, alla vendemmia, all’artigiano che foggiava gli strumenti, alla cantina, al vino. La schedatura è precisa e nella quinta sala sono raccolte fiaschette e vetri di notevole valore documentario. Gabriella Molli Dove si trova il museo. Ca’ Lunae è facilmente raggiungibile dall’autostrada, uscendo a Sarzana e prendendo l’Aurelia direzione Carrara. La si trova sulla sinistra in località Palvotrisia. Dista circa un chilometro dall’area archeologica dell’Antica Luni, il più importante sito a nord di Roma. I grandi poli di attrazione turistica sono a pochi chilometri: Bocca di Magra, Montemarcello, Lerici, Tellaro sono felici luoghi dove sono passati noti personaggi che li hanno molto amati e fatti conoscere. Il Golfo dei Poeti e il Museo Lia sono a 10 chilometri. Le Cinque Terre distano 20, Portovenere 15 e Sarzana soltanto 5 chilometri. Poco più lontana la Versilia con le sue perle: Forte dei Marmi e Viareggio. Il famoso mercato del Forte si tiene il mercoledì (chiude alle 13). In estate anche la domenica mattina.