Organo Ufficiale dell'Accademia Internazionale Epulae
Direttore Responsabile
Angelo Concas
21/01/2014
Ho dovuto rincorrerlo un po’ ma alla fine sono riuscita a strappare l’intervista all’indaffaratissimo Francesco Gambini, enologo e fondatore dell’azienda vitivinicola “LA RASENNA”. Prima ed unica cantina nata, un anno fa, interamente sul territorio di Ladispoli. Ad accompagnare Francesco in questa avventura è il socio, Luca Filabozzi, proveniente da una famiglia produttrice di olio extra vergine DOP nella Sabina. Non lasciatevi trarre in inganno dalla giovane età di Francesco che, terminati gli studi, si è fatto le ossa come enologo e maestro cantiniere presso moltissime aziende. Successivamente ha sentito l’esigenza di fare un percorso personale, seguendo l’insegnamento della scuola francese di Bordeaux e sperimentando delle cultivar (in particolare quelle di Petit Verdot e Cabernet Franc) poco utilizzate in questa zona. Francesco non intende produrre un vino che debba necessariamente piacere a tutti, ma bensì un vino che sappia emozionare, incuriosire, che spinga a riassaggiarlo per studiarne l’evoluzione. Per Francesco “il vino non si progetta, l’ispirazione arriva dall’uva e la sfida sta proprio nel trasmetterne al vino la personalità. Il vino deve essere strettamente legato all’annata con tutte le sue peculiarità; interpretare un’annata significa anche risaltarne le imperfezioni, che se sapientemente trasformate, possono diventare delle creazioni splendide ed originali”.
La sua prima produzione in proprio nel 2006, duemila bottiglie di Petit Verdot, da una cru situata nel territorio di Santa Severa, seguita poi da un’altra cru di Cabernet Franc.
Nell’anno successivo, Francesco si cimenta, nel territorio di Cerveteri con altri due vitigni: il Moscato Reale ed il Sauvignon. L’idea iniziale era quella di fare con il moscato una vendemmia tardiva, viste le caratteristiche del clone di uva utilizzata, grappolo spargolo, buccia resistente che impediva al sole di cuocere il moscato facendolo appassire dolcemente. Ma dato che il vino è frutto dell’intuizione dell’uomo, Francesco ha intuito di aggiungere, a metà della fermentazione del Sauvignon, il Moscato vendemmiato tardivamente. Da questa unione, unica nel suo genere, è nato il MOSS, prodotto di punta dell’azienda.
Tra i vini trainanti dell’azienda La Rasenna abbiamo:
Petit Verdot: Macerazione in fermentini di 80hl. In acciaio per 15 giorni, con rimontagli e follature fino a 30°, fermentazione malolattica svolta. L’80% subisce un affinamento in acciaio, il 15% fa un leggero passaggio in barrique di secondo passaggio e il restante 5% matura in carati di rovere da 5hl. Dal colore rosso rubino intenso e da sentori di frutti di bosco ben si accompagna a carni rosse, salumi e formaggi.
Cabernet Franc: Macerazione in fermentini di 80hl. In acciaio per 15 giorni, con rimontagli e follature fino a 30°, fermentazione malolattica svolta. 12 mesi di affinamento in botti di rovere. Rosso rubino intenso, con riflessi violacei, si abbina a piatti strutturati di selvaggina, carni rosse e formaggi di media stagionatura.
Tra i prodotti di pronta beva troviamo il Costa Marino Bianco (Vermentino in purezza) ed il Costa Marino Rosso (Syrah 100%).
Dalle vinacce di Moscato, lavorate sapientemente da Marco Morelli, nasce la Grappa di Moscato Riserva MOSS, invecchiata con metodo “soleras” su espressa richiesta di Francesco.
Tra le nuove “chicche” di Francesco, La Ratafià, a base di Petit Verdot a cui è stato aggiunto un infuso di visciole, e l’altra la sveleremo non appena sarà pronta. Nella struttura oltre ai vini sarà possibile acquistare l’olio extravergine di oliva Sabina DOP da agricoltura biologica certificata prodotto dall’azienda IL BORGO DEL VIANDANTE ed il miele prodotto dall’azienda La Rasenna da arnie situate nel vigneto di Moscato, legumi e dolci. Inoltre è appena stata ultimata la sala degustazioni che sarà operativa a brevissimo e dove ci auguriamo organizzare delle degustazioni ad hoc in abbinamento con i piatti della cucina tradizionale romana.
Un grazie quindi alla ricerca lunga ed innovativa di Francesco che non si accontenta dei risultati ottenuti, anche se piacevolmente sorprendenti. Francesco Gambini è cosciente delle sue capacità, sa di poter ottenere di più e con caparbietà persegue i suoi obiettivi. Nell’augurargli di continuare a fare un buon lavoro, aspettiamo di partecipare alla prossima degustazione.