Organo Ufficiale dell'Accademia Internazionale Epulae
Direttore Responsabile
Angelo Concas
03/01/2008
Una bottiglia di Bordeaux porta con sè un'aura di magia e di significato nella storia dell'enologia mondiale che talvolta mette soggezione. Nomi come Chateau Latour, Margaux, Haut - Brion, Cheval Blanc, Mouton - Rotschild e altri rimangono dei miti intramontabili. Anche la bottiglia in cui sono contenuti questi "preziosi" ha stabilito un modello e un riferimento per la produzione enologica e gli stili di imbottigliamento mondiale, tanto che attualmente i vini rossi sono per lo più contenuti in bordolesi. Ma sapete perchè la misura di una bottiglia di vino è 750ml? Tutto è nato sempre a Bordeaux. Come si sa il porto della città rappresentava il viatico per l'Inghilterra dei Clairet e degli altri prodotti provenienti da questa regione vitivinicola. Inizialmente Clairet appunto, ossia vini bordolesi provenienti da Merlot e Cabernet lavorati con sistemi Seigner di percolamento dei mosti attraverso le vinacce durante la fermentazione. Vini rosati che hanno incantato i reali bicchieri inglesi degli Windsor e dei loro sudditi. Il mercato inglese è stato sostanzialmente il vero trascinatore dell'enologia francese. E la misura di 750 ml deriva proprio da qui! Infatti 750 rappresenta una frazione del gallone imperiale per l'esportazione. Infatti una cassa di 12 bottiglie rappresenta in effetti 2 galloni imperiali e una barrique bordolese da 225 litri, 50 galloni imperiali. E grazie all'impero britannico ancora oggi il mondo adotta quei sistemi quantitativi. La bottiglia bordolese quindi rappresenta la prima unità di misura del vino da esportazione. Bernardo Pasquali info@acinoparlante.it