Parliamo di birra

Gose: uno stile riscoperto

di Leandro Candotto

18/06/2015

 

La Gose non è certo uno degli stili birrai più conosciuti, ma ultimamente sta avendo un grande successo nell'ambiente della birra artigianale, soprattutto in quello d'oltreoceano. Cos'è, però, la Gose Bier?

La storia dello stile

Nonostante sia ormai la birra emblematica della città di Lipsia, la Gose nasce a Goslar, città della Bassa Sassonia tedesca e prende il nome dal fiume che vi scorre. Questo corso d'acqua non da alla birra soltanto la denominazione, ma anche una delle sue principali caratteristiche: la salinità. Esso, infatti, scorre in un territorio ricco di minerali, soprattutto sali. È stata quindi una scelta naturale la produzione di birra a partire dalle materie prime disponibili. Per molto tempo, a partire dalle sue origini nel medioevo, la Gose è stata una birra a fermentazione spontanea, simile per certi versi alla Berliner Weiße.

Nel XIX secolo, quando già veniva prodotta da cinquecento anni (la prima testimonianza è del 1332), la Gose si diffuse sempre di più, fino a divenire la birra più bevuta a Lipsia, ma questo periodo d'oro ebbe una brusca fine con la Seconda Guerra Mondiale, durante la quale i bombardamenti danneggiarono irreparabilmente la produzione di Gose. Nel 1945 le autorità occupanti diedero il colpo di grazia, chiudendo l'ultimo birrificio che la brassava. Dal 1949 al 1946 il coraggioso mastro birraio Friedrich Wurzler tentò di dare nuova vita a questo stile, ma l'ostilità delle autorità della DDR e lo scarso successo ebbero ragione della sua energia. La Gose scomparve di nuovo.

Appena negli anni Novanta si riprese a produrre Gose, questa volta con la tecnica dell'alta fermentazione, sfruttando l'eccezione al Reinheitsgebot già esistente dall'inizio del secolo per alcuni tipi di birre regionali. E negli ultimi cinque anni questo stile brassicolo ha conquistato anche gli artigiani del Nord-America.

Caratteristiche organolettiche

La tipica Gose è brassata con una percentuale che oscilla tra il 50 ed il 60% di malto di frumento, uno scarso contenuto di luppolo ed alcune spezie, soprattutto coriandolo. Non stupisce quindi che l'alto contenuto proteico del malto di frumento porti ad un prodotto con una schiuma molto compatta e persistente e la spezia sia la nota principale al naso di una birra dal colore scuro (EBC 12-16). Al gusto emergono invece le peculiarità maggiori di questo stile di corpo e carbonazione medi: l'acido dell'acido lattico aggiunto, il coriandolo e la salinità dell'acqua utilizzata (anche questa aggiunta, in determinati casi), che risulta dominante nel finale secco.

Dove trovarla e con cosa abbinarla?

Come la Berliner Weiße, in Germania la Gose viene spesso accompagnata o unita a sciroppi dolci (frutti di bosco o Waldjäger, ad esempio) per renderla più dolce e meno acida, o in alternativa corretta con uno shot di grappa. Sola, la Gose si accompagna bene a piatti di pesce o molluschi dal gusto forte o a carni medio-grasse, mancandole l'acidità più marcata di alcuni stili, in grado di ripulire il palato e rinfrescarlo anche da carni estremamente grasse.

Le Gose del nord purtroppo sono difficilmente reperibili in Italia, quella che ha una maggior diffusione è quella del birrificio Bayerischer Bahnhof. Si producono tuttavia anche alcune Gose artigianali italiane, due esempi (non gli unici), delle quali sono la Baciami Lipsia del Birrificio del Ducato e la Margose di Birranova, quest'ultima prodotta con acqua di mare depurata.

Contatti

Bayerischer Bahnhof

Brau & Gaststättenbetrieb GmbH & Co. KG
Bayrischer Platz 1
04103 Leipzig

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Email: info@bayerischer-bahnhof.de

Birrificio del Ducato

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Roncole Verdi Di Busseto (PR) 43010
Telefono: +39 (0)52490137

Birranova

Via Lepanto 11
Triggianello di Conversano (BA) 70046
Telefono: (335) 7127350

Email: info@birranova.it

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