Chiacchierando di gusto

I piccoli produttori salgono sul palcoscenico.

di Gabriella Molli

25/03/2008

 I piccoli produttori salgono sul palcoscenico. Accade in Liguria, a Sarzana. Ed è un esempio raro da seguire. Due giovani produttori del territorio sono stati invitati ad aprire il “Palcoscenico dei piccoli produttori” che si tiene a partire da marzo presso l’Azienda Agricola Dimostrativa di Pallodola a Sarzana. Protagonisti sono Andrea Sottanis (azienda “Neo Aristeo”, via Genova 499 - La Spezia) e Heidy Samuele Bonanini (azienda “Possa”, via Signorini 91 – Riomaggiore). Nel percorso produttivo del primo: Miele di Val di Vara e delle Cinque Terre, con alcune lavorazioni particolari (zafferano e limone). E sulla strada del secondo:Vini Doc Cinque Terre, Sciacchetrà e rosso da tavola. Ambedue trentaduenni, Andrea e Heidy Samuele sono un esempio di coraggio e caparbietà perché fare i piccoli produttori oggi non è facile. Molto spesso accade infatti che ottimi prodotti rimangano sconosciuti ai più, invece Andrea Sottanis che ha avviato la sua attività nel 2000, serve una vasta clientela locale e, grazie al suo impegno per ottenere prodotti di alta qualità, si sta facendo conoscere oltre provincia. Haydi Samuele Bonanini ha iniziato nel 2003 e, considerato che opera nella realtà del Parco delle Cinque Terre, sta conquistando un pubblico a livello internazionale. L’iniziativa ideata e promossa da Giuseppe Stoppelli, che è alla guida dell’Azienda Agricola Dimostrativa di Pallodola e dal suo team in cui figura l’agronomo Roberta Tonfoni. Iniziativa che nasce per valorizzazione i piccoli produttori del territorio con un occhio speciale al luogo dove operano. “I prodotti sono lo specchio di un luogo e la micro-economia spesso ha bisogno di sostegno per farsi conoscere – dice Stoppelli –. Ecco quindi che discutere di micro- modelli economici può servire a conoscere meglio tanto il tessuto produttivo del territorio che la sua geografia. Da oltre trent’anni l’azienda è attenta alle trasformazioni in atto e si è ritagliata un ruolo nel campo della consulenza e della formazione tecnica. Ma con questa iniziativa va oltre: vuole infatti far conoscere attraverso una “vetrina” non solo volti e profili di chi opera con impegno, ma soprattutto far scoprire eccellenze e luoghi”. Dunque un momento di socialità questo primo incontro? “Il palcoscenico dei piccoli produttori è un modo molto moderno in cui si presentano al grande pubblico. E l’azienda dimostrativa di Pallodola, diventa non solo luogo dove acquisire indicazioni su tecniche nuove, dove si affronta l’argomento della varietale e del genoma delle piante ma anche dove si discutono micro-modelli economici. Inoltre vi sono piccoli produttori del territorio, che per difficoltà logistiche spesso non sono facilmente raggiungibili dal grande pubblico e di conseguenza prodotti eccellenti a piccola scala rischiano di rimanere nell’ombra. Quante volte nel passato è accaduto che una famiglia non coltivasse più un prodotto perché “non andava”? Il nostro palcoscenico serve dunque a dare maggiore visibilità e a premiare il coraggio di chi persegue la qualità a tutti i costi”. Guardando nella storia personale dei due giovani produttori protagonisti dell’apertura del palcoscenicoo all’Azienda agricola dimostrativa di Pallodola, si scopre in ambedue i casi un mondo familiare che è di supporto a una scelta difficile e irta di problematiche. Dietro ad Andrea Sottanis ci sono due genitori che hanno saputo trasmettere l’amore (e il rispetto) per la terra. E Heidy Samuele Bonanini ha come modello un padre che ha lottato accanto ai viticoltori-eroi per conservare un territorio dove fare vino significa coniugare fatica e speranza di farcela. E dove la cura della vigna diventa un’autentica sfida. Nella provincia spezzina così geograficamente “mossa” e divisa fra colline e monti, i piccoli produttori diventano davvero degli eroi. Il dottor Stoppelli lo ha capito. Un palcoscenico non risolve il problema delle distanze, ma se nascerà un atlante dei prodotti spezzini chi ha il coraggio di dedicarsi a un prodotto, deve essere visibile. Andarlo a cercare sarà il nuovo modello di turismo sostenibile. Con il prodotto, infatti, si scopre un luogo, una cucina, costumi di vita e storie. Gabriella Molli pubblicista ligure