Organo Ufficiale dell'Accademia Internazionale Epulae
Direttore Responsabile
Angelo Concas
25/03/2008
Entro il 2025 la Bulgaria intende poter contare su un settore vitivinicolo all'avaguanrdia, in grado di competere coi principali produttori mondiali. Un settore fortemente rivolto all'esportazione, in grado però di attrarre risorse ed investimenti esteri - con la possibilità di interventi dei Fondi comunitari - e di alimentare nuovi flussi turistici. Il piano di Sofia - entrata a pieno titolo nell'Unione europea il 1 gennaio 2007 - prevede di rivoluzionare completamente il comparto vitivinicolo nazionale: espianto dei vecchi vigneti meno produttivi, innesti di nuove varietà, politiche di formazione imprenditoriale, sviluppo di centri di ricerca, politiche di marketing sia per favorire i consumi interni che per innalzare la considerazione dei vini bulgari nei mercati più tradizionali (quelli che facevano capo all'ex Patto di Varsavia) sia in un pacchetto di mercati-target: Germania, Inghilterra, Giappone, Scandinavia, Stati Uniti e Russia (già oggi primo mercato con quasi 54 milioni di bottiglie vendute nel 2005 contro le 30 del 2004. Fonte Report annuale dell'ente di Stato Nvwc). La superficie vitata dovrebbe passare dai 72mila ettari del 2006 (erano però 95mila nel 2004) ad oltre 150mila ettari a fine periodo, con una rotazione nell'ammodernamento degli impianti di circa 4mila ettari l'anno. Un processo che guarda con attenzione all'Italia: «Rappresentiamo il primo partner commerciale - spiega a VinoNostrum, Roberto Corciulo, commercialista udinese che opera nei mercati dell'Europa orientale - e siamo il primo mercato di sbocco delle loro esportazioni. Sofia è consapevole dell'eccedenze nel comparto del vino presenti in Spagna, Francia e Italia meridionale, ma è anche decisa a sfruttare un patrimonio storico (la coltivazione della vite qui risale ai Traci) e le ottime condizioni climatiche delle sue principali regioni: la piana danibuana, Strouma valley, Rose valley, la zona che si affaccia sul Mar Nero e la Tracia, ai suoi confini meridionali, divise in ben 47 denominazioni di qualità». Oltre ai vitigni autoctoni - gamza, mavrud, misket cherven, pamid, shiroka melnishka ad esempio -vengono allevati i principali vitigni internazionali. L'export complessivo del 2005 è stato di 1,1 milioni di ettolitri di vino (fra imbottigliato, sfuso e spumante), il valore più alto dell'ultimo quinquennio. Soltanto nel 2005 sul 2004, l'export è aumentato del 25%. In larga parte i vini bulgari oggi vanno nei Paesi dell'ex blocco socialista. Domani, spera il governo di Sofia, sui tavoli di mercati ben più ricchi. Le regioni vinicole della Bulgaria. La Bulgaria può essere divisa geograficamente in cinque regioni produttive. Ciascuna di queste ha le proprie peculiarità e ha qualcosa di diverso dalle altre. -La regione del nord. La regione settentrionale si stende dal fiume Danubio fino ai Balcani da nord a sud e dalla Valle Dobrudzha al confine iugoslavo rispettivamente posti a est e a ovest. I vini d'alta qualità vengono prodotti da numerose qualità di uve dalle rosse alle bianche. I vini rossi sono prodotti con l'autoctono Gamza come anche dalle vaietà Cabernet Sauvignon e Merlot. Chardonnay, Riesling e Sauvignon Blanc sono, invece, i vini bianchi principali. Questa regione è l'origine della produzione migliore di Suhindol e Rousse. - La regione orientale. La regione orientale ricopre il territorio lungo le coste del Mar Nero e confina a nord con la Romania mentre il punto più a sud s'affaccia sulle coste del mare dove la Bulgaria spalleggia la Turchia. I vini della regione orientale sono prodotti per lo più da uve bianche. Quasi tutte le varietà di uve bianche più conosciute si trovano insieme al locale Misket e Dimiat. I vini bianchi di questa regione risultano un po' speziati al palato occidentale ma sono comunque molto apprezzati dai bulgari e in generale dagli europei dell'est e del sud Europa. - La regione sotto i Balcani. La regione sotto i Balcani comprende le valli nella parte a sud dei Monti Balcani. Queste valli profonde godono di un micro clima unico. Il Sungurlare Misket famoso in Bulgaria ha origine qui come anche l'eccellente Sungurlare Eau de Vie. I vini bianchi fatti da diverse uve sono specialità locali. Il Slavjantzi è una azienda vinicola molto popolare ed è sita proprio in questa zona. - La regione meridionale. La regione meridionale include la Valle Tracina dalla catena dei Balcani ai confini con la Grecia e gode di condizioni climatiche per lo più mediterranee particolarmente favorevoli per la produzione di Cabernet Sauvignon e Merlot. La varietà di uva bulgara migliore viene coltivata nella Valle Tracian. I vini rossi prodotti in questa regione sono eccellenti. - La regione sud occidentale. La regione sud occidentale ricopre il territorio conosciuto come Pirin Macedonia. La Valle Struma si stende lungo questa regione e porta forti influenze climatiche mediterranee. Qui viene prodotto un ottimo Cabernet. L'appellativo Melnik deriva dalla varietà Melnik, si tratta di un vino aromatico e robusto che invecchia molto bene. Da citare è la cantina Damianitza. Le loro riserve sono estremamente buone. Un'altra varietà locale molto interessante è il Keratzuda, un rosè prodotto solo col nome di Kresna.