Organo Ufficiale dell'Accademia Internazionale Epulae
Direttore Responsabile
Angelo Concas
25/03/2008
Nella foto: le bellissime cascate del Niagara. Sono incoraggianti i dati sulla penetrazione italiana sul mercato canadese, 32 milioni di abitanti come bacino d'utenza, ma soprattutto strategica base d'appoggio per il commercio in tutto il Nord America. Secondo i più recenti dati del Monopolio pubblico sugli alcolici della regione dell'Ontario (12 milioni di abitanti, più di un terzo dell'intero Canada) nel periodo 2006-2007, i vini italiani si sono collocati al terzo posto negli acquisti complessivi degli Ontarians, rappresentando però il primo fra i produttori europei. In valore l'incremento è stato del 18,3% rispetto all'analogo periodo precedente; in quantità la crescita è stata del 6,8% a conferma dell'interesse spiccato da parte dei consumatori canadesi per i vini di qualità, tanto che i vini a denominazione rappresentano ben il 57% delle vendite totali di vino. A crescere sono stati soprattutto i vin i rossi (l'incremento è stato del 36%) mentre il trend di incremento di quelli bianchi si è fermato al pur lusinghiero, 22,4%. I vini a denominazione d'origine sono cresciuti complessivamente del 33,9% a fronto di un tasso di incremento generale del 28,4%. Che il vino italiano piaccia sempre di più lo confermano anche i dati di vendita del primo semestre 2007 con il sorpasso degli Australiani: i vini italiani si sono collocati infatti al secondo posto nelle vendite, alle spalle dei cugini francesi, riuscendo a collocare ben 40mila ettolitri in più rispetto agli Aussies, recuperando un terzo del differenziale registrato nello stesso periodo del 2006, quando i vini australiani vennero venduti per 524mila ettolitri contro i 470mila italiani Complessivamente, nell'intero Canada nel primo semestre del passato esercizio le vendite di vino sono ammontate a 3,4 milioni di ettolitri; la quota di mercato in mani italiane è pari al 14,9%. Il valore economico del business è calcolato in 4,2 bilioni di dollari canadesi; il vino ha acquisito stabilmente la seconda posizione nel mercato delle vendite di alcolici, col 25,2% delle preferenze d'acquisto. Lontani dalla birra - 50,4% - ma davanti ai superalcolici -24,3% -. Pro-capite il consumo annuo si attesta sui 15 litri. A rendere ancora più dinamico il mercato saranno le prossime liberalizzazioni nel settore della vendita: ad oggi la distribuzione è gestita in larga parte dai Liquor Store, del monopolio statale, ma la richiesta di un progressivo allargamento ai privati è in costante aumento.