Notizie e Recensioni

“Mix di tradizione ed innovazione”

di Sandra Ianni e Renato Mericio

27/05/2016

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“Il vino è la poesia della terra”, la celebre ed evocativa frase di Mario Soldati, costituisce il motto dell’azienda di due giovani intraprendenti ragazzi: Davide e Daniela Bardelloni che hanno accettato la sfida di confrontarsi con il loro territorio: la Franciacorta.

Una sfida per esprimere la passione verso le tradizionali bollicine e portare nuove idee nel campo vitivinicolo. La famiglia Bardelloni la sfida e la velocità probabilmente l’ha nel sangue, è infatti una famiglia di ciclisti professionisti che si stanno lanciando verso una nuova impresa. Con l’aiuto di un affidabile enologo e del “sales manager” Daniel, sono usciti con la loro prima linea di vini nel gennaio 2016.

Si potrebbero definire “The triple D”, dalle iniziali dei loro nomi, o scherzosamente “I ragazzi terribili”, ragazzi che impressionano positivamente e sorprendono favorevolmente sin dal primo incontro. Sia per la passione incondizionata per il vino, sia per le loro idee così chiare e determinate. Gestiscono in affitto, almeno per il momento, circa 4 ettari di vigneti in Erbusco (BS) con una produzione di circa 20.000 bottiglie. Gli spumanti metodo classico da vitigno Chardonnay e Pinot Nero, coltivati nelle immediate vicinanze del lago di Iseo, li vedranno presenti all’appuntamento Laghidivini, il festival dei vini prodotti sulle sponde dei laghi italiani, che si terrà dal 24 al 26 giugno in Bracciano (Roma). A Laghidivini l’azienda Bardelloni Franciacorta sarà presente anche per consentire al pubblico dei visitatori dell’evento l’acquisto e per raccontare direttamente al pubblico i loro progetti.

Qualche notizia in più su questa giovanissima azienda vogliamo fornirla ai nostri lettori riportando l’intervista effettuata in azienda dal sommelier Epulae Renato Mericio a Daniela e Davide Bardelloni.

 

D. Daniela, come è nata l’idea di intraprendere nel settore vitivinicolo? Qual è stato il motivo ispiratore?

R. L’idea nacque nel 2010, quasi per scherzo. Mio fratello Davide aveva un compagno di classe la cui famiglia possedeva una cantina in Franciacorta; spesso venivamo invitati a partecipare a degustazioni e vivere direttamente le emozionanti fasi della procedura del “metodo classico”. Da qui nasce la nostra passione: Davide ed io progettammo di creare una nostra linea di vini.

Subito dopo il diploma di ragioneria feci una buona esperienza presso una multinazionale spagnola in qualità di funzionario alle vendite, esperienza che mi permise di venire a contatto con importanti aziende vinicole. Grazie al mio ruolo ebbi modo di entrare nei dettagli della produzione, parlare con i titolari, cercando di imparare da ciascuno di loro. Per questo progetto ci ispiriamo a due persone fantastiche: mio nonno materno Battista, che ha sempre lavorato come agricoltore e giardiniere e mio nonno paterno Rodolfo che invece ha lavorato come rappresentante per una nota azienda immobiliare. Da quando abbiamo iniziato questa attività come produttori di vino i nonni ci dispensano consigli utilissimi dall’alto della loro saggezza.

 

D. Come è organizzata la vostra azienda? Presentaci le persone che occupano i posti chiave.

R. Daniela: io mi occupo della parte commerciale e dei nuovi progetti; Davide si occupa della cantina e cura i rapporti con l’enologo e l’agronomo; Daniel si occupa del commercio estero.

 

D. Quali sono i valori che più apprezzi nell’ambito del lavoro?

R. Davide: spirito di collaborazione, fiducia e sincerità. Daniela: la mia non vuole essere un’azienda classica dove c’è un titolare e dei dipendenti. Chi lavora con me deve sentirsi un collaboratore: in questo modo è possibile sviluppare in azienda nuove idee in un ambiente dinamico e coinvolgente.

 

D. Cosa ti affascina di più del tuo lavoro?

R. Daniela: credo che il vino sia anche allegria, gioia di condividere una bevuta di buon vino tra amici, collaboratori e clienti.

Davide: amo stare in mezzo alla natura, seguire da vicino la crescita delle piante e la maturazione delle uve. Inoltre mi piace collaborare da vicino con l’agronomo e l’enologo in tutte le fasi della vinificazione.

 

D. Quali difficoltà incontra un giovane nell’intraprendere nel settore vitivinicolo?

R. Davide: A parte il fattore economico e la scelta dei collaboratori nei ruoli fondamentali, non ci sono dei veri e propri ostacoli per costruire un’azienda come la mia; certamente non deve mancare il coraggio e la voglia di fare.

 

D. Quale consiglio daresti ad un giovane che vuole diventare un produttore di vini?

R. Daniela: di credere in quello che ha deciso di fare e metterci passione. E’ ovvio che devo ancora imparare molte cose ed in primo luogo sono io ad avere ancora bisogno di buoni consigli.

 

D. Quale produttore di vini ammiri di più?

R. Daniela: dopo la partecipazione al corso di sommelier ho potuto conoscere le differenti realtà italiane ed internazionali assaporando vini diversi ed eccezionali. Dal mio punto di vista, che in questo caso è quello strettamente commerciale, posso dire che ammiro l’azienda Astoria per quanto riguarda il suo marketing: anche io un giorno vorrei vedere una mia bottiglia sul palco del Giro d’Italia.

 

D. Dopo una lunga giornata di lavoro prova ad immaginarti sulla riva del lago d’Iseo a degustare un calice del tuo strepitoso Saten; quale musica potrebbe accompagnare questo momento?

R. Daniela: una fan come me dei “Modà”non può che rispondere: Gioia! Davide: io mi vedo con la mia band ad intonare un rock spumeggiante come i miei Franciacorta!

 

E voi lettori di Epulaenews  se volete provare ad abbinare un Franciacorta Bardelloni con della musica jazz non vi resta che venire a trovarci a LAGHIDIVINI sulle rive del lago di Bracciano dal 24 al 26 giugno!

 

 

www.laghidivini.it

 

www.bardellonifranciacorta.it 

info@bardellonifranciacorta.it

tel. 3466911739